Rifiuti, soglia minima per conferire l’indifferenziato

27 dicembre 2016 | 22:53
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Rifiuti, soglia minima per conferire l’indifferenziato

Il consiglio comunale di Lucca ha approvato il piano finanziario di Sistema Ambiente per il 2017, le modifiche al regolamento ed il sistema tariffario per il prossimo anno.
Un dibattito lungo ed esaustivo quello della seduta di stasera introdotto dall’assessore all’ambiente Francesco Raspini, che ha approfittato per fare anche un bilancio del servizio di gestione dei rifiuti degli ultimi cinque anni di amministrazione Tambellini: “Per prima cosa – ha detto – vorrei fare un plauso e un ringraziamento all’azienda con cui non sono mancati scambi di opinione e discussioni ma di cui non è mai mancata la disponibilità di venire incontro all’amministrazione”.

Raspini, come già aveva fatto in commissione (Leggi l’articolo) ha elencato i dati degli ultimi anni e quelli tendenziali: “I dati della raccolta differenziata – ha detto – sono in crescita. In cinque anni dal 50 per cento siamo passati al 70 per cento del 2015, non ancora certificato e nel 2016 si dovrebbe arrivare al 77 per cento nel 2016 grazie all’estensione totale del porta a porta all’intero territorio comunale.
Raspini ha poi affrontato il tema della raccolta in centro storico, annunciando la nascita di altre due isole a scomparsa in centro storico entro fine mandato e la maggiore razionalizzazione del numero dei ritiri esteso anche alle utenze non residenziali.
L’assessore ha rielencato i risparmi e le maggiori spese già presentate in commissione, laddove ai minori costi per l’aumento del porta a porta, sotto forma di minori conferimenti in discarica fanno fronte le maggiori spese per la raccolta nei territori in cui è stata estesa. Buoni, però, i dati per il recupero del non riscosso ma anche l’individuazione del sommerso, che permette di recuperare tributi anche per i cinque anni precedenti. Tutto ancora da valutare, invece, l’impatto degli sgravi per il numero dei conferimenti di indifferenziato introdotti nell’anno in corso.
“La tariffa – ha poi spiegato – per effetto della distinzione fra costi fissi e costi variabili determina in media una diminuzione del 4,32 per cento delle utenze domestiche e un aumento del 2,91 per le non domestiche. Sul fronte degli sgravi, però, proponiamo di approvare una modifica relativa al numero di conferimenti minimi. Abbiamo infatti registrato che ci sono moltissimi casi di conferimenti a zero, circa 5-6mila utenze che non hanno mai conferito l’indifferenziato. Questo è ovviamente impossibile e quindi è evidente che qualcuno ha provato di approfittarsi di questa situazione. Siccome non vogliamo premiare chi compie comportamenti non corretti proponiamo di introdurre una soglia al di sotto della quale non viene praticato nessuno sconto, in quanto si suppone che sia stato attuato un comportamento non corretto”.
Tanti gli interventi in un dibattito che non ha lesinato critiche all’amministrazione. Per la consigliera Roberta Bianchi (Fds) la raccolta in centro storico è da ridefinire soprattutto per l’orario di conferimento di residenti e commercianti. “Sull’indifferenziato poi – spiega – non si dovrebbe tanto considerare il numero degli svuotamenti quanto il peso del conferito, come avviene in altri comuni”. C’è spazio anche per una polemica “sindacale”: “Non mi è piaciuto – dice- l’intervento in commissione del presidente Romani che ha detto che ogni volta che la direzione chiede uno sforzo ai lavoratori scatta subito un’assemblea. Questo dà il sentore che in azienda non ci sia un buon clima con i dipendenti e non è una buona cosa”.
Il capogruppo di Lucca Civica, Claudio Cantini, assieme alla consigliera del Pd Mercanti ha presentato invece un emendamento al regolamento per chiarire meglio il meccanismo del pagamento della tariffa per omessa dichiarazione della cessazione per cambio di residenza. “Il concetto è – spiega Cantini – è che chi continua a pagare la tariffa non deve essere penalizzato e pagare anche la sanzione”.
