Approvato dal Consiglio il bilancio di previsione 2017

27 aprile 2017 | 23:10
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Approvato dal Consiglio il bilancio di previsione 2017

Approvato il documento unico di programmazione e il bilancio di previsione armonizzato per il triennio dal 2017 al 2019. Il via libera è arrivato al termine dell’ultima seduta a Palazzo Santini dell’amministrazione Tambellini prima del voto delle amministrative. Una discussione sul conto economico che è stata l’occasione dunque anche per tirare le somme di 5 anni di governo della città ma anche, da parte di alcuni consiglieri, per un saluto all’aula.

Quanto al bilancio di previsione, l’assessore alle finanze Enrico Cecchetti ha messo in evidenza alcuni aspetti peculiari, dall’impegno al recupero dell’evasione, fino alla progressività delle aliquote, alle agevolazioni e all’equità sociale, pur in presenza delle difficoltà del caso, da quelle economiche generali alle “incertezze normative” dovute alle modifiche delle leggi a livello nazionale. Il sindaco rivendica i risultati, rispondendo alle critiche che del resto non sono mancate da parte dell’opposizione: “Lasciamo un Comune risistemato e con i conti in ordine”. Il via libera al Dup è arrivata con 19 favorevoli, 4 contrari, un astenuto e un non voto. Ok anche al bilancio previsionale (19 favorevoli, 4 non voto, un astenuto e un contrario). Votato anche un ordine del giorno per chiedere al governo di riprendere il percorso interrotto per la statizzazione dell’istituto musicale Boccherini: un documento che è stato licenziato con 22 voti favorevoli.
“Questo è il sesto bilancio di previsione presentato dall’amministrazione Tambellini – ha detto l’assessore al bilancio, Enrico Cecchetti in apertura del consiglio comunale di questa sera -, perché la precedente giunta non riuscì ad approvarlo nel 2012. In questi anni è cambiato veramente tutto, dal punto di vista normativa. Una analisi complessiva è necessaria, considerando che gli ultimi cinque anni sono stati senz’altro tra i più difficili degli ultimi decenni”.
“Il Dup tiene conto del fatto che il prossimo triennio si colloca oltre il mandato dell’amministrazione Tambellini – aggiunge -: abbiamo introdotto tutti gli elementi indispensabili, tenendo conto che siamo a fine mandato. Per gli obiettivi strategici, si richiama il programma di mandato e poi si declina il conto economico in una trentina di obiettivi per cui sono in corso una serie di attività e che saranno alla base delle assegnazioni degli obiettivi di performance dell’amministrazione. Quest’anno è stato aggiunto un allegato con i finanziamenti ottenuti da bandi recentemente, che produrranno consistenti lavori pubblici nel prossimo triennio”. Al proposito sono stati citati i 28 milioni di euro per i progetti Più e i quartieri social.
“Le risorse per l’anno in corso – ha precisato poi Cecchetti – risentono di riduzioni delle entrate, dovute in particolare ai 2,8 milioni in meno dai dividenti della Lucca Holding perché in passato si era beneficiato delle maggiori entrate dai dividenti per la vendita delle azioni Salt. Da segnalare l’incremento di 400mila euro rispetto al 2016 dell’Imu che tiene conto del recupero credito e del lavoro svolto contro l’evasione fiscale. Tenendo conto dei risultati del 2016, si è prevista una riduzione dell’imposta di pubblicità e un aumento dei diritti delle pubbliche affissioni. Per la tassa di soggiorno si prevede un incremento a 730mila euro degli introiti. Tra i trasferimenti correnti, c’è da segnalare poi il contributo per i migranti accolti. E’ stato comunicato l’importo definitivo pari a 223mila euro, leggermente superiore rispetto alle precedenti previsioni: un contributo interamente destinato al settore sociale, in particolare ad una iniziativa di sostegno al reddito che porterà ad occupare attraverso cooperative sociali una ventina di lucchesi disoccupati. Poi ci sono le entrate per le rette delle Rsa, che risultano diverse rispetto agli anni precedenti per via della nuova gestione. Alla quadratura del bilancio concorre l’utilizzo di oneri pari ad un milione di euro che andranno in manutenzioni ordinari. Quanto ai proventi dalle alienazioni essi andranno a contribuire al finanziamento comunale ai progetti del quartieri social.  Poi c’è il versante degli investimenti, come sottolineato nel piano triennale delle opere pubbliche, da notare i fondi ottenuti da ministero e Regione per le riqualificazioni a S. Anna, S. Vito e S. Concordio. C’è poi da ricordare la previsione da parte della Asl di localizzare nell’area sud del Comune un nuovo presidio sanitario. Ci sono poi 20 milioni di euro di finanziamenti della Fondazione Crl per varie riqualificazioni, a cominciare da quelle delle Mure”.
