Orti civici, finanziati i progetti al Busdraghi e all’Agorà

28 dicembre 2016 | 17:11
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Orti civici, finanziati i progetti al Busdraghi e all’Agorà

Gli orti urbani, così come sono definiti dal programma regionale Centomila orti in Toscana, vogliono essere anche spazi per l’aggregazione sociale e lo scambio culturale. Il Comune di Lucca, uno dei 6 soggetti capofila dell’iniziativa, su finanziamento regionale ha stanziato quindi 20 mila euro per la realizzazione di orti scolastici e lo svolgimento di attività didattiche e formative.

Ad aggiudicarsi 12 mila euro è stato l’Itg Busdraghi di Mutigliano, impegnato nella progettazione degli orti urbani e nella loro successiva di gestione. A disposizione, le competenze dell’istituto per la scelta delle specie erbacee e arboree più adatte all’ambiente pedoclimatico e urbano locale e per la realizzazione di percorsi tematici. In particolare, nell’ambito degli orti scolastici, il Busdraghi ha avviato un iter di progettazione con i docenti delle scuole interessate per definire specifici percorsi, didattici e tematici, anche attivando esperienze di alternanza scuola-lavoro. Sempre nell’ambito dell’adesione al progetto regionale, l’amministrazione ha approvato un progetto denominato Gli orti dell’Agorà, ideato e presentato dall’associazione Giardini del futuro in qualità di capofila di un gruppo di associazioni costituito da Slow food Lucca Compitese orti lucchesi, Giardini del futuro, Nuova solidarietà-Equinozio, Caritas diocesana e Ufficio missionario. Il progetto prevede, tra le altre cose, che le associazioni realizzino attività culturali, di formazione, informazione e didattiche, oltre che di promozione e divulgazione sui temi ambientali e della sicurezza alimentare. È stata firmata un’apposita convenzione con l’associazione che compartecipa alla realizzazione di questo progetto, approvato e fatto proprio dall’amministrazione comunale, che prevede un cofinanziamento di 8 mila euro. Il Comune di Lucca ha aderito a Centomila orti in Toscana riconoscendo agli orti civici la capacità di avvicinare i cittadini alla realtà agricola, stimolando anche la coesione sociale e favorendo la riqualificazione delle aree dismesse e dei terreni agricoli inutilizzati. Gli orti urbani, inoltre, ostacolano il consumo di territorio, mitigano le situazioni di marginalità e degrado e tendono a migliorare il paesaggio urbano e a valorizzare le produzioni ortive tradizionali e locali.