Meningite, centinaia in coda per il vaccino

4 gennaio 2017 | 14:14
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Meningite, centinaia in coda per il vaccino

di Roberto Salotti
E’ di nuovo psicosi meningite a Lucca e nella Piana. E la situazione peggiora di giorno in giorno. Soprattutto dopo la tragedia che ha visto la morte del bambino di 22 mesi di Porcari, ucciso da una forma fulminante della malattia (Leggi), è stato assalto agli ambulatori della Asl. Stamani (4 gennaio) centinaia di persone si sono presentate per vaccinarsi al centro sanitario di Capannori. Tanti molto prima dell’orario di apertura, anche dalle 6 del mattino. La ressa ha provocato anche qualche disagio e momento di tensione, e c’è anche chi ha protestato.

A Capannori (oggi l’ambulatorio della Cittadella della Salute al Campo di Marte non effettuava le vaccinazioni), le operazioni sono proseguite invece fino al pomeriggio, grazie alla disponibilità di Alberto Tomasi, il direttore del dipartimento della prevenzione dell’Asl, che ha preso parte personalmente alle vaccinazioni, che hanno superato quota 200. Erano molte di più le persone in attesa, ma con questi numeri è impossibile soddisfare tutti, spiega il medico.
“Sono giorni che la situazione è stessa e probabilmente il trend continuerà anche nei prossimi giorni – osserva Tomasi -: bisogna comunque far presente che non esiste alcuna emergenza meningite in provincia di Lucca. Come responsabile della prevenzione sono soddisfatto di un così importante afflusso, ma consiglio a chi è nelle possibilità di farlo di rivolgersi per il vaccino al proprio medico curante. Inoltre, il vaccino è consigliabile soprattutto per la fascia giovane della popolazione, prima che per gli anziani. Ma, ripeto, la vera emergenza non è affatto la meningite, bensì l’influenza, che entro un mese rischia di toccare il picco. L’invito è dunque quello di vaccinarsi anzitutto contro l’influenza”.
La cronaca, tuttavia, ha riacceso i riflettori sulla meningite e da qui è scattata la nuova corsa al vaccino. Era già successo l’anno scorso, quando l’assalto ai centri aveva costretto il personale dell’Asl ad un vero e proprio tour de force.
E’ quanto sta accadendo anche in questi giorni, sull’onda emotiva di una tragedia che ha vivamente impressionato l’opinione pubblica.
Così, si sono riviste le scene del passato: gente in fila davanti agli ambulatori fin dall’alba, e attese di ore e ore nelle sale d’aspetto. Con una relativa raffica di proteste.