Suor Candida, 110 candeline: ho accettato la vita com’è
“Il segreto per vivere 110 anni? Prendere la vita così come viene”: è più in forma che mai e dispensa consigli, suor Candida Belotti, la religiosa più anziana d’Italia, consacrata da 86 anni. Parla stamani (20 febbraio) in occasione della festa per il suo 110esimo compleanno, un vero record. Lo fa a Lucca, nella casa intitolata alla beata Maria Domenica Barbantini, la stessa che la accolse nell’ormai lontanissimo 1931, quando iniziò il suo percorso di formazione come oblata. Nata a Quinzano (Verona) il 20 febbraio 1907 (“ma il giorno della settimana non me lo ricordo”, ride) stringe una rosa in mano e saluta tutti con gioia: “Ho sempre cercato di trovare il bello in tutte le cose che ho fatto – spiega – anche se mi veniva difficile. Se una cosa mi sembrava brutta, cercavo di convincermi del fatto che ci fosse anche un risvolto bello. Questo è il mio segreto: prendere la vita così, come viene, affidandosi al Signore”.
L’udito non è più quello dei giorni migliori, ma appena recepisce la domanda, la religiosa diventa un fiume in piena: “Cosa consiglio ai giovani? Di mettersi nelle mani di Dio, usando l’intelligenza che lui li ha fornito. Dio ci ha anche dato la fede: dobbiamo continuare a credere che tutto è in mano sua e continuare a ringraziare per questo. Io prego e ringrazio ogni giorno della mia vita”.
Dieci pontefici si sono alternati durante l’esistenza della religiosa: l’ultimo, Papa Francesco, l’ha accolta in Vaticano quando ha compiuto 107 anni: “Ma con quelle due che hanno insistito per accompagnarmi – scherza ancora riferendosi a due suore – non mi sono sentita libera al 100 per cento”.
Una vita lunghissima, attraversata inevitabilmente da momenti di gioia e di dolore, ma la tristezza, quella no: “Non sono mai stata triste – racconta – sofferente sì, ma triste no. E’ perché ho sempre accolto la vita come un dono. La comunità religiosa mi ha accolto fin da subito ed io mi sono sempre trovata bene. La mia emozione rispetto al 1931? Tanta, ma forse mi sento ancora meglio di allora”, scherza.
Suor Candida ricorda che la Beata Maria Domenica Barbantini non è morta, continuando a vivere nei cuori e nelle menti di tutti, e rassicura i presenti: “Pregherò per ciascuno di voi, anche quando sarò in paradiso. Oggi stringo in mano una rosa senza spine: ecco, il mio augurio è che tutti gli uomini abbiano la capacità di vivere così. Belli come una rosa, ma senza le spine che ci chiudono all’esterno”.