


La vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni, ha visitato questa mattina (16 febbraio) la scuola Imt Alti Studi Lucca. Barni, che nella giunta regionale ha la delega a cultura, università e ricerca, ha raccolto con piacere l’invito rivoltole dal direttore di Imt, Pietro Pietrini, e ha colto l’occasione per approfondire la conoscenza della scuola e visitare il campus residenziale di San Francesco e la biblioteca in San Ponziano.
“Sono venuta a conoscere da vicino una realtà che sta crescendo velocemente e che sta diventando un punto di riferimento sempre più importante a livello nazionale e internazionale – ha commentato Barni –. La scuola fa onore al sistema universitario toscano e italiano e, insieme alle altre istituzioni di formazione presenti nella nostra regione, aiuta a fare massa critica, ad avere un peso importante rispetto alle decisioni che riguardano l’università e la ricerca prese a livello governativo. Mi ha colpito molto l’impronta interdisciplinare in cui si articola il programma di dottorato – ha proseguito soffermandosi sulle caratteristiche peculiari di Imt –, una caratteristica che dovrebbe essere esaltata in tutte le istituzioni universitarie toscane. Mi ha impressionato anche l’impegno della scuola a creare una rete di collaborazione regionale e nazionale, ad attivare quel dialogo tra università e scuole di eccellenza che è fondamentale per affrontare uniti le sfide future”.
Ad accoglierla, oltre al professor Pietrini, Barni ha trovato il presidente della Fondazione Lucchese per l’alta formazione e la ricerca Arturo Lattanzi, che ha ribadito l’impegno della Fondazione a sostenere lo sviluppo di Imt. Insieme a loro, Irene Crimaldi, professoressa di statistica e delegata per il coordinamento delle attività di dottorato e dei programmi di mobilità internazionale per gli studenti; il professor Marco Paggi, delegato alla ricerca della scuola; Massimo Riccaboni, professore di economia e responsabile del curriculum in Economia, management e data science; Marco Tribastone, a capo del curriculum in informatica e ingegneria dei sistemi; Guido Caldarelli, che ha illustrato le caratteristiche del gruppo di ricerca Networks; Emanuele Pellegrini, responsabile del curriculum in analisi e gestione dei beni culturali e, infine, il professor Emiliano Ricciardi, del curriculum in neuroscienze.