Lavoratori Gesam contro riassetto: Comune ci coinvolga

16 febbraio 2017 | 16:09
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Lavoratori Gesam contro riassetto: Comune ci coinvolga

I lavoratori del gruppo Gesam tornano sulle barricate. E mettono non solo nel mirino l’operazione di riassetto che proprio questa mattina (16 febbraio) è stata al centro della commissione partecipate durante la quale l’assessore Giovanni Lemucchi ha ribadito la volontà di procedere con la “scissione” dei servizi non legati al gas, da conferire a Lucca Holding Servizi. La Rsu chiede, infatti, all’amministrazione Tambellini anche rassicurazioni sulla gara per il gestore del gas che, pubblicata a dicembre, è già finita nel mirino di Toscana Energia (socio privato di Gesam), che ha presentato ricorso al Tar per impugnare le clausole sociali previste dallo schema di contratto del bando. Ritorna, insomma, infuocato il dibattito su Gesam. Come infuocata è stata ieri l’assemblea dei lavoratori che torneranno a riunirsi il prossimo 2 marzo per decidere il da farsi. La volontà espressa unanimemente all’assemblea è chiara: “Non permettere – spiega la Rsu – che l’intera lotta sindacale, portata avanti dai lavoratori del gruppo Gesam per oltre 2 anni, contro le scelte non condivise di questa amministrazione, sia vanificata”.

“Le ultime novità, riguardanti il futuro di Gesam e delle sue partecipate le abbiamo apprese dai giornali nell’ultimo mese ed anche gli incontri con i presidenti Ugo Fava e Alfredo Macerini, non hanno apportato ulteriori novità né rassicurazioni – spiega l’Rsu -: il presidente di Gesam Gas e Luce, Giovanni Iacopetti, invece, non ci ha mai concesso un incontro, nonostante le ripetute richieste avanzate a partire da dicembre”.
“Ad oggi si percepisce – proseguono i rappresentanti dei lavoratori -, una grande urgenza di portare a termine l’operazione Gesam, prima dello scadere del mandato di questa amministrazione. Tale urgenza non è riscontrabile in nessun riferimento normativo, eccettuato il decreto Madia che impone per il 23 marzo prossimo l’approvazione da parte dei Comuni, di un piano di riassetto straordinario delle proprie partecipate, ai sensi del decreto stesso. Noi lavoratori, e per le nostre famiglie, pretendiamo che i passaggi e le operazioni societarie che il Comune di Lucca vorrà intraprendere siano attuati nella maniera più corretta possibile, tenendo conto di come, un’eventuale valutazione errata, potrebbe compromettere il nostro futuro”.
“Pretendiamo – aggiungono – che il sindaco Tambellini e l’assessore Lemucchi mantengano le promesse date il 28 settembre 2016 alle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, facendole partecipare alle valutazioni ed alle scelte che questa amministrazione comunale si accinge a prendere per la riorganizzazione dei propri servizi, fornendo idonea documentazione sul piano industriale e di sostenibilità finanziaria dei servizi che si vanno a scindere”.
Poi c’è la questione del bando per il gestore delle rete. “Un capitolo a parte – va avanti la Rsu – riguarda poi i servizi di distribuzione del gas, per i quali, inaspettatamente, il 30 dicembre, il Comune di Lucca, quale stazione appaltante, ha pubblicato il Bando di gara per poi congelarne gli effetti il 2 di febbraio. Sempre i primi di febbraio 2017 Toscana Energia, socio di minoranza di Gesam, ha presentato un ricorso al Tar, contro il Comune di Lucca, per l‘annullamento delle clausole di salvaguardia del personale contenute nel bando di gara. E’ quantomeno singolare che una società a controllo pubblico come Toscana Energia, la cui maggioranza è di proprietà di 91 comuni, in massima parte a guida Pd, faccia ricorso contro delle clausole sociali poste a tutela dei lavoratori. Paradossalmente, alcuni comuni della provincia di Lucca, soci di Toscana Energia, avevano votato positivamente l’inserzione di tali clausole all’interno del bando di gara. Ora, siamo consapevoli che questa serie di mosse e contromosse , seppur involontariamente, ha reso più attuale e necessario, un possibile accordo tra Lucca Holding e Toscana Energia o tra Lucca Holding ed altri partner. Pretendiamo, però, che la volontà politica espressa dal Comune di Lucca con l’inserzione nel bando di gara delle clausole di salvaguardia del personale, sia integralmente trasferita e tradotta in qualsiasi possibile accordo che dovesse nascere d’ora in avanti. Pretendiamo di essere coinvolti, da parte del Comune di Lucca, nelle valutazioni del solo aspetto sindacale, inerente qualsiasi possibile operazione o accordo dovesse concretizzarsi prima della gara del gas”.