Tagliate, 50 migranti in meno entro il 7 gennaio

20 dicembre 2016 | 14:46
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Tagliate, 50 migranti in meno entro il 7 gennaio

di Roberto Salotti
Entro il 7 gennaio prossimo la struttura per l’accoglienza dei richiedenti asilo alle Tagliate dovrà avere non più di 150 ospiti. Cinquanta circa in meno di quelli che ospita ad oggi (19 dicembre). La prefettura di Lucca ha sottoscritto l’impegno in un accordo stilato con l’amministrazione comunale che ha proposto il piano di “alleggerimento” dell’hub gestito dalla Croce Rossa Italiana di Lucca, dopo l’approvazione dell’ordine del giorno in consiglio comunale.

Un progetto che fissa in almeno due fasi le prime operazioni: lo step del 7 gennaio sarà concluso con la sistemazione in altre strutture degli ospiti e con lo smontaggio di almeno una delle tende sotto cui trovano ricovero i profughi. La seconda scadenza è fissata invece a fine marzo: questa seconda tappa prevede il raggiungimento di quota 100 ospiti complessivi all’interno della tecnostruttura e almeno una seconda tenda smontata.
“L’amministrazione sta lavorando sulle indicazioni, precise, che ha ricevuto dal consiglio comunale al quale ha partecipato anche lo stesso prefetto – ricorda l’assessore Antonio Sichi -: noi rispondiamo a questa volontà politica. Abbiamo trovato un accordo con la prefettura, che si sta già adoperando in tal senso. Il 7 gennaio farò personalmente una verifica: se non saranno stati raggiunti gli obiettivi prefissati agiremo di conseguenza, perché come territorio abbiamo dato ben oltre i termini fissati dal governo, a cui anche la prefettura deve rispondere”.
L’assessore è perentorio ma si dice comunque fiducioso: “Il percorso è già stato avviato – osserva – e la popolazione di migranti sarebbe già sensibilmente scesa se non fosse stato per l’emergenza di nuovi arrivi”. Circa 30 ospiti in più che hanno mantenuto praticamente il numero dei migranti alla tecnostruttura sugli stessi livelli di quando si svolse, a novembre scorso, il consiglio comunale straordinario sull’emergenza migranti.
“Abbiamo proposto anche che contestualmente alle uscite vengano smantellate progressivamente le tende – prosegue l’assessore -, perché non vorremmo vanificare l’impegno e ritrovarci nell’emergenza nelle medesime condizioni di oggi o dell’estate scorsa”.
Sul territorio, invece, i migranti ospiti nelle strutture sono ad oggi 217. Probabilmente saliranno fino a quota 225 circa, secondo i criteri indicati, in un accordo con Anci, dal neo-ministro agli Interni, Domenico Minniti, secondo cui la quota di migranti per abitanti residenti deve attestarsi al 2,5%.
“Faremo come sempre abbiamo fatto la nostra parte – spiega Sichi -, ma i cittadini devono sapere che stiamo lavorando ad una normalizzazione della situazione e che l’amministrazione Tambellini ci mette la faccia: vogliamo arrivare ad una situazione ottimale per la tecnostruttura delle Tagliate, in modo che essa non superi la quota di 80-100 ospiti”.
E su alcune voci che si erano diffuse circa l’utilizzo dell’ex distretto sanitario Asl di San Vito come ricovero di migranti, la smentita dell’assessore è categorica: “Non esiste alcuna ipotesi di questo genere – spiega -: l’immobile è di proprietà dell’Erp, di cui fanno parte ben 33 Comuni che dovrebbero dare un eventuale via libera. Oltretutto la cosa è impossibile, perché quell’immobile non ha l’abitabilità e può ospitare soltanto uffici”.