Ok dal Consiglio al piano generale del traffico urbano

Prove tecniche di dibattito per il piano strutturale in consiglio comunale. In occasione della discussione del piano generale del traffico di questa sera (16 febbraio), infatti, l’opposizione in apertura, dopo la relazione dell’assessora Francesca Pierotti (Leggi i contenuti del piano), ha presentato una serie di questioni pregiudiziali per rinviare la discussione della pratica.
La prima questione è stata presentata dalla consigliera della Federazione della Sinistra, Roberta Bianchi: “Nel piano generale del traffico – ha spiegato – mancano i dati sull’incidentalità, che pure sono stati chiesti ed acquisiti in sede di commissione e di cui la relazione dell’assessore non ha fatto cenno. Di conseguenza il piano del traffico non indica come intervenire sul tema soprattutto in alcune zone della circonvallazione e nell’ultimo tratto di via del Brennero e all’intersezione di via Salicchi, che sono le zone ritenute più pericolose da questo punto di vista. Per questo chiediamo di sospendere la trattazione finché il piano non sarà aggiornato con i dati sull’incidentalità”. In aggiunta anche le osservazioni del consigliere Lenzi dell’Italia dei Valori: “Se l’istruttoria è carente – ha affermato – lo strumento va rivisto. Per questo chiedo che la pratica vada ritirata”. Respinta a maggioranza la questione il consigliere Lenzi ha sottolineato, in un’altra questione pregiudiziale, la presenza di evidenti errori nel piano che, di fatto, lo renderebbero inapplicabile. Anche questa questione pregiudiziale è stata respinta a maggioranza.
L’altra polemica è stata invece sollevata sulla modalità del voto. I consiglieri di opposizione Bianchi e Lenzi, infatti, hanno chiesto di votare osservazione per osservazione e non le osservazioni nel loro complesso. Dopo la riunione dei capigruppo si è però deciso di votare, così come era già avvenuto in commissione, osservazioni e controdeduzioni nel loro insieme dopo la loro lettura.
Ad aprire il dibattito è stato l’intervento del capogruppo del Pd, Francesco Battistini, che ha ricordato il percorso in commissione lavori pubblici, che ha partorito anche un ordine del giorno bipartisan: “In questo si prevede – ha spiegato – di accogliere la richiesta di coinvolgimento della Camera di Commercio nel piano di dettaglio. Nell’ordine del giorno si accoglie anche la richiesta di monitorare la viabilità dopo la riapertura del sottopasso di via Ingrillini e di prevedere anche per i piani futuri la concertazione con le categorie”.
Torna sul tema dell’incidentalità la consigliera della Federazione della Sinistra Roberta Bianchi: “I dati – ha ribadito – sull’incidentalità non sono serviti a modificare la relazione quindi sono risultati inutili”. Dubbi anche sulla perimetrazione del centro abitato e sul fatto che non si sia tenuto conto della nuova viabilità per il sottopasso di via Ingrillini. La consigliera ha poi chiesto conto del progetto Anas per il cavalcaferrovia di via Nazario Sauro e l’eventuale collegamento progettuale con la zona del sottopasso di via Ingrillini.
Incentrato sul centro storico e sul tema dei parcheggi l’intervento del consigliere di Forza Italia, Marco Martinelli.
“Riteniamo con assoluta convinzione – ha esordito – un errore aver predisposto un piano di straordinaria importanza per il futuro della città come quello del traffico, che mette in campo importanti cambiamenti che riguarderanno direttamente i nostri concittadini e avrà forti ripercussioni sulle attività e quindi su centinaia e centinaia di posti di lavoro senza una reale e concreta concertazione con le associazioni di categoria, che avranno le ricadute maggiori in termini di flussi di persone”.
“Per quello che riguarda il centro storico – prosegue Martinelli – preoccupa fortemente la volontà dell’amministrazione comunale di eliminare stalli blu a raso presenti nelle piazze per concentrare la sosta esclusivamente nei parcheggi in struttura. Questo per il semplice motivo che i parcheggi in struttura sono del tutto inadeguati alle vere esigenze commerciali e turistiche del centro storico. Per questa ragione diciamo no con forza all’eliminazione di qualsiasi stallo blu attualmente esistente all’interno della città, chiedendo al tempo stesso la riapertura dell’area di sosta dell’ex Caserma Lorenzini – la cui chiusura ha avuto e sta avendo pesanti ricadute sia in termini di attrattiva anche sul parcheggio Cittadella sia in termini di introiti per le casse di Metro considerati i dati della Società riportati anche oggi sulla stampa locale che indicano in 747mila euro annui gli incassi relativi al 2012 dei due parcheggi”.
