





Mancano ormai poco più di 48 ore al vertice del G7 dei ministri degli esteri e a Lucca, soprattutto dopo i fatti della Siria, l’attenzione è massima. Gli occhi sono puntati sulla città, dove le forze dell’ordine stanno proseguendo in controlli a tappeto nelle aree ‘sensibili’ del centro storico, controllando anche gli automobilisti al di fuori del centro storico. Anche nella giornata di oggi (7 aprile) sono continuati i sopralluoghi nella aree di massima sicurezza del cuore cittadino, dove a cominciare da domenica (9 aprile) scatteranno i divieti di sosta e transito. Durante la giornata sono stati fermati e perquisiti diversi automobilisti sospetti, lungo la circonvallazione e in qualche caso anche nei parcheggi più vicini alla cinta muraria.
In questo clima, se non di tensione sicuramente di grande attenzione, si è svolto in prefettura l’ultimo incontro operativo del tavolo organizzativo del G7 degli esteri, presieduto dall’ambasciatore Riccardo Guariglia, capo del cerimoniale diplomatico della Repubblica, e dal prefetto Maria Laura Simonetti, di fronte ai rappresentanti dei Comuni, in primis quello di Lucca, e di tutte le forze dell’ordine.
Un grandissimo impegno messo da tutti nella fase organizzativa, che nella riunione pomeridiana è stato nuovamente all’esame, per l’analisi di eventuali criticità. Alla riunione erano presenti ovviamente il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, ‘padrone di casa’ a Palazzo Ducale dove si svolgeranno le riunioni dei ministri degli esteri delle 7 superpotenze.
C’è poi la questione corteo degli antagonisti. Resta il timore di scontri: la questura scioglierà i nodi già domani, dando una risposta alla richiesta avanzata dagli organizzatori e presentata l’altro ieri agli uffici di viale Cavour. I promotori della manifestazione di protesta che dovrebbe partire lunedì (10 aprile) hanno annunciato l’arrivo in città di circa 400 persone.