Lucca Port, di nuovo deserta la gara

13 gennaio 2017 | 13:56
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Lucca Port, di nuovo deserta la gara

Un affidamento in concessione per la durata di almeno 16 anni: è la soluzione che il Comune cerca per Lucca Port, il servizio di logistica urbana e di trasporto ecologico delle merci, il cui rilancio resta ancora al palo. Perché dopo la rinuncia della Manutencoop che si era presentata alla gara per l’affidamento nel 2015, un nuovo tentativo esperito dall’amministrazione è risultato vano, perché nessuno ha presentato offerte all’ultima selezione, costringendo di fatto Palazzo Orsetti a prorogare l’affidamento alla Metro, di cui Lucca Port tuttora è divisione. L’intenzione è comunque quella di “separare” il servizio dalla società che gestisce i parcheggi, in modo da darle autonomia operativa e la possibilità di accrescere il servizio.

E’ per questo motivo che gli uffici comunali hanno pubblicato proprio oggi (13 gennaio) un avviso di indagine di mercato per raccogliere le manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura negoziata, attraverso una gara informale, per affidare Lucca Port in concessione. Le domande dovranno pervenire al Comune entro il prossimo 1 febbraio e a seconda dei risultati si deciderà il da farsi, se procedere o meno con la gara. Ma l’amministrazione potrebbe decidere anche di non farne nulla: tutto dipenderà se arriveranno offerte e di che genere. Di sicuro, al momento, il futuro della piattaforma logistica appare quantomeno incerto. L’avviso pubblicato, infatti, “ha scopo esclusivamente esplorativo – si legge nel testo -, senza l’instaurazione di posizioni giuridiche od obblighi negoziali nei confronti del Comune di Lucca, che si riserva la possibilità di sospendere, modificare o annullare, in tutto o in parte, il procedimento avviato, e di non dar seguito all’indizione della successiva gara informale per l’affidamento dei servizi”. Eppure la partita potrebbe far gola a molti, perché “il gestore della piattaforma, qualora in possesso dei requisiti – si legge nell’avviso -, potrà operare oltre che come gestore dell’intera offerta di attività e servizi della piattaforma, anche come gestore del trasporto”, purché si tratti di mezzi ecologici e il servizio sia svolto in area urbana. Il valore complessivo della concessione è stato stimato in 1.162.101,33 euro (oltre Iva) e risulta dal valore del fatturato medio degli ultimi tre anni della gestione per il numero di anni massimi della concessione (16 anni). Il tutto a fronte di un canone annuo di 3mila euro (più Iva).
Il percorso per dare una svolta al servizio si era interrotto a metà del 2015, quando la la Manutencoop Facility Management di Bologna, che aveva partecipato (senza altri concorrenti) alla gara per l’affidamento del servizio indetta dal Comune, aveva rinunciato alla firma sul contratto che le avrebbe garantito la gestione della società per i prossimi 16 anni, con un rialzo dell’8,33% sul prezzo base di gara. Alla data fissata per siglare l’accordo, la ditta non si era presentata e non aveva mai prodotto la documentazione necessaria per procedere con l’assegnazione definitiva, che pure era stata sancita, dopo le verifiche della commissione di gara del 9 settembre dello stesso anno. Il Comune aveva dunque prolungato l’affidamento alla Metro, procedendo poi con una nuova selezione pubblica, anche questa andata a vuoto.