Polis, ex sede Metro torna al Comune

13 febbraio 2017 | 20:47
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Polis, ex sede Metro torna al Comune

Anche l’ex sede della Metro a San Filippo torna nella diretta proprietà del Comune di Lucca, che siglerà a breve un accordo con Fondazione Crl e Asl per destinare la struttura, finora di proprietà di Polis in liquidazione, ad un progetto dedicato al Dopo di noi. Così oltre all’ex Steccone di San Concordio e alla palestra dei Bacchettoni, un altro immobile passerà a Palazzo Orsetti, dopo tre tentativi di vendita nel percorso che porterà alla liquidazione di Polis. Il liquidatore, come si sa, è riuscito a vedere i due appartamenti del complesso I cantici. Non è andata a buon fine la vendita dell’ex sede Metro, nonostante le tre aste. Il consiglio ha autorizzato anche la cessione di una cabina elettrica in via dei Bacchettoni e l’acquisizione al patrimonio comunale dell’area di collegamento tra il Giardino degli Osservanti e la via del Fosso. Il via libera è arrivato con 17 voti favorevoli, zero contrari e zero astenuti.

“Da parte dell’amministrazione è già stata individuata una destinazione in base ad un accordo con Fondazione Crl e Asl per un progetto sul Dopo di noi – ha spiegato l’assessore Giovanni Lemucchi -: dopo questa delibera, la liquidazione di Polis Srl volge al termine. Per quanto riguarda lo Steccone, è in corso di smantellamento il cantiere. E’ stata smontata la gru che si trovava lì da una decina di anni”.
Il primo cittadino, Alessandro Tambellini, nel consiglio comunale di stasera, sollecitato dalle critiche dell’ex sindaco Pietro Fazzi, ha nuovamente spiegato le motivazioni che hanno spinto alla decisione di liquidare Polis: “Abbiamo fatto una accurata valutazione – ha detto -: le nuove norme e la situazione economica ha consigliato di evitare che il Comune si ponesse con Polis in situazioni di rischio. Le condizioni in cui i Comuni si trovano dal punto di vista della tenuta finanza hanno sconsigliato di andare avanti. In più c’è stato il quadro normativo che ha posto numerosi problemi in riferimento a Polis la cui vita è stata penalizzata da questi aspetti. Con questi atti, lo scioglimento di Polis potrà avvenire entro Pasqua”.
Il dibattito. La pratica è stata vagliata in commissione partecipate, dove è stata esaminata la modifica della delibera sui beni di Polis. “Non c’è stata alcuna variazione rispetto all’indirizzo politico iniziale – ha osservato Virginia Lucchesi (Lucca Civica), presidente della commissione partecipate -, ma si tratta di una delibera di carattere tecnico”. Fortemente critico il consigliere di Liberi e Responsabili, Pietro Fazzi, che ha detto senza girarci intorno di aver pensato di non presentarsi nemmeno alla seduta del consiglio comunale, perché contrario alla fine di Polis: “Avrebbe potuto costituire una risorsa – ha detto – e alla società si sarebbe potuto affidare ad esempio il recupero del Carmine. Secondo me non si è capito o non si è voluto capire il valore di questa società”. Poi Fazzi ha chiesto chiarimenti anche sul valore degli immobili ora acquisiti dal Comune. Roberto Lenzi, consigliere comunale dell’Idv, mette nel mirino le acquisizioni in rapporto alla liquidazione di Polis e chiede chiarimenti anche sulla vendita della cabina elettriche al Giardino degli Osservanti. Su questi punti replica l’assessore Lemucchi: “Abbiamo fatto perizie precise sul valore di Polis e sugli immobili in capo alla società per procedere alla riduzione di capitale – ha detto -: per quanto riguarda la palestra dei Bacchettoni e dello Steccone fa fede la delibera del novembre 2014 in cui si dava l’indirizzo di non venderle al liquidatore. Si è deciso di inserire nella nuova delibera la vendita della cabina elettrica perché era quanto restava al completamento della liquidazione”.