Due cani da tartufo avvelenati nei campi

10 dicembre 2016 | 11:11
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Due cani da tartufo avvelenati nei campi

di Roberto Salotti
Due cani avvelenati da esche nei campi dove si raccoglie il tartufo, alla periferia della città. E’ allarme dopo le due segnalazioni raccolte dal servizio veterinario dell’Asl e dalla polizia municipale di Lucca: gli animali dopo essere stati lasciati liberi nell’area tra San Donato, Gattaiola, Fagnano, Meati e Montuolo hanno accusato malesseri ma sono stati, fortunatamente, salvati.

Nondimeno, resta la preoccupazione di chi frequenta la zona e delle istituzioni preposte al controllo e alla prevenzione: potrebbero, infatti, esserci altre esche disseminate sui prati e nella boscaglia, anche se finora non sono state trovate tracce chiare.
Intanto, per prevenire eventuali nuovi episodi, la zona considerata a rischio a seguito degli ultimi due episodi avvenuti nei giorni scorsi è stata dotata della cartellonistica con la quale si avvisano i proprietari dei cani a fare particolare attenzione, perché controllino che i loro animali non si cibino di alcunché trovato sul terreno. Della situazione si è occupata direttamente la polizia municipale di Lucca che ha lavorato in collaborazione con il servizio specifico dell’Asl. Nei prossimi giorni verrà completata una sorta di mappatura virtuale della zona, con indicate le zone “rosse”, quelle cioè dove si ritiene che possano esservi esche avvelenate sulla base delle ultime segnalazioni.
“I cani – spiega Ambrogio Pagani della sanità pubblica veterinaria dell’Asl – hanno accusato malesseri dopo essere stati lasciati liberi dai proprietari in quella zona dove si pratica la raccolta del tartufo. Hanno avuto problemi di tipo neurologico, ma fortunatamente non si sono registrati decessi. Nondimeno, come dispone la legge regionale, è necessario mettere in guardia i proprietari dei cani, affinché siano a conoscenza dei rischi”.
Per questo la polizia municipale ha pubblicato un’ordinanza in cui fa presente i rischi, estesi in un’area compresa, come si diceva, fra San Donato, Gattaiola, Fagnano, Meati e Montuolo. Purtroppo, non è la prima volta che accade, durante il periodo di raccolta del tartufo. La polizia municipale sta comunque indagando per capire se in quella zona le polpette avvelenate siano state piazzate da qualche maniaco.
Nel frattempo, l’invito ai proprietari di animali domestici è di non lasciarli incustoditi e verificare che non mangino nulla, se raccolto da terra in quelle zone.