Lucca, in un anno raddoppiati i migranti

8 febbraio 2017 | 10:53
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Lucca, in un anno raddoppiati i migranti

di Roberto Salotti
Tra fine 2015 e fine 2016 i richiedenti asilo in provincia di Lucca sono raddoppiati e la tendenza sembra essere destinata a venire confermata anche nel 2017. Questo se si considera che nell’ultimo mese dell’anno appena concluso la ripresa degli sbarchi ha portato da noi altri 77 migranti e altri 80 da gennaio ad oggi. Sono numeri “che non erano prevedibili nel novembre scorso”, quando il prefetto Giovanna Cagliostro, dopo essere intervenuta sul tema dell’accoglienza al consiglio comunale aperto di Lucca, prendendosi poi l’impegno a dimezzare il numero degli ospiti alla tensostruttura delle Tagliate. “Per motivi che non sono stati dipendenti da me – ha spiegato stamani il prefetto – non sono riuscita a mantenere l’impegno che mi ero presa davanti al consiglio comunale del 15 novembre scorso, ma mi sono adoperata fin dall’inizio per portare a 100 la quota dei rifugiati ospitata nella struttura gestita egregiamente dalla Croce Rossa”.

Il problema, ha spiegato, è che a novembre si sperava in uno stop degli sbarchi che invece, già a dicembre, hanno portato ad un consistente aumento dei flussi di richiedenti asilo e, di conseguenza, a nuovi arrivi anche in Lucchesia. Diciassette ne sono arrivati anche nei giorni scorsi, e ne potrebbero arrivare altri.
“Su invito del sindaco – ha chiarito Cagliostro – mi sono impegnata in un progetto di alleggerimento della tecnostruttura, ma dal 15 novembre al 31 dicembre scorso sono arrivati altri 77 migranti in provincia di Lucca. Siamo riusciti a destinare 63 di essi a strutture fuori dal Comune di Lucca, ma la situazione non è migliorata nel mese di gennaio e fino ad oggi, con altri 80 arrivi. 45 sono stati sistemati al di fuori del territorio del comune: complessivamente 108 posti reperiti in altre realtà. I numeri per realizzare l’impegno preso c’erano, purtroppo però non si sono arrestati i flussi e ancora oggi alla struttura delle Tagliati sono ospitati poco più di 200 migranti”. Che era, praticamente, la stessa cifra del novembre scorso.
Un altro raffronto può essere indicativo della crescente emergenza che l’ufficio territoriale del governo si è trovato ad affrontare fra il 2015 e il 2016. Al 31 dicembre di due anni fa, infatti, erano in tutto 601 i migranti ospitati in 58 strutture attivate nell’intero ambito provinciale, mentre al 31 dicembre scorso il numero dei rifugiati era salito a 1.216 (suddivisi in 96 strutture d’accoglienza). “Devo ringraziare in particolare i Comuni che hanno accolto più del doppio dei migranti che sarebbero stati loro destinati – ha osservato il prefetto -, in particolare la generosa Garfagnana. Speravamo che i flussi si sarebbero arrestati in dicembre, ma così non è stato. Eravamo pronti a gestire un certo numero di arrivi e a collocare la metà della popolazione della tensostruttura in altre sedi ma abbiamo dovuto fronteggiare una situazione che non era possibile prevedere”.
Nel frattempo, l’impegno della Prefettura si è profuso anche nei controlli all’Hub e alle strutture convenzionate su tutto il territorio. A seguito di una visita ispettiva alla tensostruttura, è stato deciso di reperire altre sedi per le donne incinte e per i minori non accompagnati, che presto a Lucca (unico caso in Toscana oltre a Firenze) verranno coinvolti in un progetto di coinvolgimento nelle attività sportive, in collaborazione con il Coni. Ma le verifiche hanno riguardato anche i richiedenti asilo stessi: soltanto nel 2016 il prefetto ha firmato 469 provvedimenti di revoca delle misure di accoglienza per altrettanti migranti che non hanno rispettato il “patto” di legalità per ottenere i benefici previsti dallo stato: “Non abbiamo voluto tollerare alcun tipo di situazione al di fuori del solco della legalità – ha chiarito il prefetto -, ma voglio sottolineare che non esiste assolutamente un binomio migranti-criminalità, perché i pool di ispettori della prefettura monitorano costantemente la situazione, anche sul fronte dei gestori delle strutture. Siamo andati a controllare senza preavviso e abbiamo ammonito i gestori in caso di mancato rispetto delle convenzioni e in alcuni casi sono state comminate anche delle penali. La gestione dell’accoglienza è stata tra i capitoli più impegnativi del mio incarico a Lucca e non è stato facile fronteggiare l’emergenza. Adesso, i nuovi indirizzi governativi vengono in sostegno delle prefetture, riducendo anche i tempi per la valutazione delle richieste di asilo da parte delle commissioni e quindi dei tempi di permanenza nelle strutture provvisorie. Parallelamente si è dato il via a progetti per l’inclusione e il coinvolgimento in attività socialmente utili dei migranti”.