Migrante di 23 anni trovato morto a Sant’Anna

19 febbraio 2017 | 18:15
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Migrante di 23 anni trovato morto a Sant’Anna

E’ giallo sulla morte di un giovane migrante, trovato cadavere nel primo pomeriggio di oggi (19 febbraio) in una struttura d’accoglienza gestita da un privato, in un appartamento in via Puccini a Sant’Anna. La vittima sarebbe, per quanto emerso dai documenti, un nigeriano di 23 anni e le cause del suo improvviso decesso sono ancora da accertare. Per chiarirle servirà un’autopsia o quanto meno una ricognizione che potrebbe essere eseguita su incarico del magistrato dal medico legale Stefano Pierotti, qualora ne ravvisi la necessità. Da un primo esame esterno sulla salma, tuttavia, gli inquirenti escludono la morte accidentale o per mano di terzi, visto che non sono stati trovati segni apparenti di violenza.
Il giovane potrebbe essere stato ucciso da un malore o da una malattia fulminante, mentre sembra da scartare anche l’ipotesi di un’overdose. Anche in questo caso per avere la certezza serviranno gli esami tossicologici sui tessuti, che però dovranno essere disposti dal sostituto procuratore.
Una tragedia, insomma, ancora tutta da chiarire da parte degli agenti della polizia che attorno alle 15,30, allertati dal 118, si sono presentati nella casa dove è accaduta la disgrazia, ascoltando anche il racconto di tutti gli occupanti. Sono stati alcuni di loro a dare l’allarme, trovando il corpo del compagno privo di vita dopo pranzo.

La centrale operativa del 118 ha inviato i mezzi di soccorso, ma al personale non è rimasto da fare altro che constatare il decesso dello straniero.
Un mistero, per ora, la sua morte, di cui in giornata è stata informata anche la procura. Ci sarà infatti da capire di cosa sia morto il giovane straniero, che si trovava in Lucchesia ospite della struttura.
Di sicuro, per ora, c’è che non sono state trovate sul suo corpo tracce di violenza che possano far ipotizzare l’incidente o, peggio ancora, l’omicidio. Piste che non hanno avuto infatti nessun riscontro, fin dai primi momenti dopo l’allarme. La struttura, per quanto gli inquirenti hanno potuto constatare, è perfettamente in regola dal puinto di vista delle autorizzazioni e dal punto di vista sanitario. Adesso bisognerà attendere le decisioni del magistrato e capire se ravviserà nella vicenda aspetti ancora da chiarire e quindi se disporrà ulteriori approfondimenti.

Gabriele Mori