
Non solo piano strutturale. Prima delle fine della consiliatura potrebbero arrivare a termine anche alcune altre attività relative all’edilizia pubblica e privata che sono sull’agenda dell’assessore Serena Mammini. Certo, l’attesa maggiore è quella per l’ok al piano strutturale così come emendato dopo le osservazione e le controdeduzioni, che potrà arrivare in consiglio comunale solo dopo il passaggio nella commissione regionale del paesaggio.
Ma in calendario ci sono altri interventi di rilievo. Prima fra tutti in calendario c’è quello della variante Menucci a Ponte a Moriano, la prima variante Suap fatta nel Comune di Lucca, che servirà ad ampliare lo stabilimento produttivo. Il progetto presentato dall’azienda, infatti, prevede l’unione dei due capannoni attualmente divisi da via Balestrieri, inglobando la strada e realizzandone, a proprie spese, una nuova lungo la ferrovia. L’azienda ha scelto di potenziare lo stabilimento lucchese, rinunciando all’alternativa di costruire altrove nuovi capannoni per renderli più adeguati alle esigenze produttive e di sviluppo ulteriore dell’attività. La conseguenza dell’ampliamento per l’azienda, che si vuole specializzare, nella lavorazione di prodotti salutistici e gluten free, sarà quella anche dell’ampliamento del personale. La variante verrà presentata in una commissione congiunta urbanistica – attività produttive prima di arrivare in consiglio comunale.
In calendario, prima della fine della stagione anche la variante di Antraccoli e la variante normativa della manifattura Tabacchi, quella che consentirà la realizzazione del parcheggio multipiano con sopra una piazza collegata con la passeggiata sulle Mura.
Novità anche per gli immobili di via Brunero Paoli. E’ allo studio, infatti, una convenzione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per la riqualificazione degli immobili di proprietà del Comune. Inizialmente lì sarebbero infatti dovuti sorgere 4-6 alloggi per gli studenti dell’Imt, ma si è aperta un’altra possibilità per cui ad essere riqualificati dalla Fondazione a quello scopo sarebbe l’edificio alle spalle di Villa Guinigi. A questo punto la proprietà del Comune potrebbe essere riqualificata, sempre con l’intervento della Fondazione Crl, per affidarli alla Fondazione Casa per le esigenze dei meno abbienti. In questo senso alcuni passaggi formali sarebbero già stati compiuti oltre che con l’ente di San Micheletto anche con la Soprintendenza.
L’amministrazione, infine, vorrebbe anche iniziare a mettere mano al piano operativo, lo strumento di governo nel territorio che entra nel dettaglio delle scelte di sviluppo. Il rischio, infatti, è che ogni pratica edilizia, resti a lungo bloccata per l’assenza di strumenti adeguati e vigenti. L’alternativa potrebbe quindi essere anche quella, intermedia, di adottare delle varianti.