A Lucca la conferenza regionale sull’agricoltura

28 marzo 2017 | 14:53
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A Lucca la conferenza regionale sull’agricoltura

Qualità, innovazione, sviluppo. Sono queste le parole chiave con cui l’agricoltura toscana guarda al futuro, con l’auspicio di lasciarsi alle spalle la crisi. Parole che saranno al centro della conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale in programma a Lucca, presso il Real Collegio, il 5 e 6 aprile prossimi.

Per due giorni il mondo agricolo si incontrerà per fare il punto sul suo stato di salute e per gettare le basi su cui lavorare nei prossimi anni. Davanti a presenze istituzionali ai massimi livelli (ci saranno anche il commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan e il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina), tutte le componenti dei settori agricolo, agroalimentare, forestale e dello sviluppo rurale si confronteranno con l’obiettivo di individuare linee comuni di lavoro capaci di far crescere questo settore, con particolare attenzione al futuro delle politiche agricole europee.
Sono passati 10 anni dall’ultima conferenza, tenutasi nel 2006, e l’agricoltura toscana, lo dicono i dati statistici che saranno presentati in occasione della conferenza, ha mostrato una notevole capacità di tenuta, nonostante il carico durissimo della recessione. I sintomi di ripresa, emersi soprattutto nell’ultimo triennio, dovranno essere consolidati anche in una prospettiva di medio e lungo periodo: per questo l’appuntamento di Lucca sarà un crocevia fondamentale per le politiche regionali in materia di agricoltura e sviluppo rurale. Inoltre, l’assise del 5 e 6 aprile servirà a permettere un confronto tra le tantissime realtà di eccellenza di un settore che, non a caso, proietta l’immagine della Toscana nel mondo.
La conferenza inizierà il pomeriggio di mercoledì 5 aprile: dopo i saluti del sindaco del Comune di Lucca Alessandro Tambellini e del presidente della Provincia Luca Menesini, l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi aprirà i lavori con la relazione introduttiva. In questa prima parte saranno presentati i dati strutturali dell’agricoltura Toscana oggi e la loro evoluzione nell’ultimo decennio (rapporto curato da Irpet). Spazio anche ad alcune relazioni di scenario sulla situazione sia in relazione alle condizioni ambientali (in particolare ai mutamenti climatici), sia alle dinamiche istituzionali (rapporti con la Ue, gestione del programma di sviluppo rurale), che agli andamenti di mercato delle principali filiere. I lavori di questa prima giornata, in cui sono previsti anche gli interventi dei rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo agricolo, del mondo cooperativo e dei rappresentanti dei lavoratori agricoli, oltre che dei rappresentanti della Direzione generale agricoltura della Commissione Europea, saranno coordinati dal presidente della seconda commissione del consiglio regionale Gianni Anselmi.
La seconda giornata, quella di giovedì 6 aprile, inizierà alle 9,30 e si svilupperà su 5 tavoli tematici e una sessione plenaria. Tra gli ospiti previsti durante gli incontri del mattino anche il vicepresidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro, l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni e il vice presidente della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo Nicola Danti. Le sessioni tematiche si concentreranno sui seguenti argomenti: innovazione e trasferimento delle conoscenze, cooperazione in agricoltura e nello sviluppo rurale; agrobiodiversità, prodotti di qualità e promozione, tradizione e sostenibilità alimentare; sviluppo e vivibilità delle aree rurali, Leader e diversificazione; montagna, foreste, agricoltura e sostenibilità ambientale, contrasto ai cambiamenti climatici; competitività, filie re, giovani e approccio agli strumenti finanziari.
Il momento clou della due giorni arriverà nel pomeriggio del 6 aprile: dopo la presentazione delle conclusioni dei tavoli tematici (alle 14) si svilupperanno gli interventi del Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan, del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, del presidente della 13esima commissione agricoltura della Camera Luca Sani e dell’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi. I lavori saranno conclusi dall’intervento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, previsto alle 17,30.

La soddisfazione dell’assessore Remaschi
“Per la Toscana sarà un’occasione molto importante – ha spiegato l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta oggi a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze – anche per far sentire la propria voce a livello non solo nazionale ma anche europeo”. All’appuntamento lucchese ci saranno infatti tanti ospiti di rilievo tra i quali anche il commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan e il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina.
“Le parole d’ordine – ha proseguito Remaschi – saranno qualità, innovazione e sviluppo sostenibile. La Toscana deve mettere in campo politiche che siano in grado di rafforzare e valorizzare il lavoro delle nostre imprese. E intraprendere azioni che riescano a renderle più competitive e tenere il passo rispetto alla globalizzazione dei mercati. Lucca sarà anche l’occasione per capire come si può migliorare l’approccio ai mercati: attraverso le reti di impresa, il mondo della cooperazione, le organizzazioni dei produttori”.
Una vetrina importante, come ribadito da Remaschi, anche in relazione a quelle che sono scadenze ormai alle porte. “La Pac 2020 – ha detto – non è così distante nel tempo come potrebbe sembrare. Ad esempio, se alcuni criteri di ripartizione delle risorse finanziarie dovessero dipendere principalmente dalla Sau, la Superficie agricola utile, Toscana e Italia potrebbero essere penalizzate. Questo è un punto da portare all’attenzione generale, visto il parterre di interlocutori con cui potremo confrontarci”.
Remaschi ha poi sottolineato la necessità, per il mondo agricolo toscano, di avviare un effettivo cambio culturale, favorendo da un lato il ricambio generazionale e, dall’altro, ricominciando a investire. Poi ha elencato altri punti che saranno al centro della discussione: gli aspetti legati ai cambiamenti climatici, quelli relativi all’ambiente, la volatilità dei prezzi. “Tutti elementi – ha detto – in grado di mettere a dura prova il sistema agrialimentare toscano. La Toscana, che punta da sempre sulla qualità delle produzioni, deve fare della salubrità un valore aggiunto, educare il consumatore finale. E valorizzare alcune filiere, come quella olivicola, rispetto alla quale ancora non abbiamo raggiunto gli stessi livelli di quella vitivinicola, livelli necessari a far apprezzare il prodotto a livello mondiale e permettere agli olivicoltori toscani di poter investire. Ed infine – ha concluso – uno sguardo anche ai temi legati all’occupazione che vedono il settore, secondo i dati degli ultimi due anni, fare egregiamente la propria parte”.