


Dopo il via libera di Anac e dall’autorità garante della concorrenza e del mercato non ci sono più ostacoli al piano di riordino di Gesam spa presentato dal Comune: ma non sarà scissione asimmetrica, così come progettata inizialmente. I servizi di Gesam Energia, illuminazione pubblica e calore, e i servizi cimiteriali saranno trasferiti sotto Lucca Holding Servizi.
La risposta dell’autorità della concorrenza e del mercato, insieme al piano di riassetto di Gesam, sono stati illustrati questa mattina (16 febbraio) a Palazzo Santini, dall’assessore Giovanni Lemucchi e dall’amministratore unico di Lucca Holding, Andrea Bortoli, durante una seduta della commissione partecipate, presieduta da Virginia Lucchesi, che ha visto la partecipazione dei consiglieri comunali Francesco Battistini, Antonino Azzarà, Nicola Buchignani e Valentina Mercanti.
Il parere dell’autorità garante sul progetto presentato dal Comune di Lucca, sollecitato dal consigliere Mauro Macera nel giugno 2016, fa seguito a quello di Anac, con cui il Comune intrattiene rapporti da circa un anno, e che aveva passato in esame il progetto di scissione asimmetrica della Gesam, invitando ad attendere i decreti Madia.
Per relazionarsi con queste due istituzioni Lucca Holding e Comune di Lucca non si sono avvalsi di consulenze esterne, è stato ricordato anche nel corso della commissione di stamani.
“Il parere favorevole delle due autorità – ha spiegato Lemucchi – conferma la correttezza dell’impostazione che fa riferimento alla delibera del 31 marzo 2015 sulla ricognizione complessiva delle partecipate e in particolare sulla scissione asimmetrica del gruppo Gesam. Anac fa riferimento alle ultime normative introdotte dal testo unico Madia ed accorda la possibilità di operare la scissione mettendo come condizione un ulteriore passaggio in consiglio comunale per l’approvazione. L’autorità garante, invece, ha dato il via libera all’operazione senza porre particolari condizioni. Il riassetto previsto dalla delibera del 31 marzo 2015 proponeva un cambio azionario che avrebbe portato il Comune ad avere sempre la maggioranza, ma solo dell’1% circa rispetto al socio provato. L’operazione che vogliamo portare avanti adesso, invece, risponde all’urgenza di mettere a norma i problemi degli affidamenti dei cimiteri, dell’illuminazione pubblica e di energia e calore, che riguarda solo Gesam Energia. Girando questi servizi ad una società già esistente, Lucca Holding Servizi, effettueremo una mini scissione rispetto a quella prospettata a suo tempo. Torneremo poi sull’argomento in una fase successiva per discutere un’eventuale sistemazione di Gesam gas e luce”.
Proprio questo argomento solleva dubbi e questioni, soprattutto da parte del consigliere Buchignani. “Si pensa ad una vendita del 60% delle quote tramite gara – ha chiesto – o ad una cessione al socio privato (Hb trading) che ha diritto di prelazione? Credo che prima di compiere la manovra dovremmo trovare accordi sulla sede, per conservarla nel Comune di Lucca, e sul personale, che deve essere mantenuto e casomai ampliato”.
A rispondere è lo stesso Lemucchi: “Il diritto di prelazione del privato esiste – ha confermato l’assessore – Stiamo valutando la possibilità di una cessione alla luce delle nuove normative, ma probabilmente si andrà in quella direzione. La delibera di ricognizione del marzo 2015 ha già messo in evidenza il profilo di interesse pubblico per la gestione di Gesam gas. Il progetto iniziale prevedeva il passaggio di Gesam gas e luce interamente sotto il Comune, ma la questione da risolvere è la tipologia del servizio reso da questa società e l’interesse pubblico”.
Per la cessione delle partecipazioni pubbliche il testo Madia (all’articolo 10) prevede l’indizione di una gara per determinare il miglior offerente e il prezzo massimo di vendita. Tuttavia nel parere di Anac, che arriva in seguito all’analisi dei dettagli dell’operazione, si legge che sono previste eccezioni dettate dal pubblico interesse, per cui, come hanno spiegato anche stamani Lemucchi e Bortoli, potrebbe risultare più conveniente portare avanti l’operazione senza gara, attraverso una negoziazione diretta con il singolo acquirente condotta dall’organo competente, in questo caso il consiglio comunale.
Il valore complessivo di Gesam gas e luce, al netto dei debiti, dovrebbe aggirarsi attorno ai 10 milioni di euro.
“La proposta inziale per la scissione asimmetrica – ha affermato Bortoli – era quella di costituire una nuova società per la gestione dei cimiteri, della pubblica illuminazione e di calore ed energia. Il nuovo quadro normativo creato dal testo unico Madia guarda però con sfavore la realizzazione di nuove società, pertanto abbiamo deciso di trasferire alcuni rami di Gesam sotto una società già esistente e totalmente comunale. La scissione asimmetrica prevede che i rami di Gesam energia si spostino sotto Lucca holding servizi e in cambio Lucca Holding riconosca a Toscana Energia alcune quote di Gesam spa, che valgono circa il 2% della partecipazione (quindi Toscana energia sarebbe azionista di Gesam spa al 42%)”.
“Quella della gestione di cimiteri, illuminazione pubblica e calore ed energia – hanno sostenuto Lemucchi e Bortoli – è un’urgenza normativa improcrastinabile. Per quanto riguarda Gesam gas e luce si può attendere ancora. Nel frattempo – ha aggiunto Bortoli – sarebbe bene che la società adottasse il regolamento di gruppo proposto dal Comune, allineandosi alle altre partecipate. Finora il socio privato ha rivendicato un grado di autonomia superiore, poiché si tratta di un’attività commerciale: secondo questa lettura, tuttavia, rientrerebbe fra quelle attività che secondo il testo Madia dovrebbero essere velocemente dismesse. Delle due l’una”.
Jasmine Cinquini