G7, Lucca deserta. Tanti locali chiusi – Ft

10 aprile 2017 | 07:15
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G7, Lucca deserta. Tanti locali chiusi – Ft
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G7, Lucca deserta. Tanti locali chiusi – Ft
G7, Lucca deserta. Tanti locali chiusi – Ft

Una città deserta, immersa in un’attesa quasi surreale. Nelle zone di massima sicurezza, di primo mattino, non circolano che i mezzi di Sistema Ambiente, per tirare a lucido le strade in attesa della prima riunione del G7 dei ministri degli esteri, alle 16 a Palazzo Ducale. Qui le bandiere delle superpotenze, penzolano sulla facciata, ma non ci sono che pochi passanti a fermarsi per osservarle. Sui viali della circonvallazione le auto circolano senza problemi, ma non c’è il traffico di ogni lunedì mattina. Quello di oggi è un giorno fatto di orgoglio per l’arrivo dei ministri e delle loro delegazioni, ma anche di timori per il corteo che da piazzale Ricasoli raggiungerà piazzale don Baroni. Nella zona della stazione tre o quattro auto sono state rimosse dal parcheggio, dove dalle 9 è scattato il divieto di transito e sosta. Qualche sbadato o ritardatario: la polizia municipale ha elevato i verbali e assistito le operazioni di rimozione. Qui e nelle altre due zone off-limits – quella della Cattedrale e l’area attorno a San Francesco – che da questa mattina sono inaccessibili.

Grande il dispiegamento di forze di polizia, volontari delle associazioni e protezione civile ai varchi di accesso pedonali alle aree di massima sicurezza, dove non si entra se non residenti o autorizzati per motivi di lavoro. Nel quadrilatero d’oro del centro storico, attorno alla chiesa di San Michele, si osserva una Lucca inconsueta: le strade e la stessa piazza sono praticamente deserte e i negozi per la maggior parte chiusi. Non senza la protesta di qualche esercente, che, come la gioielleria Marchi, sulla saracinesca abbassata ha apposto un cartello inequivocabile: “Si ringraziano i promotori-organizzatori del G7 per averci fatto perdere due giornate di lavoro”. Lo stesso cartello è apparso anche all’ingresso del Caffè Ninci, chiuso per entrambi i giorni del G7 dei ministri degli esteri, al negozio Talmone di via Vittorio Veneto e al negozio di bici in via Vittorio Emanuele. Ma alcuni commercianti non si sono limitati alla decisione di tenere abbassate le saracinesche. In qualche caso hanno protetto le vetrine con tavole di legno, evidentemente per proteggersi dal rischio di sfondamento da parte dei manifestanti. Una misura singolare adottata, ad esempio, dal nuovo negozio Apple in via Vittorio Veneto. E’ vero che molte attività sono rimaste chiuse per turno oggi, ma in tantissime sono comparsi comunque gli avvisi che informano che la chiusura sarà estesa anche a domani, ultimo giorno del vertice.
In via Beccheria, a pochi metri dalla gioielleria Marchi le attività sono tutte chiuse, compresa la pasticceria Pinelli, di Ademaro Cordoni, presidente di Confcommercio Lucca. Una Lucca non viva, c’è da dire, almeno per ora. Sicuramente non quella che prevedeva l’associazione di categoria alla vigilia.
Ma tra i commercianti ci sono anche coloro che hanno voluto “sfidare la sorte ma anche la paura”, spiegano dal Caffè Turandot, uno dei pochi locali aperti in questa zona del centro storico. “Fin dall’inizio abbiamo preso questa decisione – spiega la titolare – e lo abbiamo fatto sapere ai nostri clienti. Di lucchesi se ne vedono pochi, però lavoriamo per l’indotto del G7 e ovviamente per i volontari e le forze in campo per presidiare la zona”.
In via Roma è aperta la farmacia Melosi. Una scelta? “Niente affatto – spiega il titolare Enea -: siamo di turno sia oggi e che domani. Altrimenti a quest’ora sarei al mare. Di clienti non se ne vede nessuno, ne approfitteremo per sbrigare le attività della farmacia”.