Gesam Energia, servirà un altro accordo con il Comune



di Roberto Salotti
Gesam Energia cerca di uscire, a fatica, dal vicolo cieco a cui, secondo il presidente Alfredo Alunni Macerini, sarebbe condannata dal contratto Sinergo (e in parte anche da quello Calore), che già l’Anac, come ormai noto, ha giudicato illegittimi. Sospese, al momento, le trattative con Toscana Energia per arrivare alla scissione di Gesam e risolvere con essa anche la questione degli affidamenti, la società dovrà rimettersi in pari, il più possibile, con i pagamenti ai fornitori e risolvere in particolare il debito vantato da Gesam Gas & Luce, che sebbene ridotto da quattro ad un milione e 300mila euro (dato aggiornato al 31 ottobre scorso) grazie ad un passaggio di crediti da esigere dal Comune alla società sorella, dovrà essere comunque oggetto di un ulteriore accordo.
C’è poi anche la “grana” dei rimborsi Iva: Gesam Energia ne deve riscuotere in tutto oltre due milioni di euro. “Entro la fine dell’anno speriamo di ottenere il pagamento di una quota di 700mila euro”, ha spiegato Alunni Macerini, intervenendo stamani (7 dicembre) alla riunione congiunta delle commissioni bilancio e società partecipate del Comune, convocate su richiesta del capogruppo di Forza Italia, Marco Martinelli.
Il motivo della richiesta, tradotto in due quesiti – uno ai revisori, per conoscere gli eventuali effetti della situazione del dare-avere con Gesam Energia sul bilancio comunale; l’altro per conoscere lo stato dei conti della società stessa – prende le mosse dal via libera, con una recente delibera di giunta, all’accordo transattivo tra Palazzo Orsetti e società partecipata dopo il contenzioso nato con la dirigenza Magnani su crediti e debiti tra le parti. L’accordo raggiunto, è stato ricordato, prevede che il Comune pagherà una cifra che (compresa l’Iva) raggiunte i 622mila euro, cifra che – ha spiegato l’assessore al bilancio, Enrico Cecchetti – è già stata accantonata dal Comune con lo stanziamento di circa 700mila euro, con la variazione del bilancio dell’agosto scorso. Dal canto loro i revisori dei conti, invitati a prendere parte alle commissioni, hanno declinato l’invito, mandando una lettera con la quale spiegavano di non essere competenti sulla materia, visto che sull’accordo transattivo tra Comune e Gesam Energia non sono tenuti ad esprimere nessun parere. Ma a questo primo accordo dovrà seguirne a breve un altro, sempre con i due soggetti come attori, relativo al 2016. Lo ha spiegato lo stesso presidente di Gesam Energia, invitato ad esprimersi sullo stato del rapporto tra dare e avere per l’annualità che sta per concludersi: “Abbiamo iniziato un’opera di revisione e messa in trasparenza dei conti della società – ha spiegato Alunni Macerini – ma questa operazione richiede tempo e potrà dirsi completa secondo le previsioni nel 2017. Dovremo pertanto stipulare un nuovo accordo transattivo con l’amministrazione comunale anche per l’annualità del 2016”. Le cifre, per ora ancora provvisorie, sono state messe nero su bianco dalle parti, in attesa della loro definizione quando i dati sui consumi saranno consolidati nei primi mesi del 2017: “Gesam Energia – spiega ancora Macerini -ha calcolato 784mila euro di conguaglio dei canoni che deve incassare dall’amministrazione. Questo a fronte di un ulteriore ritardo sul fronte degli investimenti a cui la società è tenuta per il contratto stabilito con l’amministrazione, stimato in circa 700mila euro”. Risultato, se le cifre definitive non si discosteranno: il Comune dovrà pagare 84mila euro a Gesam Energia.
