Nuovo consiglio per l’Associazione volontari della libertà

L’Associazione volontari della libertà, nata a Lucca nel 1951 e costituitasi riunendo uomini e donne della Lucchesia che avevano vissuto gli orrori dei totalitarismi e della Seconda guerra mondiale, ha eletto il nuovo consiglio. L’assemblea – riunitasi presso la sala Carlo Gabrielli Rosi al Museo della Liberazione – ha deliberato che faranno parte del direttivo il presidente colonnello Fausto Viola, il vicepresidente Giuseppe Francesconi, e i consiglieri Andrea Giannasi, Franco Lombardi e Mario Benedetti. Anna Vannozzi è presidente del probiviri con Walter Ramacciotti e colonnello Michele Topaios come consiglieri.
L’Avl Lucca ripropone con forza la necessità di mantenere vivo e integro lo spirito della Resistenza, ricordandone i Caduti, valorizzandone il patrimonio morale e degli ideali di libertà e di civiltà, propugnati nella lotta di liberazione e nei campi di concentramento e di prigionia. Inoltre compito primario dell’associazione è quello di svolgere e potenziare tutte le attività a carattere assistenziale e culturale, utili alla tutela degli interessi dei Volontari della libertà e di opporsi a qualunque tentativo di mutare con mezzi illegali la Costituzione democratica della Repubblica Italiana.
Nella carta albergano infatti gli ideali di libertà, di rispetto, di convivenza, di accoglienza, di apertura, di cultura per la pace, che sono da sempre materia di lavoro di Avl e del Museo della Liberazione di Lucca che ne è estensione diretta.
Mai dimenticare dunque gli orrori delle guerre e dell’odio e per questo da anni l’associazione Volontari della Libertà Lucca lavora con le scuole sostenendo progetti e incontri con studiosi e scrittori. A questo proposito il consiglio ha accolto con favore il programma 2017, presentato dal direttore scientifico del museo Andrea Giannasi, che prevede i rinnovi delle convenzioni di alternanza scuola-lavoro con gli istituti Pertini e Passaglia di Lucca. In questa ottica anche la proposta accolta di uno stage di una studentessa di Campus Lucca che si occuperà di gestione interna del museo.
In collaborazione con Gemma Giannini e Simonetta Simonetti si terrà poi un ciclo di incontri con scrittrici e scrittori su temi storici che sono più che mai oggi attuali come: la logica dello sterminio del diverso; l’internamento e al contempo la vita dei profughi; la fame di guerra, ovvero come cambia il rapporto con il cibo in tempo di conflitti. Saranno poi pubblicati alcuni diari conservati presso l’archivio di Avl Lucca custodito nei locali del museo.
A proposito della struttura museale proseguirà fino al 2 giugno l’orario di apertura del martedì e del giovedì dalle 14 alle 17,30 e il sabato dalle 11 alle 17,30, consentendo in maniera gratuita ogni giorno a decine di visitatori di poter accedere alle sale dedicate alla follia delle guerre.
L’associazione Volontari della libertà Lucca è affiliata alla Federazione italiana volontari della libertà, una federazione di partigiani di area cattolica, nata nel 1948, dalla scissione dall’Associazione nazionale Partigiani d’Italia (Anpi). La genesi dell’importante sodalizio ebbero origine nel marzo del 1947, quando autorevoli esponenti della Resistenza italiana, riuniti a Milano, su iniziativa di Enrico Mattei, decisero di dar vita all’associazione partigiani cristiani (Apc), un’associazione tra partigiani di ispirazione cristiana, autonoma all’interno dell’Anpi.
L’Anpi celebrò il primo congresso nazionale a Roma dal 6 al 9 dicembre 1947, durante il quale emersero contrasti fra le varie organizzazioni che avevano partecipato alla Resistenza, soprattutto di ordine politico (le sinistre, gli azionisti e i cattolici avevano tre visioni diverse e incompatibili).
Essendo i contrasti divenuti insanabili, gli azionisti e i cattolici uscirono dall’ANPI. L’anno seguente (1948) l’APC e altre 22 associazioni partigiane (cattoliche e autonome) crearono la Federazione italiana volontari della libertà (Fivl).
Facevano parte del primo consiglio direttivo nazionale, oltre al generale Raffaele Cadorna: Enrico Mattei, Mario Argenton, Eugenio Cefis, Edmondo (Mondo) Diaceri, Mario Ferrari Aggradi, Giovanni Marcora, Paolo Emilio Taviani, Aurelio Ferrando, Aldo Sacchetti, Lelio Speranza, le medaglie d’oro al valor militare Paola Del Din, Rino Pachetti, Enrico Martini (Mauri) ed altri esponenti della Resistenza.
A Lucca si costituì immediatamente l’associazione Volontari della libertà che riunì i patrioti che avevano combattuto nel capoluogo, in Lucchesia e in Garfagnana. Raccogliendo la memoria di uomini e donne libere come Carlo Del Bianco, Leandro Puccetti, Manrico Ducceschi, Don Aldo Mei, ma anche dei tanti che soffrirono l’internamento, la persecuzione e vissero le tragedie della guerra.
Lucca diventò immediatamente il punto di riferimento presso la storica sede di via Sant’Andrea 43, per coloro che si battevano per difendere i valori di libertà e democrazia, combattendo tutti i totalitarismi.
Il nuovo consiglio dell’Associazione volontari della libertà rimarrà in carica cinque anni. Nelle prossime settimane si terrà la festa dell’Avl con l’apertura della campagna tesseramento che prevede anche le figure dei tesserati studenti che andranno a raggiungere i tanti giovanissimi colleghi del Pertini nominati ambasciatori del Museo.