Ostello, Aig trova le porte chiuse in Comune

30 marzo 2017 | 14:46
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Ostello, Aig trova le porte chiuse in Comune

Appare ancora in una fase di stallo la situazione dell’ostello San Frediano. Dopo l’accoglimento da parte del Tar della richiesta di sospensiva della revoca della concessione da parte di Aig, non si trova ancora un accordo con il Comune per far riaprire la struttura. E’ quanto, senza troppi giri di parole, fa capire il presidente nazionale di Aig, Filippo Capellupo, che riferisce come l’associazione abbia, soltanto qualche giorno fa, proposto all’amministrazione comunale per far fronte ai propri oneri e rilanciare la struttura, al termine di una vicenda in cui Aig si definisce parte lesa. L’associazione, infatti, assistita e rappresentata dagli avvocati Gino Salvatori del foro di Roma e Thomas Layne del foro di Bologna, ha ottenuto il riconoscimento delle proprie ragioni. “Il Tar – ricorda Aig in una nota – ha stabilito, infatti, sussistente il pericolo che gli atti posti in essere dal Comune arrechino un pregiudizio grave e irreparabile nei confronti di Aig, come prospettato dalla difesa”. L’udienza per la sentenza di merito, ad ogni modo, si svolgerà non prima del prossimo gennaio.

“I fatti ci hanno dato ragione – spiega il presidente nazionale di Aig, Filippo Capellupo – in una vicenda che ha causato seri danni materiali, economici e d’immagine al nostro sodalizio nazionale e internazionale, che pure ha mantenuto fin qui ben salda una linea di confronto per così dire ‘d’onore’, in una voluta e assoluta correttezza, e in un contesto in cui l’AIG è parte fortemente lesa, e per una situazione maturata male, che ora ci vede costretti, per ristabilire verità, dignità e responsabilità, ad adire ogni utile azione legale a nostra tutela. E ciò, nei confronti del Comune, e soprattutto ad opposizione delle fantomatiche, fantasiose, bizzarre ed inverosimili ‘spese per opere di manutenzione’, pretenziose e del tutto infondate, ”vantate’ dalla Cooperativa Lavoro Amico: che rimane, ad oggi, invece, morosa nei nostri confronti. Oltre alla morosità accertata, poi, probabilmente, sussistono ulteriori responsabilità di altra natura, per le quali è già stato dato mandato ai nostri legali di valutare eventuali azioni anche in sede penale”.
“Nonostante i contorni spiacevoli di cui si è rivestita la querelle, per chi come noi ha creduto da sempre nell’Ostello di Lucca, e da oltre vent’anni ci ha lavorato duramente ma entusiasticamente per farne una struttura accogliente, ospitale, amichevole, e diremmo anche un imprescindibile punto di riferimento per il turismo sociale, giovanile, familiare e culturale di Lucca e dell’intera rete italiana di Aig – spiega Capellupo – nonostante il disagio del momento, continuiamo a credere nelle potenzialità dell’Ostello di Lucca, e ci siamo infatti messi al lavoro per cercare di risolvere i problemi creati dall’ultima gestione e per rientrare in pieno possesso della struttura, da restituire a piena funzionalità, e direi, all’abituale, pieno gradimento. Ma la trattativa che sembrava appunto orientata su basi di chiarezza, lealtà e reciprocità, così come deve essere quando si confrontano un ente pubblico come il Comune ed un ente morale come l’Aig, ha preso di colpo una piega fortemente ostativa e conflittuale, lasciandoci sbigottiti. Per stare nello specifico, appena qualche giorno fa, avevamo dato al Comune ampie rassicurazioni sull’ottemperanza degli oneri, nonostante il grave pregiudizio subito dalla cooperativa Lavoro Amico. Il Comune, con in suoi vertici, aveva recentemente riconosciuto in una riunione svoltasi alla presenza delle parti in causa, che se l’Ostello è stata, ed è, la bella struttura che tutti conoscono, e che tutti apprezzano, e della cui attività tutti sentono la mancanza, ciò si è dovuto, e si deve, alla buona, pregressa gestione di Aig, e pure al consistente investimento che l’Aig ha fatto negli ultimi anni, con risorse ed economie proprie. Va ribadito, infatti, che per riammodernare l’Ostello, realizzare indifferibili opere di ristrutturazione, rinnovare gli arredi, mantenere la funzionalità degli impianti, e via dicendo, l’Aig ha effettuato ingenti investimenti. E pur vedendosi danneggiata, non ha finora ritenuto di dover cavalcare possibili vie d’uscita ‘comode’, sbrigative e ‘vantaggiose’”.
“Nonostante tutto – conclude Capellupo – noi siamo ancora pronti a riportare a piena funzionalità l’Ostello di San Frediano: struttura sulla quale da tempo abbiamo puntato l’obiettivo per farne un nuovo, vero fiore all’occhiello della rete italiana ed europea, con un impegnativo ed entusiasmante programma di promozione turistica e culturale dell’Ostello e della città di Lucca. E anche di questo programma, concreto e fattivo, abbiamo dettagliatamente relazionato… Ma, evidentemente la linea e i ‘desiderata’ locali circa la vita futura dell’Ostello, sembrerebbero andare in altre direzioni, o almeno, non incontrarsi con le nostre”.