S. Pietro a Vico, polemiche sui lavori pubblici partecipati

Lavori pubblici partecipati, a San Pietro a Vico è polemica sui progetti e su un percorso secondo molti realizzato soltanto a metà. Pomo della discordia resta il problema dell’area di sosta per la scuola. “L’annoso e grave problema del parcheggio delle scuole di San Pietro a Vico nasce col venir meno della disponibilità del parcheggio della Chiesa parrocchiale non certo da altre motivazioni – dichiara Simone Togneri portavoce commissione lavori pubblici partecipati 2015 perla zona est – e il processo partecipativo avvenuto nel 2015 ha visto prevalere, nel rispetto dei regolamenti del processo stesso, il progetto di ampliamento del parcheggio delle scuole di San Pietro a Vico. Il fatto che il progetto vincente sia stato annullato dalla progettazione di successivi e più profondi interventi migliorativi in quell’area urbana non rende automatico che l’importo non speso ricada egualmente sulla frazione di San Pietro a Vico per motivi obiettivi e, mi si permetta, di buon senso”.
“La commissione zona est – aggiunge Togneri – rappresenta infatti varie frazioni che vanno dalla stessa S. Pietro a Vico sino ad Antraccoli, San Filippo, San Vito, San Marco e non solo quindi il volersi tenere stretto quell’importo è almeno opinabile oltre che non previsto in alcun regolamento dei lavori pubblici partecipati. Se da un lato è vero che il progetto secondo classificato riguarda sempre un progetto nella frazione di San Pietro a Vico – continua Simone Togneri – è altrettanto vero che per prassi dichiarata dall’assessore competente durante e al termine di quell’edizione del processo partecipativo il budget restante sarebbe stato utilizzato ‘per realizzare altri progetti tra quelli presentati ma non vincenti senza vincolo di zona’. Cercando di riassumere le diverse visioni in maniera costruttiva e non polemica riterrei opportuno e di buon senso che, visto l’annullamento del progetto in questione e la mancanza di chiare indicazioni nel regolamento, la cifra rimanga a disposizione dell’intera zona est concordando con l’amministrazione su interventi mirati, di veloce cantierizzazione e attenti sia alle frazioni che meno si sono avvantaggiate dei percorsi partecipativi passati sia alle mutate o nuove priorità che possono essere emerse dal 2015 ad oggi e, se ciò non fosse possibile, pensare in alternativa ad un progetto che riguardi l’intero territorio comunale ad esempio sul tema della sicurezza che tanto sta a cuore a tutti i cittadini lucchesi. Il percorso partecipativo – conclude Togneri – è un’iniziativa interessante ed importante che può avvicinare i cittadini all’amministrazione comunale dopo la ‘morte’ delle circoscrizioni. L’eventuale replica di questo tipo di percorsi mi vedrebbe sicuramente favorevole anche se, va detto, dovrà essere notevolmente migliorata attraverso un regolamento adeguato che lasci il più possibile le decisioni ai cittadini ma per mia esperienza personale devo ammettere che tra 2015 e 2016 è peggiorato visibilmente”.