S. Giorgio, calano i detenuti ma restano le criticità

24 gennaio 2017 | 21:33
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S. Giorgio, calano i detenuti ma restano le criticità

Un carcere meno affollato, ma con ancora diverse criticità: carenza di personale prima di tutto, poi il deficit delle ore di sostegno psicologico ai detenuti. Ma l’impegno dell’amministrazione carceraria c’è tutto e sono state già introdotte migliorie. E’ in estrema sintesi il quadro tracciato stasera (24 gennaio) in consiglio comunale dal garante dei detenuti del comune di Lucca, Angela Mia Pisano, ad un anno dalla sua nomina. Dodici mesi in cui, ha spiegato, sono stati intensificati i colloqui con i detenuti e, contemporaneamente, attivati nuovi percorsi per il reinserimento, come il prossimo che partirà a breve e che prevede di avvicinare i detenuti agli animali ospiti del canile di Pontetetto.

Certo, le criticità non mancano e le elenca senza problemi il garante dei detenuti, ma il primo dato è positivo ed è quello che riguarda la popolazione carceraria ristretta alla casa circondariale San Giorgio: si è passati, ha detto Pisano, da 136 detenuti di un anno fa ai 79 dell’ultimo mese. Purtroppo il 2016 è stato un anno contrassegnato anche da due morti tra le sbarre: la prima a febbraio: un giovane uomo trovato morto in cella, per le inalazioni di gas sprigionate da un fornello e, nei mesi successi, un suicidio. C’è poi la questione delle guardie carcerarie il cui numero dovrà aumentare con l’apertura del nuovo spazio per la socialità nell’ottava sezione ristrutturata.
“Il mio approccio iniziale è stato quello conoscitivo: ho voluto vagliare personalmente quale fosse la situazione. Per questo ho avviato dei colloqui con i detenuti che all’inizio sono stati visti con qualche diffidenza ma poi sono diventati un momento importante per molti, con una media di due incontri al mese che hanno riguardato soprattutto problemi dei detenuti nel rapporto con i familiari, con i loro legali o con il vitto”.
Poi i dati sulla popolazione carceraria. “Parlando di numeri – ha aggiunto il garante – c’è stato sfollamento della struttura, passata da 132 detenuti circa quando mi sono insediata ai 79 detenuti attuali. Parallelamente ci sono state migliorie alla struttura, è stata rifatta la sala dei colloqui togliendo le barriere tra i detenuti e chi viene a trovarli. E’ stata fatta anche una sala per i bambini per favorire la genitorialità dei detenuti che sono soprattutto stranieri”.
Non sono mancate le attività formative: “All’interno del San Giorgio si svolgono corsi di cucina e percorsi di formazione per il reinserimento delle persone quando usciranno dal carcere. Tra poco partirà un progetto di laboratorio teatrale mentre è stata organizzata un’attività di cineforum e di palestra, anche se andrà meglio attrezzata. C’è anche una biblioteca, ma si deve registrare purtroppo un interesse limitato da parte dei detenuti. E’ in fase di ultimazione come ha assicurato il direttore Ruello una nuova area socialità per l’ottava sezione. L’arrivo di questa nuova sezione comporterà l’arrivo di nuove guardie carcerarie, per cui sarà necessario che ci si doti di nuovo personale. Questo è un altro problema che andrà affrontato”.
Non mancano però le criticità: “Purtroppo ci sono stati due decessi: un detenuto italiano e l’altro un detenuto straniero con un percorso di inserimento difficile e che si è suicidato. L’incidenza dei suicidi negli ultimi anni si è andata comunque affievolendo, anche se c’è necessità di potenziare le ore per il supporto psicologico dei detenuti. Questi episodi avvenuti a Lucca non sono da legare alla struttura del carcere e alla sua gestione, bensì a situazioni difficili ma personali dei detenuti coinvolti”, ha sostenuto Pisano.
“Quest’anno per me è stato molto proficuo perché mi ha arricchito personalmente – ha spiegato il garante dei detenuti -: adesso mi dedicherò all’avvicinamento dei detenuti agli animali in collaborazione con il canile di Pontetetto. E’ un progetto a costo zero che, credo, possa arricchire i detenuti e contribuire a migliorare anche la vita degli animali”. Si prevede di agevolare l’ingresso degli animali all’interno del carcere e consentire ai detenuti che hanno il permesso di uscire di portare i cani a passeggio.
Dai consiglieri comunali è stato espresso apprezzamento per il quadro tracciato da Pisano. In particolare dal capogruppo del Pd, Francesco Battistini, che ha invitato a incentivare e studiare forme per accrescere la socialità dei detenuti, al consigliere di Liberi e Responsabili Pietro Fazzi.
Il vicesindaco Ilaria Vietina ha rinnovato l’impegno dell’amministrazione comunale nel favorire il percorso di comunicazione tra carcere e città: “Nel suo ruolo ha realizzato uno degli obiettivi dell’amministrazione – ha detto -: nella nostra città è necessario che siano attivate le forme possibili di comunicazione e collaborazione fra la casa circondariale e il resto della città. Nel corso degli anni sono aumentate le richieste di organizzare attività culturali. Per noi è un percorso che avevamo già attivato con la commissione sociale, sia nell’ascolto del direttore sia sul fronte della collaborazione di riduzione del numero dei detenuti.E’ stato importante anche il lavoro di coinvolgimento delle associazioni di volontariato da parte del garante che è stato anche il collegamento con la direzione del carcere. Vogliamo aumentare il numero delle associazioni di volontariato che operino all’interno e monitorare ulteriori lavori di recupero e ristrutturazione. Importante dovrà essere anche il coinvolgimento delle scuole: in questo modo è possibile evidenziare il ruolo rieducativo del carcere”.