Piano strutturale, scontro prima del voto: il dibattito

Piano strutturale, altri due giorni, se basteranno, per la maratona di approvazione. Il Consiglio, dopo i primi quattro giorni di discussioni in cui si sono affrontati temi generale e sono state discusse le osservazioni e le controdeduzioni arrivate da enti, associazioni e privati, è già convocato per una doppia seduta lunedì e martedì in cui si dovrà procedere al voto osservazione per osservazione e, all’interno delle osservazioni, quesito per quesito. Circa 1000 voti che potrebbero non esaurirsi in due giorni, anche se si andrà ad oltranza. Ogni consigliere avrà 10 minuti complessivi per le dichiarazioni di voto mentre in ogni votazione potrà affermare soltanto se favorevole, contrario o astenuto.
In questi quattro giorni sono emerse chiare le posizioni di maggioranza, compatta per il sì al piano e opposizione che, con accenti diversi, contesta l’architettura voluta dall’amministrazione comunale.
Fra i più agguerriti contestatori del piano i consiglieri Angelini di Governare Lucca, Lenzi dell’Italia dei Valori e Bruni di Noi per Lucca al Centro.
Lenzi in più interventi ha chiarito la sua posizione: “Nella perimetrazione del territorio urbanizzato si rilevano a mio parere – ha detto – numerose incongruenze, in quanto aree apparentemente agricole e tra loro simili a volte si ritrovano all’interno del territorio urbanizzato ed a volte fuori; ho quindi richiesto che la pratica venisse rimandata agli uffici per un approfondimento di tali situazioni, così da eliminare qualsiasi incongruenza e, nel contempo, evitare che situazioni simili avessero trattamenti diversi. Ho poi evidenziato come, paradossalmente, la perimetrazione del territorio urbanizzato risultasse più stringente nei quartieri vicino alle mura, rispetto alle zone più esterne, mentre – eventualmente e nei casi dubbi – ci si sarebbe aspettato l’inverso. Quanto alle Utoe ho infine lamentato come la loro composizione non fosse omogenea e non tenesse conto né della storia, né delle caratteristiche del territorio”. Lenzi ha anche ringraziato per le osservazioni alcuni componenti delle associazioni, in particolare Clara Mei che, ha detto il consigliere, “propone un’idea di città che condivido e che non sono riuscito a vedere in questo piano strutturale”.
Lunga e strutturata la requisitoria di Piero Angelini: “Questo piano strutturale – ha detto a chiare lettere – viola la legge regionale perché considera lotti interclusi e quindi ricompresi nel territorio urbanizzato cento ettari di territorio agricolo secondo il vigente regolamento urbanistico che non hanno le caratteristiche proprie del lotto intercluso”. Angelini è poi tornato a contestare i tempi della discussione: “La vera opposizione a questo piano strutturale – ha detto in uno dei suoi interventi – non l’abbiamo fatta noi, che se avessimo voluto avremmo avuto diritto a 2000 minuti a testa per parlare e invece ne abbiamo accettati solo 180; la vera opposizione l’ha fatta la Regione Toscana con la sua osservazione. Altri due giorni avrebbero permesso di finire il lavoro che in Commissione non è stato fatto”.
Al consigliere Bruni “dispiace che la maggioranza non abbia avuto niente da dire – ha detto durante la discussione – Abbiamo provato a stimolare un dibattito ma niente. L’idea che mi sono fatto è che a questo piano strutturale è che sia mancato coraggio. Ho apprezzato la visione di centro storico che propone e spero che l’amministrazione, nella chiusura, ci spieghi meglio come intende realizzare il recupero di verde nei quartieri esterni alla città”.