Quanto alle uscite l’assessore ha sottolineato il taglio continuo alla spesa pubblica. “Merita evidenziare che è stata salvaguardata la spesa sociale: sono confermate per l 2017 tutte le agevolazioni e i criteri di progressività delle tariffe”. “Quest’anno non siamo riusciti ad approvare prima il bilancio – prosegue ancora Cecchetti – a causa delle novità del bilancio armonizzato e delle modificazioni delle norme intervenuti. Oltre a questo c’è da evidenziare che negli ultimi mesi del 2016 abbiamo proceduto ad una mega variazione di bilancio in modo da avviare importanti interventi nella prima parte dell’anno e che ha tenuto impegnati gli uffici. In questi anni – ha aggiunto – hanno pesato le eredità del passato e i cambiamenti delle normative. Abbiamo dovuto riconoscere debiti fuori bilancio per circa 10 milioni di euro prodotti per larga parte nelle precedenti gestioni. C’è stato poi il riaccertamento straordinario dei residui che ha prodotto un disavanzo tecnico di 19 milioni, che peseranno come è noto ogni anno sul bilancio fino al 2.044. In questi anni sono stati scaricati sui bilanci comunali le spese per la gestione degli uffici giudiziari che in gran parte non sono stati ancora erogati. Ci sono state spese poi per i minori non accompagnati, anch’esse rimborsate soltanto in minima parte. Il ricorso all’indebitamento è stato comunque ridotto al minimo. Nessuno più di noi avrebbe potuto fare di più. Non c’è dubbio che oggi Lucca è più bella e attraente di cinque anni fa”.
Il dibattito. La consigliera comunale del Pd, Valentina Mercanti, ha preso la parola per sottolineare che “in questi cinque anni in commissione si è lavorato su bilanci in condizioni molto difficili per le novità che ci sono state a livello nazionale – ha detto -, c’è stata un’incertezza normativa che spesso non ci ha agevolato”. Per il consigliere comunale di Impegno Comune, Luca Leone, non mancano le “criticità” nel bilancio: “Di fronte alle incertezze normative è mancata da parte del legislatore l’operazione trasparenza e semplificazione – dice -, tuttavia a Lucca non sono del tutto giustificabili i tempi. E’ importante trovarsi un bilancio di previsione per tempo perché così si riesce a programmare meglio. Formalmente siamo fuori tempo massimo quest’anno – aggiunge -, perché la scadenza per il consuntivo sarebbe la fine di aprile, a livello normativo”. Critico anche sul fronte delle spese e sui dividendi dalle vendite di partecipazioni societarie, poi la questione Piuss: “Resta un importante capitolo aperto, che riguarda la vendita di parte della Manifattura”.
Il capogruppo del Pd, Francesco Battistini, rivendica il lavoro fatto dall’amministrazione sui conti: “Lasciamo un bilancio solido a fine mandato – osserva – e questo è nell’interesse di tutta la città. Quanto al recupero fiscale, va notato che sono stati recuperati 21 milioni. Che dire poi dei fondi europei che siamo riusciti ad intercettare: questo dimostra efficienza. C’è stata sempre una particolare attenzione alle fasce più deboli. Credo che questa sia una chiusura in bellezza di questi cinque anni”.
Critica la consigliera comunale di Fds, Roberta Bianchi: “Sono diverse le criticità – attacca -. Parto dalle Rsa. Questa amministrazione ha deciso di affidarne due in concessione. Mai le amministrazioni precedenti avevano fatto una scelta simile, che mette in mano ai privati queste strutture, perché il budget messo a disposizione non garantiva di poter mantenere occupazione e servizi. Altra questione è l’assistenza domiciliare: è stato fatto un appalto minimo che non garantisce il mantenimento dei livelli di servizi. E’ stato poi indetto un bando per la gestione degli asili nido con il rischio di una frammentazione del servizio. Sempre per gli asili nido, c’è da rilevare che non c’è in centro un asilo nido perché in piazzale Verdi è stato chiuso e spostato a S. Anna. Erano state assicurazioni invece non si sa nemmeno se i lavori sono partiti”. Bianchi critica anche la gestione del servizio di scuolabus e delle attività estive per l’infanzia. Nel mirino della Bianchi anche le partecipate, in particolare Geal: Bianchi ha rivendicato il risultato del referendum sulla pubblicizzazione dell’acqua accusando l’amministrazione di non aver dato seguito: “C’è stato un aumento della tariffa del 98% rispetto al 2007”, ha attaccato. Poi la questione Gesam: “Il Comune insiste con la scissione asimmetrica anche se Anac ha detto che non si può fare come l’ha concepita l’amministrazione”. La Bianchi è tornata alla carica anche su altre questioni, come quella delle casermette e dei quartieri social: “Per questi ultimi non c’è stato alcun ascolto dei cittadini”.
