





Ristrutturazione completa per la palazzina ex Cori dell’istituto tecnico agrario Brancoli Busdraghi di Mutigliano, il padiglione centrale con i suoi 16 locali, tra aule studio e laboratori. Il taglio del nastro è avvenuto questa mattina (6 febbraio), a distanza di 10 mesi dall’avvio dei lavori coordinati dalla Provincia di Lucca. Un intervento finanziato con un milione e 200 mila euro di fondi statali (mutuo Bei per l’edilizia scolastica) e con 224 mila euro di risorse stanziate da Palazzo Ducale, finalizzato, anzitutto, alla messa a norma dell’edificio dal punto di vista antisismico, impiantistico e antincendio. Sono stati messi in sicurezza i solai ed è stato riqualificato l’involucro esterno per accrescerne il potere di isolamento termico, deumidificante e fonoassorbente.
Migliore anche la ventilazione, grazie alla nuova copertura, e migliore la capacità di risparmiare energia attraverso un impianto di riscaldamento a bassa temperatura a pavimento e all’installazione di un sistema di ventilazione naturale silenziato che garantisce un ricambio d’aria costante. L’edificio, dotato anche di nuovo impianto elettrico, conta apperecchi a led e un sistema di rilevazione presente per l’accensione e lo spegnimento automatico delle luci, ma anche un sistema dimmer (come quello installato al Sant’Agostino), capace di modificare l’intensità luminosa artificiale in base a quella naturale presente negli ambienti. A completare gli interventi, tutti orientati alla massima sostenibilità ambientale, l’installazione di una caldaia a biomasse che produrrà acqua calda sanitaria sfruttando i residui delle lavorazioni agricole.
Ad accompagnare la cerimonia di inaugurazione, la buona musica dei ragazzi della classe di jazz del liceo musicale Passaglia. Cesare Lazzari, dirigente scolastico dell’istituto agrario, nel ringraziare tutti gli attori, tecnici e istituzionali, che hanno lavorato per la riqualificazione della scuola, ha voluto sottolinearne l’efficienza: “Questo spazio restituito in tempi congrui agli studenti è un esempio dell’Italia che funziona e che produce, capace di stare al passo con l’Europa. Le norme non sono fatte per rallentare i lavori pubblici, ma per assicurarne la correttezza, come questa ristrutturazione insegna”. Il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, dopo aver ricordato i recenti interventi al liceo Passaglia e all’istituto Carrara, ha posto l’accento sulla sinergia necessaria al conseguimento degli obiettivi: “A Lucca c’è una filiera virtuosa di soggetti che sanno lavorare in rete. Tra il 2016 e il 2017 il totale degli interventi per l’edilizia scolastica secondaria a Lucca ha mosso investimenti pari a 16 milioni e hanno fatto la loro parte tutti i soggetti istituzionali e l’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Questa scuola è importante sopratutto oggi che assistiamo a una rinnovata attenzione alle tematiche ambientali, al valore dell’agricoltura, della filiera corta e del chilometro zero – conclude Menesini – e può formare nuovi imprenditori del settore”. Il consigliere regionale Stefano Baccelli ricorda che la necessità di riqualificare l’istituto agrario venne messa a fuoco nel 2012, quando ricopriva il ruolo di presidente della Provincia. In quell’anno la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca mise a disposizione per l’edilizia scolastica 9 milioni di euro. “La politica dovette scegliere con responsabilità: la riqualificazione dell’agrario avrebbe assorbito molto del finanziamento, a fronte dei 44 edifici scolastici che avevano bisogno di interventi più piccoli su tutto il territorio provinciale. Quella prima seria occasione di recupero della scuola tuttavia non andò perduta: il masterplan redatto allora è lo stesso a base del progetto che ha trovato esecuzione quando finalmente dal Governo nazionale è stata fatta una scelta di sistema, indicando la riqualificazione edilizia delle scuole come una priorità assoluta e come tale indirizzando su di essa una serie di risorse; scelta – continua Baccelli – che per questo recupero ha voluto dire un milione e 200 mila euro dal fondo Bei che come Regione Toscana abbiamo veicolato. Ritengo davvero che sul territorio lucchese si sia messa in campo una strategia all’avanguardia per quando riguarda l’edilizia scolastica, grazie alla collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Un modello – conclude Baccelli – da estendere a livello regionale: per questo la commissione che presiedo, competente in materia, inizierà al più presto delle audizioni, a partire dai Comuni della nostra provincia, per approfondire questo esempio di partnership pubblico privato, che, come avvenuto sul nostro territorio, consentirebbe di poter agire in maniera incisiva su quella che assieme alla difesa del suolo credo debba essere una delle questioni in cima all’agenda della Regione”.
Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, che fino al 2012 ha insegnato ai ragazzi dell’istituto agrario, ha ricordato una visita del governatore della Toscana Enrico Rossi di qualche anno fa: “Lo portai a vedere gli edifici di questa scuola, perché fosse chiara l’urgenza della loro riqualificazione. Nel tempo saranno necessari altri interventi, a partire dal secondo lotto che presto partirà, al fine di rendere il tutto più funzionale anche per l’azienda agricola della scuola. Il metodo avviato è quello giusto. Questa scuola ha una parte invisibile che è, di fatto, la più bella. È l’energia che i ragazzi esprimono imparando a relazionarsi con la terra, con i suoi tempi, i suoi cicli. Sono felice – conclude Tambellini – che oggi venga restituito a studenti, docenti e non docenti, uno spazio più bello perché nel bello si studia e si vive meglio”.
Maido Castiglioni, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ha portato i saluti del presidente Lattanzi e ha sottolineato l’impegno per l’edilizia scolastica che l’ente di San Micheletto sta onorando: “In 4 anni abbiamo investito sulle scuole del territorio lucchese 21 milioni di euro e ulteriori 10 milioni sono inserite nel documento programmatico 2017-2019. Cifre che faranno da leva per maggiori importi complessivi in un’ottica di compartecipazione. Se si sta bene a scuola – conclude Castiglioni – si creano i presupposti per divenire persone migliori”. Commenta l’opera anche la consigliera regionale Ilaria Giovannetti: “Mi fa piacere essere in una scuola in cui si affrontano temi cruciali per lo sviluppo del territorio, le produzioni agricole e agroalimentari, su cui ritengo si debba assolutamente investire; per questo con una mozione ho sollecitato a rivedere e aggiornare la piramide alimentare toscana, inserendo anche ricette tipiche e riferimenti locali, per far sì che dalla salute e dalla buona alimentazione nascano sempre più opportunità di crescita economica e lavoro. Un progetto che mi piacerebbe poter estendere coinvolgendo le scuole alberghiere ed agrarie della nostra regione che potranno sicuramente dare un importante contributo”.
In rappresentanza del governo era presente Laura Galimberti, coordinatrice della struttura di missione dell’edilizia scolastica, che si è detta emozionata per il risultato raggiunto: “Da un articolo di legge scritto sulla carta, quella dei mutui Bei, tagliamo oggi il nastro di un edificio in tre dimensioni, vero, utile alla comunità. Il governo Renzi aveva creduto e investito nella scuola: la sfida a Lucca è riuscita perché tutti hanno fatto la loro parte. Questa città è un modello virtuoso”.
L’architetto Francesca Lazzari è il responsabile unico del procedimento dell’esecuzione del progetto affidato all’architetto di Studiodiffuso, Marco Del Monte, che ne ha coordinato anche la sicurezza in fase di esecuzione. “Monitoreremo il benessere che i ragazzi rileveranno nella scuola – ha annunciato la Lazzari – perché i suggerimenti e gli spunti di chi vivrà quotidianamente l’ambiente ci saranno utili per fare ancora meglio in futuro”.
Il secondo lotto. Concluso l’intervento all’ex Cori, la Provincia adesso (i lavori partiranno a giorni) si occuperà del recupero di uno spazio adiacente, da tempo non più agibile, dove saranno ricavate 4 nuove aule. In programma, inoltre, ci sono la ristrutturazione dei locali dell’ex fienile per ospitare la biblioteca e altri laboratori, mentre il masterplan prevede anche interventi su altri manufatti, la realizzazione di una nuova aula magna e locali all’aperto per le docenze.
In questo caso il progetto dell’ufficio tecnico provinciale riguarda la messa a norma dal punto di vista sismico ed impiantistico e l’adeguamento alle norme vigenti in tema di agibilità, sicurezza, igiene nonché per l’abbattimento di barriere architettonica per la porzione posta al piano di ingresso. In questo caso l’investimento di 545mila euro proviene per 240mila dai fondi ordinari dell’ente di Palazzo Ducale, mentre i restanti 305mila rappresentano il contributo della Regione Toscana.
Al termine del secondo lotto dell’intervento, tutte le classi dell’Istituto Agrario si concentreranno nella nuova sede ristrutturata mentre verrà liberato l’edificio di fronte alla palazzina ex Cori, in quanto anch’esso necessita di importanti lavori di ristrutturazione. In questo contesto la Provincia, insieme con il Comune di Lucca (proprietario degli altri fabbricati), studierà nuove destinazioni d’uso degli immobili per una valorizzazione storico-culturale e didattico dell’intero complesso della ex-colonia agricola.