
Piano strutturale, siamo al rush finale per la definitiva approvazione. La conferenza paesaggistica regionale, che si è aperta nelle scorse settimane alla presenza della Soprintendenza, delegata dal ministero dei beni e delle attività culturali e della Regione Toscana si è espressa e, dopo gli esiti della stessa e l’acquisizione del parere del settore Genio Civile Toscana Nord, la proposta di deliberazione, passata ieri in giunta, è pronta per l’approdo in consiglio comunale.
La conferenza paesaggistica ha solo emesso alcune prescrizioni, attese dall’amministrazione comunale e dall’assessora all’urbanistica Serena Mammini, perché già concertati, riguardo ad alcuni coni visivi e varchi. Osservazioni che sono state recepite nella delibera per l’approvazione definitiva del piano strutturale stesso e che adesso passano al vaglio della commissione urbanistica convocata per domani e del consiglio comunale che sul tema si riunirà invece lunedì (24 aprile).
Inizialmente l’assise si sarebbe dovuta tenere nella serata di oggi (20 aprile), ma i tempi si sono allungati a seguito di un intervento della Provincia di Lucca che ha sostanzialmente chiesto, anche alla conferenza paesaggistica, come aveva già fatto in sede di osservazioni, di escludere dal piano strutturale la fascia di rispetto per la possibilità di realizzazione del nuovo casello di Mugnano. Il Comune, in sostanza, ha dovuto preparare nuovi atti e questo ha permesso di approvare la delibera in giunta soltanto ieri e di avviare così l’iter per la commissione urbanistica e per il Consiglio.
E’ questo l’ultimo atto per l’adozione definitiva del nuovo strumento urbanistico, dopo la lunga querelle che ha impegnato commissione e Consiglio nell’ultimo anno di lavori. E sarà anche uno degli ultimi atti di questa consiliatura, destinata a concludersi, salvo gli atti improrogabili (vedasi, ad esempio, il bilancio di previsione 2017), con il 26 di aprile.
Sempre nella seduta di lunedì si affronteranno poi altri tre temi sempre attinenti alla questione urbanistica. Uno di questi, un atto meramente formale, è quello della proroga di tre anni, il massimo consentito per legge, del regolamento urbanistico, in scadenza a maggio, che permetterà così di non far perdere efficacia allo strumento. In caso contrario, sostanzialmente, sarebbe bloccato fino alla approvazione del nuovo piano operativo, ogni intervento sul territorio, dagli espropri alla realizzazione dei progetti di iniziativa pubblica (si pensi anche alle infrastrutture viarie).