Roberto Lenzi, consigliere Idv, attacca: “La città più bella la vede soltanto l’assessore Cecchetti – dice -: chi viene a Lucca la trova sempre peggiore e snaturata rispetto alla città del passato. Quanto al bilancio – aggiunge – ho fatto una verifica sulle infrastrutture al momento dell’insediamento dell’amministrazione e oggi. In 5 anni sono stati fatti due chilometri di strade in più, si sono fatti solo 7 chilometri in più di nuove fognature. Per quello che riguarda l’acquedotto in 5 anni è stato ampliato di solo 8 chilometri in più, va meglio per la rete del gas, con 25 chilometri in più. Ho rilevato poi i dati in tema di debiti fuori bilancio. Quando l’amministrazione si insediò, si disse che i debiti fuori bilancio sarebbero stati eliminati. Ma nel 2014 e nel 2015, tra gli obiettivi non raggiunti per i revisori ci sono proprio i debiti fuori bilancio. E’ vero poi che in termini assoluti sono stati ridotti i mutui, ma la loro entità è stata comunque superiore alle previsioni”.
“Arriviamo all’approvazione di questo bilancio – ha detto il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia Marco Martinelli – presentato da un’amministrazione che ha fallito su più fronti. Ha innalzato a livelli massimi le aliquote, creando notevoli problemi in una situazione già di difficoltà economica generale per le famiglie e le imprese. Per quanto riguarda i due motori che sono stati il traino dell’economia, ovvero turismo e opere pubbliche, anche qua l’amministrazione è riuscita nell’impresa non facile di azzoppare questi due settori. Pur essendo aumentato il numero delle presenze turistiche negli anni, si è puntato ad un turismo di massa, mordi e fuggi. La città di Lucca per le sue opere e le sue caratteristiche meriterebbe di essere un centro dove il turismo sia di qualità. Quanto ai lavori pubblici, c’è da dire che le ditte lucchesi non hanno lavorato se non grazie ai cantieri realizzati dalla Fondazione Crl. Poi il capitolo partecipate. Si è tentato di svendere l’unica azienda che ha costituito negli anni un importante bacino di lavoro e fonte di ricchezza anche per le casse comunali, e mi riferisco alla Gesam: si è tentato di mettere a rischio un patrimonio di tutta la città. Al proposito ricordo gli esposti che abbiamo presentato sia all’Anac che all’Autorità per la concorrenza del mercato. In questi anni poi sono proliferati i parcheggiatori abusivi, che hanno molestato i cittadini lucchesi e i turisti. Sono aumentati anche a dismisura gli accattoni. La prossima amministrazione dovrà rimboccarsi le maniche per rimediare a tutti questi errori: sarà un’importante sfida ridare così una speranza alla città di Lucca, dove questa amministrazione ha fatto prevalere la rassegnazione. Il nostro voto sul bilancio sarà contrario, come è stato in tutti questi anni, cosa che ci ha contraddistinto da tutti gli altri, perché fin dal primo anno abbiamo messo in evidenza tutti gli squilibri creati da questa maggioranza”.
Moreno Bruni, consigliere comunale di Noi per Lucca al Centro, ha aperto il suo intervento ricordando Giorgio Mura, recentemente scomparso, poi è passato all’attacco sul turismo e soprattutto sulla tassa di soggiorno “che – dice – ha colpito anzitutto il turista e che non ha visto un reinvestimento degli introiti per il settore. Non voglio entrare nel capitolo Itinera, per cui erano stati previsti 4 o 5 punti e ne sono rimasti due. Sulle aziende partecipate la situazione più clamorosa è quella di Gesam, per cui l’amministrazione vuole andare avanti con la scissione che non è possibile”.
Pietro Fazzi, consigliere comunale di Liberi e Responsabili, fa notare come “la discussione sul bilancio” si sia dimostrata “una discussione su tutto e di tutto”. “Con Cecchetti – ha aggiunto -, c’è stato un innalzamento del livello di cultura. C’è stato un cambiamento di approccio al bilancio. C’è stato un grande rigore da parte di questa amministrazione, che mi trova in perfetta sintonia. Questo tema era presente nel programma elettorale del 98 – aggiunge -, si parlava già anche di forte impegno alla lotta all’evasione. Io mi riconosco in questa attenzione alla gestione finanziaria, senza concedere né al futurismo, né a ripiegamenti tecnicisti. Penso che sia un modo giusto di agire”, ha detto Fazzi pur dichiarando l’astensione dal voto e lanciando l’idea di un appello al governo sui temi della finanza locale e sulla statizzazione del Boccherini.
