Nuovo carcere, sindaco: non ci sono ancora condizioni

Il carcere resta al San Giorgio. A ribadirlo, durante la maratona per l’approvazione del piano strutturale, è stato il sindaco Alessandro Tambellini. A far sorgere la discussione una osservazione di Governare Lucca che chiedeva che il piano strutturale non prevedesse la possibilità di spostare la casa circondariale.
“Il carcere per ora sta in via San Giorgio – ha detto il sindaco – e per quanto ci riguarda non ci saranno nuovi carceri – in città. Il ministero si muove con previsioni di moduli standard che ripete dappertutto. A noi questi moduli non piacciono né interessano perché sono richiesti ben 5 ettari di terreno per quelle nuova costruzione di edilizia carceraria. Se partissero iniziative innovative nella rieducazione (perché a questo serve il carcere) prenderemmo in considerazione proposte del ministero, ma solo allora. Fino a quel momento la casa circondariale, per noi, rimane in San Giorgio”.
Nel quadro propositivo del piano strutturale, questo il tema che ha fatto nascere il dibattito, si dice infatti che il piano operativo “dovrà valutare eventuali ipotesi di delocalizzazione del San Giorgio”.
La lunga maratona, giunta alla sua quarta giornata di lavori, è continuata oggi con le analisi delle osservazioni e delle controdeduzioni al piano strutturale. Momento centrale l’illustrazione da parte del consigliere di Governare Lucca, Piero Angelini, dei suoi emendamenti nati da un lavoro, illustrato con tanto di slide, con il contributo “anche economico” ha detto dei consiglieri Martinelli, Macera, Lenzi e Bianchi, testo a dimostrare che esistono area agricole da regolamento urbanistico che il piano strutturare ha inserito nel perimetro del territorio urbanizzato.
Vista l’impossibilità di procedere all’analisi di tutte le osservazioni e le controdeduzioni l’opposizione ha chiesto di proseguire ad oltranza, oltre il limite fissato per le 23, per analizzare almeno le osservazioni ritenute più importanti. Ma l’ipotesi, avanzata dalla consigliera della Federazione della Sinistra, Roberta Bianchi, è stata bocciata e il Consiglio si è concluso all’ora stabilita dalla conferenza dei capigruppo.