Case nell’area di Campo di Marte ma non nell’ex ospedale

2 dicembre 2016 | 12:28
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Case nell’area di Campo di Marte ma non nell’ex ospedale

Appartamenti privati nell’area del Campo di Marte sì, ma non al posto degli edifici dell’ex ospedale la cui destinazione resterà pubblica. E’ proseguito in commissione urbanistica l’approfondimento sull’osservazione della Regione Toscana al piano strutturale adottato dal consiglio comunale di Lucca lo scorso 31 maggio. Il presidente Lucio Pagliaro questa mattina (2 dicembre) ha aperto i lavori annunciando una revisione della controdeduzione istruita dagli uffici in risposta al contributo ricevuto dal settore regionale contabilità, controllo e investimenti sulle aree di Campo di Marte e contermini: “È stato ritenuto opportuno mantenere il riferimento alla legge finanziaria 67/1988, che garantisce la prioritaria individuazione di funzioni di uso pubblico per gli spazi e gli immobili che avevano in precedenza funzione sanitaria e che sono stati dismessi”.

Il piano strutturale adottato individua “ambiti degradati o defunzionalizzati destinati ad azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana” e, per ciascun ambito, indica precise disposizioni applicative che il piano operativo sarà tenuto successivamente a osservare. Il primo di questi ambiti è “aree e spazi di Campo di Marte e contermini”, che include una porzione di territorio più ampia rispetto a quella dell’ex ospedale (contornata dalla linea arancione nell’immagine – particolare dalla carta della strategia dello sviluppo del quadro propositivo del piano strutturale, ndr).
Per questo spazio, si legge nel piano strutturale adottato, “potranno essere prioritariamente collocate e definite le seguenti funzioni: attrezzature generali (con particolare orientamento per quelle sanitarie e a esse complementari), commercio di vicinato, direzionali e di servizio (quali ad esempio: attività scolastiche per l’educazione e l’istruzione, attività sportive, ricreative e per il tempo libero), edilizia residenziale pubblica e sociale”. Con il contributo regionale in parte accolto dalla controdeduzione degli uffici, si sommerà (nel rispetto della legge 67/1988) all’edilizia residenziale pubblica e sociale quella privata “in forma minimale”. Sarà lo strumento del piano operativo a scegliere quali destinazioni d’uso puntuali, tra quelle indicate dal piano strutturale, saranno da dare agli spazi. Verosimilmente, dunque, il piano operativo potrà declinare funzioni di residenza privata in forma minimale nell’area definita dalla linea arancione (vedi immagine) ma non per gli edifici un tempo utilizzati come ospedale. La controdeduzione, modificata così come ha anticipato il presidente Pagliaro, è stata consegnata ai consiglieri della commissione urbanistica e sarà argomento della prossima seduta, prevista per martedì (6 dicembre).

Il dibattito in commissione
Il consigliere di Governare Lucca Piero Angelini ha chiesto delucidazioni sulla base cartografica utilizzata per redigere le carte del quadro conoscitivo. L’architetto Carla Villa, responsabile dell’ufficio urbanistica del Comune di Lucca, ha spiegato che è stata utilizzata la carta tecnica regionale in scala 1 a 10000 con gli aggiornamenti elaborati nella carta dell’uso del suolo della Provincia di Lucca e quelli delle più recenti ortofoto (del 2010 e del 2013) disponibili negli uffici comunali. Per il quadro propositivo invece – quello che contiene, quindi, la perimetrazione del territorio urbanizzato con valore prescrittivo – è stata utilizzata la carta tecnica regionale in scala 1 a 2000 del 2010, dettagliata con gli aggiornamenti degli uffici al 2013. Informazioni, queste, contenute nella relazione di sintesi del quadro conoscitivo del piano strutturale adottato.
“Cerchiamo, comunque, di stare nei temi della controdeduzione che dobbiamo analizzare: ci sarà tempo per chiarire ogni aspetto quando affronteremo, via via, le relative osservazioni. Non perdiamo tempo con argomenti che non sono all’ordine del giorno”, hanno più volte ribadito i consiglieri del Pd Lucio Pagliaro e Paolo Moriconi, rivolgendosi ai commissari della minoranza.

Elisa Tambellini