Piano strutturale, bocciate 3 osservazioni della Provincia

Quarta seduta di commissione urbanistica oggi (13 dicembre) per esprimere un parere sull’osservazione al piano strutturale trasmessa dalla Regione Toscana e controdedotta dagli uffici comunali: ancora una fumata nera e voto rinviato. Prima di esprimersi, la commissione presieduta da Lucio Pagliaro – che trova nella sua proposta di rinvio una quasi unanimità – ha deciso di esaminare le controdeduzioni alle altre osservazioni che mettono in discussione il perimetro del territorio urbanizzato. Tra queste, quelle presentate dal gruppo Governare Lucca del consigliere comunale Piero Angelini, che insieme a Roberto Lenzi (Idv) ha più volte espresso e argomentato dubbi sulla conformità alla legge del lavoro di perimetrazione.
L’impasse è stato superato rimandando la votazione. Il consigliere di Lucca Civica, Giovanni Ghilardi, ha voluto comunque ricordare che la perimetrazione del territorio urbanizzato è una competenza tecnica, non politica, per poi affondare rivolgendosi alle minoranze: “Non sono abituato a perdere tempo, voi continuate a tergiversare sulle stesse questioni da troppe sedute ormai. Quante volte avete ripetuto gli stessi concetti, per dilatare i tempi? Andiamo avanti, per responsabilità: ogni volta che ci riuniano costiamo alla comunità 65 euro ciascuno”.
Letta, ma non discussa, la controdeduzione all’osservazione della Provincia di Lucca – in gran parte ritenuta dagli uffici non accoglibile. Non lo è la richiesta di stralcio, dal piano strutturale, del corridoio di salvaguardia per gli studi necessari a verificare l’opportunità del nuovo casello della A11 a Mugnano. Si precisa, nello specifico, che il piano strutturale adottato non individua alcuna previsione prescrittiva riguardo alla realizzazione di un nuovo casello autostradale, ma si limita a prevedere una determinazione spaziale alla quale corrispondono obiettivi e disposizioni applicative per il piano operativo. Si legge difatti nella disciplina di piano che “la localizzazione dei corridoi di salvaguardia infrastrutturale è finalizzata a promuovere e avviare concreti studi di fattibilità che avranno il compito, anche attraverso la definizione di successive fasi progettuali e concertative, di valutare, verificare e definire in relazione alle opere progettate le misure (di mitigazione e compensazione) correlate”. Ponendosi quindi come finalità soltanto approfondimenti successivi, il corridoio di salvaguardia non può, per sua natura, essere in contrasto con la pianificazione sovraordinata.
Non accoglibile nemmeno la richiesta di stralcio della previsione di delocalizzione a Pontetetto degli impianti per il trattamento di inerti attualmente situati nell’alveo del fiume Serchio (e quindi in contrasto con il piano paesaggistico). Una proposta, quella del piano strutturale adottato, che già aveva ricevuto il nulla osta dalla conferenza di copianificazione, preso atto che “non sussistono alternative sostenibili di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e infrastrutture esistenti”.
Respinta dagli uffici, infine, la richiesta di stralcio della localizzazione della nuova viabilità di accesso ai servizi intercomunali di Sistema Ambiente a Nave, giudicata dalla Provincia potenzialmente interferente con le componenti costitutive del territorio rurale. La controdeduzione ricorda che la nuova viabilità avrà carattere locale e di servizio e dovrà essere accompagnata da opere di mitigazione che vadano a migliorare la qualità del territorio, con schermature verdi lungo il tracciato adeguate al contesto paesaggistico.
Accolti o parzialmente accoglibili altri punti dell’osservazione provinciale, che sarà discussa nella prossima seduta della commissione urbanistica.