Prevenzione e conoscenza contro la violenza di genere

1 febbraio 2017 | 14:21
Share0
Prevenzione e conoscenza contro la violenza di genere

La violenza di genere nuovamente al centro dell’attenzione del tavolo di lavoro permanente sull’educazione coordinato dal prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro che stamani (1 febbraio) ha visto una buona partecipazione da parte delle scolaresche al convegno con rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni alla chiesa di San Francesco. Il prefetto, nell’introdurre e moderare i lavori, dopo aver ringraziato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio per l’ospitalità e per il contributo alla realizzazione dell’iniziativa, ha sottolineato la necessità di intervenire sul versante educativo, ponendo in rilievo come non sia sufficiente solo la risposta repressiva per mettere in sicurezza le vittime.

“Significativi i dati forniti dal Ministero dell’Interno che evidenziano, a livello nazionale, un calo pari al 3 per cento delle donne morte per femminicidio nel periodo che va dal 15 novembre del 2015 al 15 novembre del 2016, rispetto al periodo precedente, ma dobbiamo e possiamo fare molto di più”. Queste le parole del Prefetto che ha anche ricordato la visita del capo della polizia a Lucca all’indomani dell’omicidio di Vania, vittima di femminicidio.
Centinaia gli studenti lucchesi che questa mattina (1 febbraio) hanno assistito silenziosi allo scorrere delle immagini proiettate sul grande video della chiesa di San Francesco mentre i relatori ne commentavano il contenuto, tra cui quelli del liceo scientifico Majorana di Capannori, dell’istituto tecnico Benedetti di Porcari, Ipsia Giorgi, Istituto Civitali, Istituto Carrara Nottolini Busdraghi e Istituto Passaglia di Lucca.
Coordinatori della giornata Piera Banti, del task force nteristituzionale del Codice Rosa di Lucca, Antonio Mariotti, sostituto procuratore della Repubblica di Lucca, il commissario capo della polizia di stato Silvia Cascino e il capitano dei carabinieri di Castelnuovo Paolo Volontè, che hanno utilizzato immagini, a volte crude, nell’intento di promuovere un cambiamento culturale, convinti che la “prevenzione costituisca uno strumento privilegiato per fronteggiare questo odioso fenomeno”. L’incontro di questa mattina non è stato solo un momento di riflessione ma anche l’occasione per sensibilizzare i giovani a reagire alla violenza, a denunciare qualsiasi episodio di cui vengono a conoscenza. E’ stata pertanto evidenziata l’importanza del lavoro di rete sul territorio al quale tutti devono partecipare, contribuendo in tal modo alla prevenzione.
Agli studenti è stato distribuito un opuscolo illustrativo del percorso del Codice Rosa, riservato a tutte le vittime di violenza senza distinzione di genere o di età, contenente i numeri telefonici ai quali poter chiedere aiuto.
I ragazzi hanno partecipato attivamente con la proiezione di un filmato attraverso il quale hanno manifestato il loro dissenso alla violenza di genere. Il convegno si è concluso inoltre con le parole della convenzione di Instanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011, che caratterizza la violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione.