Ok in commissione, il piano del traffico va in Consiglio

9 febbraio 2017 | 16:57
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Ok in commissione, il piano del traffico va in Consiglio

Il piano del traffico del Comune di Lucca approderà lunedì prossimo (13 febbraio) al voto del consiglio comunale per l’approvazione. Stamani le commissioni lavori pubblici e urbanistica in seduta congiunta a Palazzo Santini hanno dato il via libera al testo, dopo la fase della discussione delle 15 osservazioni presentate al testo, alcune delle quali sono state recepite dall’amministrazione.
Si tratta di un testo complesso, che rappresenta uno strumento obbligatorio per gli enti delle dimensioni del Comune di Lucca.

Un documento che va oltre la mera questione del traffico cittadino e che mette a sistema, in un’unica visione del futuro, piste ciclabili, trasporto pubblico e regolamentazione del centro storico. L’adozione era arriva dalla giunta già nel luglio scorso, e dopo l’iter delle osservazioni e della discussione in commissione, ora il testo sbarca in consiglio comunale, dove potrà essere eventualmente emendato.
“Siamo partiti da una fotografia dell’esistente – spiega l’assessore alla mobilità, Francesca Pierotti – offrendo un quadro di prospettive di sviluppo futuro. Con il piano fissiamo le linee generali in cui intendiamo concentrare l’azione di competenza dell’amministrazione e i relativi obiettivi, con un particolare occhio alla sostenibilità e all’ambiente. In esso, ad esempio, si dà particolare rilevanza al capitolo delle piste ciclabili e alla mobilità sostenibile, fra cui gli spostamenti in bicicletta che vorremmo promuovere ulteriormente fino alla quota del 20% dei sistemi di mobilità complessivi. Parallelamente, si lavorerà per concorrere a potenziare il trasporto pubblico locale e l’utilizzo di mezzi non inquinanti”.
Ovviamente, il piano generale del traffico, che per comuni delle dimensioni di Lucca è un atto obbligatorio, risponde anche ad un preciso obiettivo politico dell’amministrazione: “Serve a fissare le linee guida e gli indirizzi che andranno poi attuati con i successivi provvedimenti”, osserva ancora l’assessore Pierotti. Uno strumento da cui partire, insomma, e che sarà possibile modificare e adattare alle esigenze di un settore in evoluzione come è del resto quello della mobilità.