Nella serata di ieri, inoltre, c’è stato un botta e risposta fra la consigliera Bianchi della Federazione della Sinistra e la consigliera Enrica Picchi sul quartiere di San Concordio e l’ipotesi di una nuova scuola. “Ci chiediamo – ha detto Bianchi – se sarà a San Concordio la scuola innovativa che questa amministrazione, con bando regionale, vorrebbe realizzare. È forse quello un quartiere che ha bisogno di una nuova scuola?”. “La possibilità – ha risposto Picchi – per poter partecipare al bando delle scuole innovative era legata alla proprietà di un terreno adeguato già adibito a servizi nel piano precedente”. Sul tema è intervenuto anche Picchi del gruppo misto: “Spero di aver capito male – ha detto – perché che si arrivi a contestare persino una nuova scuola è incredibile. Le nostre scuole hanno bisogno di adeguamento strutturali importanti e ogni nuovo investimento per l’educazione dei ragazzi è prezioso”.
La maggioranza, dal canto suo, ha rigettato le critiche dell’opposizione. Paolo Moriconi del Pd ha detto: “Ripetete a spot che questo piano strutturale cementifica e per dimostrarlo avete costruito falsi teoremi, basati su presupposti e dati non adeguati. Vengono confrontate mappe, scale, dati, leggi, articoli e regolamenti non comparabili. Tutti presupposti, tra l’altro, continuamente confutati in commissione urbanistica dai responsabili dell’ufficio e dai professionisti incaricati all’estensione del piano, che sempre hanno chiarito qual era la realtà dei fatti. Se i presupposti sono sbagliati, salta il teorema, come un bel castello di sabbia costruito in riva al mare che di solito non arriva al tramonto”. Moriconi ha poi criticato la scelta del presidente Garzella di non far parlare i consulenti del piano “momento – ha detto Moriconi – che poteva servire a far capire meglio ai consiglieri il progetto di piano e le controdeduzioni su cui si discute”.
“Finitela di demonizzare il margine del territorio urbanizzato – ha detto Ghilardi di Lucca Civica – come se tutto quello che ci sta dentro fosse automaticamente edificabile. Ricordiamoci che il perimetro delimita aree che sono frazionate in tante tessere diverse, ciascuna corrisponde a uno specifico tessuto e per ogni tessuto ci sono indicazioni molto precise per il piano operativo e la nuova edificazione non è affatto consentita ovunque. Questo è un piano che privilegia il recupero, nelle intenzioni e nella sostanza. Ma queste cose voi le sapete benissimo, sono state dette e ridette”.
Infine Cantini: “Si continua a criticare il piano strutturale – ha detto – ma la discussione sul piano strutturale si è svolta il 31 maggio. Oggi dobbiamo esaminare le controdeduzioni alle osservazioni e invito l’aula a fare quello per cui è stata convocata. Non è vero che alcuni cittadini non avranno risposta, come fa comodo far credere ad alcuni: a tutti l’amministrazione ha dato una risposta, con accuratezza ed equità”.
Sui lavori da registrare la soddisfazione del presidente della commissione urbanistica, Lucio Pagliaro: “Da presidente della commissione urbanistica non posso che essere soddisfatto – dice – dopo questa lunga maratona di consigli per analizzare le osservazioni sul piano strutturale. Ho ricevuto i complimenti del sindaco e delle minoranze per il lavoro fatto, ci tengo a dirlo, insieme, nonostante le difficoltà. Lavorare insieme è possibile quando la politica è un progetto ispirato a valori da calare nel mondo”. Qualche critica alla posizione delle opposizioni da Valentina Mercanti: “Quattro giorni di consigli comunali fiume – dice – per analizzare le osservazioni, la prossima settimana sarà probabilmente uguale e poi scopri che tra alcuni osservanti ci sono sorelle, mogli, parenti di consiglieri comunali… E allora o davvero c’è crisi della rappresentanza al punto che manco i parenti ti calcolano, oppure sei costretto a chiedere ad amici e parenti di farle…”.
Da lunedì prosegue la bagarre, con l’obiettivo per la maggioranza di concludere entro metà settimana il voto di tutte le osservazioni e del piano così come modificato da quelle accolte.