



“Compito del questore è assicurare che la polizia sia tutta proiettata sul territorio e che la questura ascolti i bisogni e le richieste dei cittadini, per garantire loro sicurezza e protezione”. Ne è convinto il nuovo questore di Lucca, Vito Montaruli, che si è insediato oggi (1 marzo) al posto di Alessandro Giuliano, trasferito a dirigere lo Sco. “Sono salito su un treno in corsa – scherza subito il capo della polizia della provincia – perché sono vicinissimi due appuntamenti importanti: la visita, venerdì, del presidente della Repubblica e, tra un mese, il G7 dei ministri degli Esteri”. E già la prima mattina a Lucca nella sua veste ufficiale, è stata dedicata a questo. Il questore Montaruli ha partecipato ad una riunione operativa e ha incontrato il prefetto per mettere a punto gli ultimi dettagli.
Ma lo sguardo oggi va più in generale al nuovo contesto in cui Montaruli si troverà ad operare, arrivato da Lecce, dove è stato vicario del questore dal 2012 e, a inizio 2016, è stato nominato dirigente superiore della polizia di stato. “Non si può prescindere dalla cognizione di ciò che avviene in un territorio, di quelle che sono le sue peculiarità e esigenze per garantire la sicurezza – afferma il nuovo questore -: per questo mi dedicherò con convinzione al dialogo e all’ascolto di tutti”. E il percorso è appena inizio. Tra gli impegni e le visite istituzionali, il questore è riuscito a farsi un breve giro della città: “Lucca è veramente meravigliosa – dice – e me lo avevano detto tutti prima di arrivare qua. Una città straordinaria che imparerò a conoscere”. Tante le emergenze da affrontare, dalla criminalità diffusa agli episodi di accattonaggio, soprattutto in centro storico: “Credo – ha detto il questore – che su questi temi ci debba essere un approccio coordinato di tutti gli enti interessati. In questo modo, credo, potrà essere affrontato e risolto”.
Ricco il curriculum di Vito Montaruli, “un quarto di secolo – dice lui stesso – passato nelle questure”. Montaruli si è laureato in Giurisprudenza, ha conseguito i titoli di dottore specialista in scienze delle autonomie costituzionali e di dottore specialista in scienze delle pubbliche amministrazioni ed è abilitato all’esercizio della professione forense. E’ sposato e ha due figli.
Entrato in amministrazione nel 1987, è stato subito impegnato nella lotta ai sequestri di persona, fenomeno drammatico che ebbe in quegli anni epicentro in Calabria. Trasferito alla Questura di Matera, ha diretto i commissariati di Pisticci e Scanzano, coordinando numerosi servizi in ambito di traffico di sostanze stupefacenti nel metapontino ed attività investigative finalizzate alla cattura di latitanti. La sua esperienza nel capoluogo materano si è conclusa con la direzione della Digos.
Promosso alla qualifica di primo dirigente nel 2003 in seguito a concorso interno, è stato dapprima assegnato alla questura di Parma, dove ha diretto la divisione polizia anticrimine, coordinando vari servizi di ordine pubblico riguardanti incontri di calcio in serie A, nelle competizioni internazionali e della Nazionale. In seguito è stato in servizio alla questura di Potenza, sempre con l’incarico di dirigente della divisione polizia anticrimine, dove ha dato particolare impulso al settore delle misure di prevenzione.
Acquisisce le funzioni di vicario del questore a Vibo Valentia nel 2008, ritornando dopo molti anni in un’area territoriale colpita gravemente dalla criminalità organizzata.
E’ stato vicario del questore a Lecce dal 2012, dove si è occupato principalmente della gestione dell’ordine pubblico assumendo, tra l’altro, la responsabilità del gruppo operativo di sicurezza per lo stadio Via del Mare.
Il dirigente ha accompagnato la sua attività di servizio con frequenti approfondimenti, pubblicati su riviste specialistiche, circa questioni di carattere giuridico o professionale in materia di procedimento amministrativo, trattamento dei dati personali, polizia amministrativa, rapporti tra convenzione europea dei diritti dell’uomo e ordinamento italiano, legislazione antimafia e di polizia. Collabora con Rivista di Polizia.
E’ stato coautore del volume I contratti pubblici nella legislazione antimafia ed è autore del testo Lo scioglimento degli organi elettivi degli enti locali per infiltrazioni della criminalità organizzata.