“E’ necessario dare uno sguardo d’insieme al bilancio – dice la consigliera comunale di Lucca Civica, Virginia Lucchesi -: il rigore dei conti e la valorizzazione di alcuni importanti aspetti ci sono. Si è cercato anzitutto di gestire al meglio la cosa pubblica, c’è stato in particolare il contenimento della spesa e l’attenzione all’equità”.
Il consigliere comunale del gruppo misto Andrea Pini pone alcune questioni: “C’è un dato in controtendenza che è quello del sociale – dice -, inoltre, c’è da fare una notazione sul personale, che è tutta rovesciata verso l’alto mentre inizialmente avevo notato da parte di questa amministrazione una attenzione alle piccole professionalità del Comune”.
L’intervento del sindaco. Il primo cittadino Alessandro Tambellini ha fatto il punto sulle questioni di bilancio e ha illustrato l’ordine del giorno con il quale il consiglio comunale si è rivolto al governo per chiedere di procedere nel più breve tempo possibile alla statizzazione del Boccherini, un percorso che si è interrotto determinando una condizione di criticità per il conservatorio ma anche per il sostegno dovuto da parte dell’amministrazione comunale.
Il sindaco ha poi affrontato i vari temi legati al bilancio, respingendo le critiche delle opposizioni. “Il primo anno in cui ci siamo insediati fu difficilissimo – ricorda -: è stata una rincorsa a cercare di mettere a posto alcune posizioni”, dall’edilizia scolastica al trasporto pubblico locale. “A Palazzo Orsetti e a Palazzo Parensi ci piove – ha aggiunto Tambellini – e abbiamo deciso di continuare a farci piovere, per investire quei soldi in interventi più urgenti. Potrei continuare ancora: le scuole erano in condizioni tristissime. Ci siamo trovati in più la questione Piuss, che abbiamo assunto in maniera estremamente problematica”. Dai musei, alle case popolari, alle casermette il sindaco ha rivendicato l’impegno dell’amministrazione. “Quanto alle società partecipate – prosegue Tambellini – anzitutto Geal: allo stato dell’arte, se non vogliamo portare la tariffa alle stelle, sono stati compiuti gli investimenti e gli interventi possibili”. Tambellini ha poi ricordato le motivazioni alla base del riassetto del Polo Fiere e dell’operazione Valfreddana Recuperi. Poi il capitolo Gesam: “La scissione asimmetrica di Gesam – ha detto – è pienamente possibile, ed anzi è necessaria perché Gesam partecipi alla gara del gas”. “Alla fine di questi cinque anni posso guardare ogni cittadino lucchese negli occhi – ha concluso -, perché abbiamo cercato di sbagliare il meno possibile. In piena coscienza mi sento a posto con me stesso”.
I saluti al Consiglio. Nel corso del dibattito dell’ultimo consiglio comunale, c’è stato spazio anche per i saluti.Angelo Monticelli, consigliere comunale di Insieme per Favilla, ha preso infatti la parola per congedarsi dall’aula di Palazzo Santini: “Sarà la mia ultima consigliata – dice – e per questo ringrazio tutti, dagli uffici comunali ai colleghi consiglieri. Nel mio percorso in questi anni mi sono sempre dedicato all’ascolto della gente, ed è quello che consiglio ai colleghi di fare sempre”.
Un momento dedicato ad un bilancio dell’attività in consiglio comunale è stato riservato da Pietro Fazzi al suo intervento: “Anche io sono fatto di emozioni e di affetti, però non credo che si possa concentrarli tutti in questa fase – ha sottolineato -. Qui o fuori di qui, ci sono state campagne di denigrazioni personale, ci sono state querele incrociate, ci sono stati esposti. Sono cose che pesano, così come pesano certi attacchi che ci sono stati. Sarebbe bello poter guardare oltre e mantenere i legami della politica, con una presa di coscienza e proponendo miglioramenti nei rapporti”. Un invito di Fazzi alla pacatezza e all’equilibrio anche nello scontro politico. “Il presidente Garzella ha inaugurato una gestione innovativa del consiglio comunale – ha aggiunto Fazzi – ed è giusto riconoscerlo: ha saputo gestire quest’aula in modo equilibrato e lo dico senza che ne sia fatta una questione politica. Per me l’esperienza in consiglio comunale è stata un’esperienza costante di crescita e di questo ringrazio tutti soprattutto chi è stato leale in quest’aula. Un abbraccio particolare lo voglio riservare a Lido Fava”, chiude Fazzi. “L’ex sindaco Fazzi – ha commentato Andrea Pini – ci ha dato dimostrazione di grande umiltà più volte in questo consiglio comunale. Lo ringrazio per il suo impegno e atteggiamento costruttivo”.