Regione: “Ps incomparabile con vecchi strumenti”

23 febbraio 2017 | 12:46
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Regione: “Ps incomparabile con vecchi strumenti”

Maratona piano strutturale, atto secondo. La discussione in aula consiliare ieri (22 febbraio) è andata avanti dalle 15 alle 23, con una breve interruzione per la cena che, per alcuni consiglieri di maggioranza, è divenuta occasione per condividere una pizza da asporto, senza muoversi stoicamente da palazzo Santini. Il dibattito è proseguito tra j’accuse delle minoranze all’amministrazione Tambellini, che avrebbe redatto “un piano strutturale senza un’idea di città, che apre la strada alla cementificazione”. Ma il sindaco non ci sta e nella lunga replica (leggi) ripercorre le scelte del passato che, dal dopoguerra a oggi, hanno causato lo smagliamento della forma della città. Nell’ultima parte del dibattito viene data lettura di un parere della Regione Toscana volto a chiarire, da parte dell’amministrazione, che il progetto di piano strutturale non può essere confrontato con un progetto di territorio nato prima del piano paesaggistico regionale quale il regolamento urbanistico vigente.

Esaminate, poi, le controdeduzioni alle osservazioni al piano strutturale presentate dagli enti pubblici: Autorità di bacino del fiume Serchio, azienda Usl Toscana nord-ovest, Regione Toscana, Camera di commercio di Lucca, Comune di Capannori, Provincia di Lucca e i settori ambiente e urbanistica dello stesso Comune di Lucca. Secondo alcuni consiglieri di minoranza, in primis Piero Angelini (Governare Lucca), Roberto Lenzi (Idv) e Roberta Bianchi (Fds) il piano strutturale avrebbe inserito all’interno del perimetro del territorio urbanizzato circa cento ettari di aree che secondo il vigente regolamento urbanistico sono destinate a uso agricolo. Due strumenti però incomparabili, ha ricordato l’amministrazione – supportata anche da un parere firmato dal direttore del settore urbanistica e politiche abitative della Regione Toscana che spiega che il piano strutturale non deve essere conforme al regolamento urbanistico comunale del 2004 (redatto secondo una legge non più in vigore, la 5/1995 sul governo del territorio, superata prima dalla 1/2005 e ora dalla 65/2014) ma al Pit regionale con valenza di piano paesaggistico del 2015. “Per definire il margine che separa il territorio urbanizzato da quello rurale – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Serena Mammini – abbiamo letto il disegno del territorio in modo realistico. Pertanto, come chiarisce la Regione Toscana, è necessario che le aree rurali intercluse, individuate come tali dal regolamento urbanistico, vengano considerate oggi dal piano strutturale territorio urbanizzato o rurale in relazione alla loro potenziale continuità ambientale e paesaggistica con le aree rurali periurbane, nel rispetto delle disposizioni del Pit con valore di piano paesaggistico”.
Il regolamento urbanistico del 2004 e la relativa variante di salvaguardia del 2012, quindi, sulla scorta anche del parere regionale, non possono considerarsi base interpretativa per la lettura del territorio che il piano strutturale è chiamato a fare. Non ne è convinto però Piero Angelini, che con la sua associazione Governare Lucca ha proposto un’osservazione al piano strutturale che verrà discussa, con la controdeduzione istruita dagli uffici e fatta propria dalla giunta, nella seduta fiume prevista per oggi (23 febbraio).
Osservazione per la quale il consigliere Angelini ha protocollato martedì (21 febbraio) un emendamento articolato in 139 richieste, ritenuto tuttavia inammissibile perché, configurandosi come un emendamento al piano e non all’oggetto di proposta di delibera (le controdeduzioni alle osservazioni) esula dalla pratica in cui è impegnato il Consiglio. “L’emendamento di Angelini – ha osservato Claudio Cantini, capogruppo di Lucca Civica – è in realtà un’ulteriore osservazione al piano adottato e va da sé che non possa essere accettata dato che i tempi utili per presentare osservazioni sono scaduti lo scorso 16 agosto. Quale equità dimostreremmo verso i cittadini che si sono dovuti attenere a quella data se privilegiassimo l’associazione Governare Lucca?”.
L’emendamento è stato comunque illustrato dal consigliere Angelini, non soddisfatto del parere della Regione Toscana che contraddice la sua tesi secondo la quale il Comune di Lucca avrebbe invece violato la legge regionale di governo del territorio. L’amministrazione, nella seduta di oggi, vorrà dimostrare invece che oltre mille ettari di territorio edificabile, secondo il regolamento urbanistico vigente, sono stati restituiti alla ruralità dal piano strutturale.
All’esame del consiglio comunale, ieri, anche le controdeduzioni istruite per le osservazioni delle associazioni Il tondo, Italia nostra, Viabilità e ambiente, Legambiente; dei comitati antinquinamento di Sant’Angelo, Nave e Montuolo, quello paesano di Aquilea, quello di viale Luporini, di Ponte a Moriano nord e di Starc; del collegio dei geometri e dell’ordine degli ingegneri della provincia di Lucca.