
Sedie, tavolini e ombrelloni potranno rimanere davanti ai locali pubblici della città 365 giorni all’anno. Con il regolamento unico di Cosap e arredo urbano approvato stasera (18 aprile) sparisce l’obbligo di rimuovere le strutture mobili per 30 giorni (dovranno essere smontate soltanto quelle fisse): ma non è l’unica novità introdotta, perché ad esempio potranno ’riapparire’ nei dehors i gazebo, gli ombrelloni con strutture portanti laterali che erano stati messi al bando. Ovviamente, dovranno conformarsi alle regole dell’arredo urbano, che diventano parte integrante del regolamento e che anzi ne costituiranno un vero e proprio allegato. Le modifiche del regolamento Cosap entreranno in vigore dal gennaio 2018, mentre quelle per gli arredi avranno effetto immediato. Il via libera è arrivato con 20 voti favorevoli.
Un documento apprezzato anche dal consigliere comunale di Forza Italia, Marco Martinelli, tra i pochi rappresentanti dell’opposizioni presenti stasera a Palazzo Santini. Il regolamento, è stato fatto notare, è stato frutto di un lungo percorso di concertazione con la Soprintendenza e le categorie, che hanno fatto le loro richieste. La maggioranza, attraverso il capogruppo del Pd, Francesco Battistini, ha presentato anche alcuni emendamenti al regolamento per introdurre ulteriori agevolazioni per gli esercenti e ’mitigare’ alcune previsioni di sanzioni, in caso di violazioni della concessioni. In fattispecie gravi, comunque, esse potranno essere revocate dall’amministrazione comunale che, su alcune manifestazioni pubbliche, si interfaccerà costantemente con la Soprintendenza.
Un risultato di questo dialogo è già arrivato con la definizione nel nuovo regolamento degli ambiti speciali per l’occupazione del suolo pubblico. Sarà data infatti la possibilità di organizzare eventi e manifestazioni con arredi e modalità che prima non erano contemplate nelle normative comunali. Il tutto dovrà comunque avvenire, di volta in volta, con il nulla osta delle Belle Arti.
Di due regolamenti piuttosto datati l’amministrazione comunale ne ha fatto uno solo, “a causa dei cambiamenti della prassi e della della normativa intervenuti in quasi venti anni – ha detto l’assessore alle attività produttive Giovanni Lemucchi -: con le modifiche andiamo sia a tutelare il decoro del centro storico sia a garantire procedure più snelle agli operatori. Una novità importante è che è stato introdotto un regolamento unico, perché quello dell’arredo urbano diventa un allegato del regolamento della Cosap”.
“Una modifica importante riguarda le occupazioni di suolo per le manifestazioni inserite nel calendario annuale Vivi Lucca – ha osservato l’assessore -: questi eventi avranno la precedenza rispetto alle richieste di suolo pubblico presentate da altri soggetti. Inoltre, per i rinnovi delle concessioni di suolo, se le richieste non prevedono modifiche, basterà presentare una autocertificazione. E’ stato poi tolto l’obbligo di smontare per 30 giorni l’anno le strutture mobili dei dehors. Diverso il discorso per le strutture fisse per le quali resta previsto un periodo di smontaggio”.
Poi c’è il capitolo degli eventi nelle piazze, dall’Anfiteatro, a Piazza Napoleone e a Piazza del Giglio, per fare solo alcuni esempi. “La definizione di questi ambiti speciali per la richiesta di suolo pubblico – dice l’assessore – è importante perché consente di approvare progetti vari, con arredi e modalità di utilizzo di suolo pubblico diversi da quelli previsti dal regolamento del suolo pubblico”.
“Per quello che riguarda gli arredi – ha aggiunto l’assessore -, a grandi linee viene confermato l’impianto del regolamento precedente. Le novità sono legate alla possibilità per i locali di dotarsi in inverno barriere divisorie alte fino a due metri per un migliore utilizzo dei dehors anche in questa stagione. E’ stata data poi la possibilità di utilizzare ombrelloni con sostegni laterali”. Una novità rispetto al passato, quando i “gazebo” furono messi al bando. “Alcune esigenze legate anche allo stesso contesto del centro storico rendono necessaria l’introduzione di queste strutture per una maggiore flessibilità”, ha spiegato ancora l’assessore.
E’ stato il consigliere comunale del Pd, Francesco Battistini, ha presentato alcuni emendamenti al regolamento, studiati dalla maggioranza per introdurre alcune agevolazioni per i commercianti e gli operatori del settore. “Dalle categorie stesse è venuta la richiesta di regolamentare meglio la materia – ha detto – anche per contrastare i cosiddetti furbetti del tavolino. Gli emendamenti che presentiamo sono due, sulle esenzioni e sulle sanzioni. Per quello che riguarda le esenzioni, proponiamo di non far pagare gli esercenti per le tende parasole”. Per quello che riguarda le multe, con l’emendamento presentato si è chiesto di espungere la possibilità di procedere con sanzioni pari al 100% della stessa concessione di suolo pubblico.
“Riconosciamo – ha detto Marco Martinelli di Forza Italia – che c’è stata una vera concertazione con le associazioni di categoria. E’ stato fatto un primo passo in avanti, secondo noi opportuno perché la città merita di più, una cultura del bello e all’altezza del gioiello che è Lucca. Bisogna arrivare a trovare una sinergia e una concertazione anche con la Soprintendenza, come è avvenuto a Firenze, per dare la possibilità di lavorare bene agli operatori economici sia ai turisti di apprezzare meglio la bellezza della città”. “Come commissione – ha detto la consigliera Pd, Valentina Mercanti – abbiamo avviato un ampio dibattito sui gazebo. L’obiettivo è quello di rendere vivibile la città prima di tutto per i lucchesi”.