Comitato: eliporto e letti, casi irrisolti al S. Luca

10 marzo 2017 | 09:15
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Comitato: eliporto e letti, casi irrisolti al S. Luca

Un’elisuperficie inutilizzabile, vasche “volano” nel mirino, 90-100 posti letto in meno del previsto e tanti disservizi. Sono queste le questioni che nuovamente il comitato Lucca Est sottopone all’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi che proprio ieri (9 marzo) era a Lucca per inaugurare una mostra all’Agorà. Secondo il comitato dei cittadini il testimone sulle questioni da affrontare – compresa quella di una “revisione” del project financing con cui è stato realizzato l’ospedale San Luca -, deve passare ai sindaci.

“Di bugie – sottolineano i membri del comitato Lucca Est – ne abbiamo sentite tante dal 20 dicembre 2005, giorno in cui l’allora assessore Rossi stazionò tutta la notte alla seduta del Consiglio Comunale lucchese per far sì che fosse sottoscritto, a tutti i costi per evitare penali, l’accordo di programma per la costruzione del nuovo ospedale, la cui nascita doveva portare, come vediamo, all’impoverimento sanitario di Lucca. E anche a quello economico in quanto nessuna impresa lucchese ha realizzato guadagni sulla costruzione dell’ospedale, nessun lucchese è attore della lucrosa operazione di project financing e nessun lucchese gestisce alcuno degli altri servizi inclusi nel pacchetto project financing”.
“Ai lucchesi oggi resta la beffa di avere un ospedale non in regola con le certificazioni – attacca il comitato -, un’elisuperficie a 38 metri da una casa abitata, vasche “volano” scoperte per prevenire alluvioni, puzza di fognatura ogni volta che vengono fatti interventi sulle stesse fognature (problemi di riduzione della carica batterica nei reflui fognari, così si dice), problemi della climatizzazione interna, che sicuramente è stata fatta al massimo risparmio, e perfino di troppa vicinanza alle civili abitazioni. E scale di sicurezza che già hanno richiesto una revisione e tutta un altra serie di problematiche che vengono taciute sicuramente legate alla qualità della costruzione”.
Poi la questione delle degenze: “E ancora di più – aggiunge al riguardo il comitato Lucca Est -: ci è stato donato un ospedale con 90-100 posti letto in meno rispetto a quelli promessi il 20 dicembre 2005. E infine abbiamo perso un finanziamento della Stato per 13 milioni di euro e pagato una penale di oltre 1 milione per mancata realizzazione del progetto, altri soldi per un fantomatico progetto di parcheggio sotterraneo al San Luca e infine si è spenta per sempre, al Campo di Marte, per abbandono, una apparecchiatura per risonanza magnetica nucleare da 1,5 tesla ancora validissima. Le vogliamo dire tutte queste cose per le quali i cittadini sono depredati?”
“Sicuramente, assessore Saccardi – i cittadini si rivolgono al membro della giunta Rossi -, è condivisibile la sua idea di rivedere il project financing , ma le condizioni le devono dettare i sindaci della Piana di Lucca a cui l’ospedale fa riferimento e sulla cui popolazione grava l’attuale cambiale di 12-15 milioni all’anno (inclusi i servizi naturalmente) imposta da Rossi, per 23 anni. In definitiva il concessionario privato ha sborsato per il S. Luca 50 milioni di euro (molto più dei 20 richiesti inizialmente per un progetto da 84 milioni di euro definito nell’accordo di programma del 2005) ma la Regione non ha realizzato per i cittadini della Piana di Lucca tutti i 410 posti letto promessi. Una serie di inadempienze che conducono alla seguente lista di penali: mancate certificazioni a tre anni dall’apertura del San Luca, tra cui l’elisuperficie; meno 90/100 posti letto equivalenti al costo di 36-40 milioni di euro, che comunque abbiamo pagato; tutti i servizi definiti minimo contrattuale che dobbiamo pagare anche se non utilizzati; meno 80 posti letto per l’assistenza ospedaliera post fase acuta che dovevano essere collocati al Campo di Marte. Come Comitato a difesa della sanità pubblica chiediamo, assessore Saccardi, se non ritiene che queste osservazioni meritino una riflessione. Non le sembra che l’ospedale di Lucca sia stato imposto ai cittadini da una politica che non ha saputo essere lungimirante? Pensa che il progetto nuovo ospedale sia stato rispettoso dei bisogni assistenziali della popolazione? Richiamiamo al riguardo le proposte formulate a suo tempo dal Comitato Lucca per una Sanità Migliore e le sconsolate previsioni del dottor Raffaello Papeschi, che ne fu convinto animatore e guida”.