Comitato sanità: Campo Marte resti a destinazione pubblica

22 dicembre 2016 | 13:19
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Comitato sanità: Campo Marte resti a destinazione pubblica

Costi del nuovo ospedale e posti letto e caso Campo di Marte che “deve restare a vocazione pubblica e sanitaria”: sono queste alcune delle questioni che il comitato Lucca per una sanità migliore rivolge, in una lettera aperta, al sindaco Alessandro Tambellini, presidente della conferenza zonale dell’Asl Toscana nord ovest.

“La realizzazione del nuovo ospedale San Luca fu decisa nel 2002 ovvero 14 anni fa a maggioranza relativa in quanto votarono 24 consiglieri su 40, 23 furono i voti favorevoli al nuovo ospedale a cui si deve sommare anche quello dell’allora Sindaco Fazzi, parte dei consiglieri di allora sono attualmente presenti in Consiglio Comunale così come l’attuale Sindaco di Lucca. I costi inizialmente previsti in 84 milioni di euro, sono lievitati negli anni fino ad arrivare a oltre 160 milioni (il dato ufficiale non è mai stato reso noto dall’azienda) ovvero il doppio di quello prospettato alla cittadinanza. Sicuramente – prosegue il comitato – nel costo iniziale non sono stati previsti altri oneri intervenuti successivamente come quelli di messa in sicurezza dell’intera area peri-ospedaliera , della nuova viabilità che ha visto incrementare i costi del rispetto a quanto preventivato e tutta una serie di altre opere che hanno innalzato il preventivo di spesa iniziale; tutte le variazioni di bilancio avrebbero dovuto essere preventivamente documentate come da accordi di programma tra Regione, Asl e costruttore. E’ stato così? Nulla siamo riusciti a sapere al riguardo. Nel corso della costruzione dell’ospedale era stato richiesto, non si sa a che titolo, un progetto per la costruzione di un parcheggio sotterraneo mai realizzato ma sembrerebbe che il progetto sia stato pagato; e che dire dell’eliporto che è stato realizzato, ma attualmente, come noto, è inutilizzabile; si dice che non sia stato pagato ma i conti non ce li mostrano. I costi di tali opere come tutti sappiamo ricadono sulla collettività, con la conseguenza che le risorse anziché servire alla cura della persona finiscono ad ’ingrassare’ le casseforti dei privati concessionari. Così come i vari servizi non sanitarii, concessi in gestione al privato per 19 anni dall’apertura dell’ultimo ospedale (a gennaio 2016 è stato inaugurato l’ospedale di Massa) ovvero si prolunga altri 2 anni in quanto vengono pagati indipendentemente dalla loro effettiva erogazione. Paghiamo pasti, sterilizzazioni, servizi di lavanderia per 410 posti letto anche se ne sono stati realizzati 80 di meno. Le sale operatorie sono in parte chiuse: di 11 solo 8 in funzione e a regime ridotto. Ma a noi tocca pagare il costo convenuto. Abbiamo ripetutamente chiesto di conoscere quale sia questo costo, ma anche a questa domanda più che legittima non è seguita risposta. Vengono tutelati gli interessi dei privati, ma ai cittadini non si ritiene di dover dare soddisfazione. E allora ci chiediamo: è stato un buon investimento signor sindaco? Lei che è anche presidente della Conferenza dei sindaci è il garante della salute dei cittadini. Lei che ha ripetutamente affermato che il nuovo ospedale era un’opportunità da non lasciarsi scappare. Ed ora dalla stampa apprendiamo che chi ha voluto e giustificato con determinazione questa infelice operazione si accinge a svendere, per assecondare gli appetiti della Regione e di alcuni privati l’ex ospedale Campo di Marte. Con il nuovo piano strutturale sta per essere ratificata la decisione di destinare una parte di tale prezioso patrimonio immobiliare, per noi un unicum non smembrabile, a residenza privata. È quello che si era sempre temuto, speculazione a danno dei cittadini. Dopo il danno la beffa. E a chi osa chiedere ragione viene dato, con sufficienza, dei “paladini”. Quasi fosse una diminutio l’esser paladini di una causa giusta. Perché questa è una causa giusta. Perciò i comitati, che da anni si battono per avere risposte e per affermare il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, ancora una volta ribadiscono l’urgenza che Campo di Marte resti a destinazione pubblica e in particolare sanitaria per soddisfare pienamente i bisogni e le necessità di cura dei cittadini del nostro territorio”.