Una società “che per anni – ha detto in commissione Alunni Macerini – secondo noi ha interpretato il contratto stesso, e mi riferisco a Sinergo, a esclusivo suo favore: fino a quando ho assunto l’incarico di nuovo presidente della società, solo per fare un esempio, non c’è traccia nei bilanci di crediti nei confronti del Comune. Se ne parla soltanto in lettere informali, intercorse tra le parti, in cui si fa presente che il contratto ne prevedeva regolarmente il calcolo”. Secondo Alunni Macerini, in sostanza, fra i motivi del contenzioso sorto con il Comune, “c’è stata una interpretazione parziale del contratto che, in effetti, si presta, secondo la società di consulenza incaricata, ad almeno 4 interpretazioni”. “Per quello che riguarda poi il contratto Calore – aggiunge – esso fu prorogato con delibera del maggio 2012 fino al 2039, ma a questo è seguita una valutazione errata sugli ammortamenti”.
Una situazione finanziariamente, insomma, ancora molto complicata, anche se Macerini è fiducioso che nel 2017 potrà essere risolta.
Sono state tante le questioni sollevate da Marco Martinelli, capogruppo di Forza Italia, che ha richiesto la discussione nelle commissioni. “E’ necessario – ha detto – che si spieghi come si è arrivati ad un accordo transattivo che prevede il pagamento di una cifra di 570mila euro, molto inferiore a quella che era stata indicata dall’ex presidente Magnani il 19 febbraio del 2015. Secondo Magnani il Comune era in debito con Gesam Energia di 4,5 milioni di euro. Sulla questione il sindaco disse che avrebbe affidato un controllo della situazione al Ctu del tribunale civile di Lucca, invece, l’accordo transattivo è stato concluso sulla scorta della consulenza affidata a Pkf, che è la società incaricata della revisione dei conti della società stessa e questo ci appare come una prima contraddizione. Si fanno gli accordi facendo certificare i numeri alla società che per anni ha dato l’ok ai bilanci che ora si sostiene che siano stati approvati non a regola d’arte”.
Una osservazione a cui Andrea Bortoli, amministratore unico della Lucca Holding, ha inteso replicare spiegando che “si è deciso di affidare il riesame complessivo della situazione di Gesam Energia alla Pkf proprio perché era la società di revisione dei conti e come tale ha la responsabilità civile in caso di eventuali malversazioni”. In altri termini è quanto ha sostenuto anche Alunni Macerini, aggiungendo che “non avrebbe avuto senso affidare ad un soggetto terzo l’esame contabile di una documentazione che Gesam stessa possedeva e che andava riorganizzata e direi reinterpretata con una lettura obiettiva dei contratti stabiliti con l’amministrazione stessa”.
Per Macerini, infatti, arrivare ad un accordo con l’amministrazione comunale “era necessario”, “anche perché – aggiunge – i miei predecessori in Gesam Energia non hanno tenuto conto di quanto prescrive il contratto Sinergo quando dice che in caso di eccessivo arricchimento della società in seguito alla produzione di grandissimi utili, Gesam Energia stessa è tenuta a rivalutare il contratto per riportare la situazione in equilibrio. Il fatto che chi mi ha preceduto non abbia iscritto in bilancio i crediti vantati nei confronti del Comune, ha portato gli utili a schizzare in alto a dismisura”. Una situazione a cui Macerini, con l’intero cda e grazie anche ad un ritrovato dialogo con l’amministrazione comunale, sta cercando di affrontare: “Il percorso deve seguire dei tempi tecnici – spiega – ma la soluzione è vicina. Questa società deve risolvere la situazione debitoria e anche in virtù di questo un accordo con l’amministrazione era fondamentale. E in questo senso ritengo di aver agito, interpretando al meglio il mio ruolo, nell’interesse di Gesam Energia stessa”.
Ultimo capitolo quello dei debiti: il più consistente, come si ricordava, è quello con Gesam Gas & Luce (che ammontava inizialmente a 4 milioni di euro) e quello con Gesam spa di un milione e mezzo. Il primo è già stato ridotto ad un milione e 300 mila euro (al 31 ottobre scorso) con un passaggio di crediti vantati nei confronti del Comune alla Gesam Gas & Luce. Al quadro vanno aggiunti i ritardi nei pagamenti: “Mai come ora, sotto questa amministrazione – ha attaccato Martinelli – si sono registrati così gravi ritardi nei pagamenti dei fornitori da parte di Gesam Energia”. “I fornitori – ha replicato Macerini – sono stati trattati in passato in modo più che agevolato, con pagamenti a vista o entro 30 giorni. Questa situazione, nel mercato attuale, non è più possibile”.