L’assessore Raspini ha risposto alle eccezioni della consigliera Bianchi: “I difetti nel centro storico – dice – ci sono ancora ma stiamo studiano l’estensione della razionalizzazione della raccolta anche per le utenze non domestiche così come un miglior ritiro della carta. Un pezzo di strada importante è stato fatto, ce n’è ancora tanto da fare ma nessuno ha la baccetta magica. Quanto al peso dell’indifferenziato è una cosa che astrattamente condivido ma dal punto di vista tecnico è una cosa di una compessità assoluta. Ma già nelle modifiche del regolamento c’è un elemento che va in quella direzione. Il numero di conferimenti che viene conteggiato, infatti, non lo è sul numero degli svuotamenti ma sulla capienza dei bidoncini”.
Il consigliere dell’Italia dei Valori, Roberto Lenzi, ha incalzato ancora l’amministrazione sul tema dello spazzamento, invitando all’allargamento anche in periferia anche per diminuire la produzione di indifferenziato del privato.
Martinelli del gruppo Forza Italia-Alternativa Civica ha annunciato il voto contrario del gruppo “perché a fronte di un aumento di costi – dice – prodotto da un errato sistema di raccolta differenziata che ha solo portato degrado nel centro storico e non solo, anche nella periferia come nel parco fluviale dove si vedono i sacchetti lanciati nei cespugli e sui cigli perché evidentemente gli utenti trovano il sistema attuale un grosso sbaglio. Seriamo che la nuova amministrazione possa cambiare il sistema di raccolta e si possano così introdurre delle isole ecologiche a scomparsa anche nella prima periferia eliminando le file di bidoncini che deturpano la città”.
E se per Laura Giorgi (M5S) è palese la contraddizione del fatto che la raccolta differenziata ha aumentato la tariffa e non l’ha diminuita per Leone (Impegno Comune) la criticità sta nel regolamento, al quale ha votato contro, nella parte in cui definisce con poca chiarezza la sospensione del pagamento nel caso in cui ci siano assenze forzate dal domicilio.
Moriconi (Pd) difende il sistema porta a porta per la pulizia sulle strade dove sono stati eliminati i cassonetti. “Quanto al parco fluviale – aggiunge – i rifiuti sono emersi dopo i lavori del consozio di bonifica ed erano lì da anni, non certo da ora”.
Anche il sindaco Tambellini ha voluto intervenire sul tema, ricordando la storia della raccolta differenziata a Lucca e annunciando nuovi progetti anche come impiantistica in città in particolare a Pontetetto per il recupero dell’organico: “La raccolta differenziata – ha detto – è ineludibile e il ciclo va chiuso”. Poi sull’abbandono dei rifiuti: “Il primo responsabile dei rifiuti, sia chiaro, è chi li produce – spiega – Il problema non è di chi deve raccoglierli, anche se un servizio straordinario partirà dopo le feste. Sul parco fluviale, invece, non possono intervenire gli operatori di Sistema Ambiente ma si è proveduto con pulizie straordinarie e piano piano si sistema anche quello. Ma se la cultura non parte da noi sarà una lotta impari sempre”.
Chiude il dibattito il battibecco fra la consigliera Giorgi, che chiede conto del regolamento per le isole ecologiche e l’assessore Raspini: “Il regolamento esiste – spiega Raspini – è del 1994 ma è perfettamente idoneo a regolare la faccenda della raccolta dei rifiuti in città. E’ comunque in corso la rivisitazione del regolamento per adattarlo anche agli interventi futuri”.
Le pratiche su Sistema Ambiente vengono poi votate dalla maggioranza, presente con 15 effettivi viste le defezioni per malattia, così come il consuntivo e il preventivo 2016-2018 dell’Opera delle Mura. Il sindaco, alla fine della seduta, ha tenuto a ringraziare la maggioranza ma anche i consiglieri di opposizione Leone e Pini che hanno garantito la possibilità di votare le pratiche in Consiglio.