Sottopasso, i residenti bocciano i sensi unici

24 dicembre 2016 | 10:21
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Sottopasso, i residenti bocciano i sensi unici
Sottopasso, i residenti bocciano i sensi unici
Sottopasso, i residenti bocciano i sensi unici
Sottopasso, i residenti bocciano i sensi unici
Sottopasso, i residenti bocciano i sensi unici

Dopo l’apertura del sottopasso di via Ingrillini fanno discutere le modifiche alla circolazione stradale: residenti, commercianti ed automobilisti si spaccano sui nuovi sensi di marcia. La sensazione generale, ad ogni modo, è che serva ancora del tempo per digerire i cambiamenti che si porta appresso un’opera comunque ritenuta fondamentale dalla maggior parte delle persone che si sono trovate ad utilizzare.

In via Ingrillini arrivano subito i commenti di alcuni storici residenti: “Per noi cambia molto poco – commentano Sonia ed Antonio Busdraghi, che da trent’anni vivono in una palazzina a ridosso della strada – anzi, dobbiamo dire che abbiamo respirato un po’ con l’assenza di traffico durante i lavori, dopo un lungo periodo di via vai incessante, che ora ricomincia. Certamente l’opera era necessaria, perché questo passaggio a livello abbassava le sbarre praticamente ogni cinque minuti: ecco, la cosa positiva è che arriviamo prima a casa”.
C’è anche poi chi, tra i commercianti, attendeva da tempo la data del 21 dicembre: “Questa era diventata una zona quasi morta – osserva Mario Galigani, che ha un piccolo negozio di articoli per la casa proprio su quella che ora diventa una via estremamente frequentata – ed è incredibile notare quanto grande possa essere il cambiamento in pochi giorni. Prima la gente doveva venire appositamente qui e, a parte qualche cliente storico, in tanti hanno rinunciato scegliendo destinazioni più comode”. E’ quello che è successo anche per la pizzeria proprio dopo il passaggio a livello, in direzione via di Tiglio, costretta a chiudere e da poco riaperta con una nuova gestione.
Non tutti però trovano il lato positivo: molti residenti affermano di dover fare un giro eccessivamente sacrificante per raggiungere le proprie abitazioni. E’ la conseguenza dell’istituzione di un senso unico su via Martini, nel tratto compreso tra via della Chiesa e via di Tiglio: “Capiamo che l’opera fosse necessaria – afferma Sandra Mei, da cinque anni stabilitasi proprio in via Martini – ma quello che non capiamo sono tutti questi sensi unici. Quando esco da lavoro ci metto una vita per tornare a casa”.
Quella dei sensi unici, in effetti, sembra una modifica che in tanti fanno estremamente fatica a digerire: situazioni di disagio si registrano infatti anche in via dei Bongi e via Carignani, così come su via Sandei. E c’è anche chi ritiene, pur trovandosi in larga minoranza, che con il sottopasso la fluidità della circolazione non sia affatto migliorata: “Venite qui nelle ore di punta – commenta Oriano Betti, pensionato che abita a ridosso dell’infrastruttura – e vedrete che file si formano da qui fino a via di Tiglio. E’ l’effetto delle modifiche alla circolazione, che chiudono le strade laterali: ma così a cosa serve l’opera? Non capisco, inoltre, perché abbiano chiuso via della Fontanella: tenendo aperta anche quella si sarebbe creato un alleggerimento complessivo del traffico per entrambe le strade”.

Paolo Lazzari