
E’ sciopero tra i dipendenti del Carrefour di Lucca: la mobilitazione scatterà sabato prossimo (28 gennaio) nelle ultime due ore di ciascun turno. E’ quanto deciso in accordo con i sindacati dopo l’incontro tra il gruppo Carrefour e le segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dello scorso 20 gennaio nel quale la multinazionale ha annunciato una ristrutturazione che coinvolgerà 500 lavoratori dichiarati in esubero e, in aggiunta, la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, Trofarello e Pontecagnano e nel quale sono state inoltre anticipate dall’azienda una serie di esigenze organizzative “che implicherebbero un ulteriore e grave peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti della società”, commentano la segretaria della Filcams Cgil di Lucca, Valentina Gullà, Giovanni Bernicchi di Fisascat Cisl e Giovanni Sgrò di Uiltucs Uil.
Per questo è stato deciso lo sciopero di sabato. “Le argomentazioni dell’impresa – fanno sapere i sindacalisti – hanno portato ad evidenziare rilevanti problematiche sugli andamenti aziendali, quali il fatturato, il costo del lavoro e la redditività dell’anno. Gli ipermercati risultano particolarmente penalizzati. Le informazioni declinate dall’impresa sono risultate generiche e improvvisate. Da quanto ci risulta anche l’ipermercato di Lucca è interessato da esuberi nella misura di circa 10 dipendenti. Al momento non abbiamo maggiori informazioni ma siamo fortemente preoccupati perché il punto vendita già da anni fa fronte a importanti perdite di fatturato facendo ricorso ai contratti di solidarietà prima e ad accordi sull’organizzazione del lavoro più recentemente. Il sacrificio le lavoratrici ed i lavoratori lo stanno facendo quindi da tempo ma questo scenario era inaspettato proprio in considerazione del fatto che fino ad oggi le soluzioni si sono trovate. Questo è inaccettabile perché più volte abbiamo contestato a Carrefour scelte fortemente impattanti sulla vita dei lavoratori, come le aperture h 24, fino alla mezzanotte o nei festivi, ma anche l’utilizzo dei voucher e l’esternalizzazione di alcune mansioni. Non accettiamo che si facciano altre scelte scellerate senza ragionare su un piano industriale che dia una concreta prospettiva di ripresa per Carrefour”.