
Al posto di un manufatto rurale è sorto un edificio residenziale a tre piani che si trova ancora in costruzione: è il caso di Corte Ghiri a Sant’Alessio, già segnalato dagli abitanti della zona, che si erano rivolti al Comune, e in particolare al sindaco, chiedendo di intervenire. Ora, in altri termini, e prendendo di mira la Sovrintendenza a chiederlo è Italia Nostra onlus di Lucca, secondo cui il cantiere deturpa il contesto di “uno dei pochi esempi di corte lucchese che fino ad oggi ha mantenuto i caratteri fondamentali della tipologia della corte: aggruppamento longilineo a schiera con abitazioni e rustici prospiciente un’aia comune”.
“Adiacente alla corte – ricorda Italia Nostra – esisteva un piccolo fabbricato rurale con mandolata, di un solo piano, probabilmente costruito più tardi rispetto al nucleo originario ma perfettamente integrato nello stesso complesso di cui era parte. Questo fabbricato è stato demolito per far posto ad un edificio per abitazione elevato a tre piani più seminterrato, con tetto a spiovente e falde aventi direzione opposta rispetto a quelle del manufatto preesistente. La nuova costruzione ha ottenuto, a seguito di autorizzazione paesaggistica, il permesso dell’amministrazione comunale. In particolare, la Soprintendenza, dopo avere espresso parere negativo su di un primo progetto con la stessa motivazione data dalla commissione del Comune ’l’intervento proposto – cita Italia Nostra – altera significativamente la relazione tra gli elementi caratteristici degli insediamenti a corte’ e, inoltre, ”’nterferisce negativamente con la visuale panoramica che dagli argini del fiume si apre verso le colline’ – ed avere suggerito la presentazione di un progetto ’ridimensionato e diversamente collocato’, ha approvato la nuova soluzione proposta che evidentemente, a suo avviso, né altera né interferisce. Italia Nostra non condivide tale valutazione e si chiede come sia stato possibile che proprio chi è preposto alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico possa essersi dimostrato così privo di sensibilità da non apprezzare la specialità del sito. La costruzione è in corso di realizzazione e ciò che allo stato si presenta alla vista un edificio affatto estraneo, quanto meno per la sua altezza, al contesto ambientale in cui si inserisce, contesto che è incluso in una area dichiarata di notevole interesse pubblico e paesaggisticamente vincolata. E’ stata perduta – sottolinea Italia Nostra – un’altra occasione per opporsi al generale e progressivo degrado ambientale, che nell’area in questione passa attraverso il disconoscimento di valore del sistema di insediamento della corte lucchese, valore la cui permanenza è insidiato proprio, come denuncia il piano paesaggistico regionale, dalla trasformazione in abitazioni dei complessi stalla-fienile. Deve constatarsi che il controllo paesaggistico da parte della Soprintendenza è una rete a maglie troppo larghe attraverso le quali sono già passati i baracconi sugli spalti delle Mura e la diffusa tendopoli nel centro storico per le esigenze dei Comics; la trasformazione di Piazza Napoleone in teatro musicale con l’enorme palco ad ostruire il palazzo pubblico per le esigenze del festival di luglio che, a meno di ripensamenti, quest’anno si estenderà anche sugli spalti. Oggi è stata la volta di un fabbricato a tre piani e seminterrato a pochi metri da Corte Ghiri”.