Appalti storici, mobilitazione per il taglio delle ore

Stato di agitazione tra gli oltre 200 lavoratori degli appalti storici per i servizi di pulizia e sorveglianza nella scuole della provincia di Lucca. Venerdì prossimo (2 dicembre) c’è attesa per l’incontro convocato in prefettura al tavolo della vertenza. Filcam Cgil si sta mobilitando per fermare i tagli che rischiano di abbattersi su lavoratori e lavoratrici del settore. A spiegarlo sono i sindacalisti Daniela Ricchetti e Massimo Dinelli. “A seguito e per effetto dei tagli lineari effettuati dal 2009 dai diversi governi e a seguito della gara Consip che sostanzialmente ha ridotto le risorse destinate ai servizi di sorveglianza e pulimento di oltre il 50% – spiegano -, abbiamo una forte riduzione delle ore lavoro con conseguenze duplici: resta incerto lo stipendio delle lavoratrici e lavoratori dell’appalto e le scuole ne risentono di conseguenza nei servizi”.
“Grazie ad accordi nazionali del 28 marzo 2014 e del 5 maggio 2014 e l’ultimo del 28 novembre 2016, in intesa con il governo – osserva il sindacato -, si sono garantiti i livelli occupazionali e le retribuzioni attraverso l’istituzione di servizi aggiuntivi di decoro cosiddetti della scuola bella. Queste intese e questi interventi aggiuntivi devono garantire la tenuta occupazionale, i redditi oltre che rendere più decorose le scuole fino al termine dell’anno scolastico 2016/2017”. “Come organizzazioni sindacali nazionali di categoria Cgil Cisl e Uil – spiegano l sigle -abbiamo chiuso la procedura di circa 7500 licenziamenti che le aziende degli appalti storici avevano dichiarato evitando quindi un disastro sociale, perchè il peccato originale sta proprio lì, nella gara Consip del 2013. Il meccanismo pratico che consentirebbe alle dipendenti di mantenere il proprio reddito da contratto è quello della banca ore: le ore corrispondenti al taglio determinato dalla gara sarebbero dovute essere impiegate proprio nei servizi di decoro, con nuove risorse a partire dal 2017 mentre dicembre 2016 vedrà il ricorso ad ammortizzatori sociali. Le risorse economiche legate al progetto scuole belle però nella nostra provincia arrivano dal Ministero in maniera ridottissima e distribuite a nostro avviso senza un criterio oggettivo che tenga conto della tenuta occupazionale e reddituale delle lavoratrici, come invece previsto dagli accordi nazionali”.
“Ciò – proseguono dalla Filcams – ha determinato sul nostro territorio gravi ripercussioni sulle lavoratrici, che vedono una banca ore negativa enorme, anche nell’ordine di 1000 ore, pur lavorando anche su tre turni giornalieri,spesso in maniera disagiata e alla ricerca di sostituzioni da fare , oltre ai disservizi in termini di taglio ore pulizie e sanificazione e sorveglianza nelle scuole della nostra provincia. L’impegno – spiegano dal sindacato – va rispettato per trovare soluzioni concrete di tutela per l’occupazione e reddito, quindi dei servizi di pulizia e sorveglianza nelle scuole: il ministero, nella ripartizione delle nuove risorse a copertura del 2017 fino ad agosto, deve inviare alla nostra provincia le risorse necessarie allo scopo, ed è anche su questo merito che come organizzazioni sindacali ci stiamo muovendo Questa grave situazione non può passare sotto traccia: queste lavoratrici da sempre impegnate a rendere le nostre scuole agibili e pulite, conosciute ed amate dai nostri bambini e ragazzi non sono lavoratrici di serie B e necessitano di risposte. Anche i cittadini, i genitori, le insegnanti dovrebbero esigere risposte per tutelare i servizi di pulizia, sanificazione e sorveglianza degli ambienti dove lavorano e studiano i nostri figli. Per sostenere le legittime rivendicazioni di tutela delle lavoratrici e lavoratori degli appalti storici, delle ditte Dussmann ed Auriga, insieme alle altre organizzazioni sindacali abbiamo aperto lo stato d’agitazione e mobilitazione e il 2 dicembre avremo incontro in Prefettura per rivendicare la tenuta del reddito e dell’occupazione ed a seguire assemblee. Come Filcams Cgil siamo impegnati su ogni fronte per riconsegnare a queste lavoratrici dignità lavoro e certezza del reddito. Il bene della scuola pubblica passa anche da qui, dal rispetto e tutela delle lavoratrici degli appalti storici, dalla qualità del servizio di igiene e sorveglianza che dobbiamo tutti pretendere venga garantito: ci rivolgiamo quindi anche ai genitori, alunni, insegnanti , fruitori di questi servizi per chiedere solidarietà e sostegno alla battaglia anche partecipando alle nostre assemblee ed iniziative . Noi siamo per i fatti e le tutele reali, che partono dal posto di lavoro e reddito e passano per la qualità del lavoro di queste donne , spesso monoreddito, che quotidianamente e purtroppo in maniera spesso invisibile operano con grande passione e professionalità”.