“Riteniamo ancora più importante poi – ha sottolineato il consigliere – una revisione del progetto di recupero della ex Manifattura Tabacchi che preveda un notevole ampliamento dell’area destinata alla sosta a pagamento e – stante il quadro che si va delineando – il raggiungimento di mille posti auto a stallo blu. A tale proposito, si indica la soluzione del problema con l’eliminazione della zona commerciale, del tutto inutile rispetto alle esigenze di una città già ampiamente coperta dal punto di vista delle funzioni commerciali”.
Infine la questione dei parcheggi della prima periferia: “Esprimiamo totale contrarietà – conclude – all’ipotesi di destinare a “zone di sosta riservate agli aventi diritto” i posti auto oggi utilizzati per la sosta occasionale – necessaria e doverosa – quindi di chi vuol fare acquisti nelle attività commerciali della periferia e, aspetto tutt’altro che trascurabile, di chi dagli attuali parcheggi della periferia raggiunge ogni giorno il centro storico a piedi per motivi lavorativi. E ancora, per chi durante i weekend sceglie di posteggiare la propria auto in periferia per poi concedersi una passeggiata fino all’interno delle Mura. In particolare, giudichiamo parziale un progetto che – se pur valido in linea di principio – miri in teoria a ottimizzare l’utilizzo dei parcheggi in struttura esistenti all’esterno della città, ma che nella realtà sia scomodo e difficilmente applicabile. Se da una parte non ci sono dubbi che Palatucci e Carducci siano due aree di sosta preziose, soprattutto per i turisti, dall’altra non si può pensare che essi diventino gli unici contenitori per chi – qua pensiamo soprattutto ai lucchesi non residenti – intenda raggiungere il centro storico o la periferia stessa. Palatucci e Carducci sono infatti troppo distanti per chi debba raggiungere qualsiasi meta (centro storico, quartiere di san Concordio, quartiere di Sant’Anna) a piedi con pacchi, passeggini o semplicemente a piedi, in caso di pioggia, vento e condizioni meteo avverse. E’ ovvio che incentrando tutto su queste due aree di sosta, la gente sarebbe ancora più scoraggiata di quanto già non lo sia adesso a parcheggiare a Lucca, anche tenendo conto della attuale situazione del trasporto pubblico, del tutto inadeguato a garantire collegamenti rapidi ed efficienti fra i parcheggi in struttura, la città e la periferia. Per stessa ammissione della amministrazione comunale, infatti, essa attende ancora di conoscere l’esito della gara di appalto regionale per l’affidamento pluriennale dell’esercizio del Tpl: va da sé, pertanto, che apportare modifiche così sostanziali al piano dei parcheggi diventa ancora più rischioso, tenendo conto delle incognite legate al non poter conoscere oggi quale sarà il piano navette predisposto dal nuovo e futuro soggetto chiamato a gestire il trasporto pubblico locale. Infine, chiediamo l’introduzione del sistema di pagamento a sbarra per i parcheggi Lorenzini (quando riaprirà, ovviamente), Carducci in modo da ottimizzare tempi e costi della sosta a vantaggio degli utenti, convinti del fatto che tutti i parcheggi in struttura debbano avere questa modalità di pagamento”.
Il consigliere Martinelli ha poi annunciato la presentazione di tre emendamenti al piano.
Ha chiuso il dibattito, prima della lettura di osservazioni e controdeduzioni, il consigliere Lenzi che ha sottolineato i tanti errori del piano “che di fatto lo renderanno inapplicabile”.
Ultima polemica, prima del voto, quella sulla posizione del consigliere Pini del gruppo misto, che ha annunciato l’astensione sulla sua osservazione “presentata come normale cittadino”. Martinelli (Forza Italia) ha prima chiesto se la sua astensione avrebbe comunque garantito il numero legale della pratica, poi ha invitato Pini “per coerenza” a uscire dall’aula per l’intera votazione.
Il piano è stato alla fine votato, dopo che gli emendamenti di Martinelli sono stati respinti, assieme a tutte le osservazioni e relative controdeduzioni con i 16 voti favorevoli della maggioranza e il voto di Pini del gruppo misto (che non ha votato le controdeduzioni alle osservazioni). Ok anche all’ordine del giorno presentato da Battistini e dalla commissione lavori pubblici con 16 voti favorevoli.