


Un confronto tra due modelli sanitari all’avanguardia come quello toscano e quello dell’Emilia Romagna in un incontro che si è svolto all’ospedale di Lucca.
Una delegazione composta da 26 rappresentanti della sirezione strategica dell’azienda sanitaria e dell’azienda ospedaliera dell’Emilia Romagna, con dirigenti, primari e capo sala, ha visitato il San Luca e si è confrontata con i professionisti lucchesi.
La discussione, coordinata dal professor Stefano Villa dell’Università Cattolica, ha riguardato essenzialmente tre temi: la programmazione dell’attività chirurgica, l’organizzazione a rete e la ridefinizione dei percorsi di emergenza-urgenza.
Questo anche in vista dell’unificazione dell’Azienda sanitaria di Reggio Emilia e dell’Azienda sanitaria ospedaliera Santa Maria Nuova, che sarà operativa a partire dal 1 luglio 2017, con la necessità di accorpare i distretti e ridefinire la rete dei servizi ospedalieri presenti. Una rivoluzione che ridisegnerà completamente la sanità reggiana e che ha molti punti in comune con il processo che ha portato alla nascita della nuova Azienda Usl Toscana nord ovest.
Gli operatori emiliani hanno presentato e condiviso i percorsi in atto ed hanno raccolto dalla direzione e dai professionisti del San Luca indicazioni utili sulla riorganizzazione effettuata negli ultimi anni a Lucca e nell’Azienda Usl Toscana nord ovest.
Una visita all’interno dell’ospedale ha poi permesso alla delegazione di prendere direttamente visione dei percorsi attivati nella struttura sanitaria lucchese. I dirigenti emiliani hanno apprezzato in particolare le importanti tecnologie e le innovative modalità organizzative del San Luca. Tra i settori visitati – in quanto di maggiore interesse per le professionalità presenti – il pronto soccorso, il blocco parto, le sale operatorie, la terapia intensiva e sub-intensiva.