
Un incrocio privo di illuminazione da giorni, senza che ancora si sia posto rimedio: è quello tra via Consani e via della Formica, a San Concordio, teatro due giorni fa anche di un incidente. Oggi (28 gennaio) i residenti ed i commercianti della zona alzano la voce anche perché, affermano, il problema non si esaurisce con il discorso illuminazione. “E’ vero – conferma un anziano che abita proprio di fronte al parco della Pace – qua la sera è tutto buio da un po’ e mi chiedo quando si decideranno ad intervenire. L’incidente? Io ho sentito soltanto il botto. E’ normale che un incrocio debba essere illuminato, anche perché qui ci sono vetture che provengono potenzialmente da quattro direzioni diverse. Però c’è anche la questione dell’alta velocità: non tanto si via della Formica, quanto su via Consani. Anche se ci sono i dossi, la gente corre spedita anche ad 80 all’ora, perché la strada dritta e la fretta portano a questo”.
Un’altra questione è quella relativa al gran numero di tir che transitano nella zona. Qui interviene il gestore di un’attività che da una decina di anni dà proprio sull’incrocio: “Accade sempre più spesso – osserva – di vedere grossi camion formare ingorghi momentanei, perché con i loro rimorchi prendono male la curva e non riescono a svoltare, se non con due o tre manovre. Inoltre so che molte persone che abitano nella zona lamentano l’eccessivo passaggio di questi mezzi, che transitano troppo a ridosso delle case ed in strade strette per loro. Il fatto è che a poche centinaia di metri poi c’è la zona industriale di Mugnano, ma servirebbe una viabilità alternativa”.
I problemi tuttavia non finiscono qua: sono in diversi anche coloro che ci segnalano lo stato dissestato in cui versa via Consani. “Andate ad osservarla bene – commenta un manipolo di anziani che discute sulle panchine del parco – guardatela bene. Ogni cinque metri troverete un piccolo cratere o una striscia d’asfalto deturpata. Questo aumenta la pericolosità del percorso e rischia di rovinare le macchine: però è probabile che, dato che ci approssimiamo al periodo elettorale, qualcuno si ricorderà presto anche di questa situazione”.