Cisl: Asl ha fallito su pronto soccorso, basta annunci

25 maggio 2017 | 08:20
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Cisl: Asl ha fallito su pronto soccorso, basta annunci

La nuova riorganizzazione del pronto soccorso annunciata dall’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi nella sua visita al San Luca non convince i sindacati. In particolare non convince Luciano Cotrozzi di Cisl Fp che boccia l’idea di ricavare altri 10 posti letto a “spese” della medicina d’urgenza. Secondo Cotrozzi, infatti, già il primo intervento sul pronto soccorso non ha risolto i problemi. “Da molto tempo Cisl Fp di Lucca – ricorda denuncia il grave problema delle liste di attesa e la scarsità di posti letto: solo ora, in questo particolare momento, viene fatta promessa di 14 posti letto al Campo di Marte per le cure intermedie. Altri 10 letti verranno attivati al S. Luca grazie ad una ulteriore riorganizzazione del pronto soccorso. Cisl Fp è a chiedersi se la direzione aziendale si è resa conto del fallimento della prima riorganizzazione del pronto soccorso, che, al di là di messaggi mirati sulla positività di detta riorganizzazione, ha portato Lucca a perdere una struttura come la medicina d’urgenza e , comunque, a cronicizzare le problematiche presenti ante riorganizzazione”.

“I così detti destini, per una media di 10-13 al giorno, portano a permanenze prolungate dei pazienti in attesa di ricovero – afferma Cotrozzi -, speranzosi che si liberino posti letto. L’Obi è diventato il contenitore dei pazienti che erano ricoverati, fino a prima della chiusura, in medicina d’urgenza, snaturando di conseguenza la sua funzione di luogo dove il paziente effettuava gli accertamenti nel giro di 12-24 ore e poi veniva dimesso. Attualmente in Obi vengono ricoverati pazienti che hanno già stazionato in destino per 12-24 ore, rimangono li ricoverati per 3-4 giorni in attesa di collocazione in area medica quando c’è possibilità di posti letto”.
Poi la questione dei dipendenti: “La situazione del personale non è certamente migliorata – è convinto Cotrozzi -. Il personale infermieristico, nonostante l’impegno profuso, spesso non ce la fa a soddisfare le molteplici necessità sanitarie e assistenziali. Gli operatori socio sanitari che affiancano gli infermieri devono occuparsi anche del trasporto dei pazienti in sala visita e in radiologia, riducendo così la presenza a fianco degli infermieri. Per quanto riguarda il personale medico, dopo il caso del prestito di un medico al pronto soccorso del Versilia, sembra si verifichi uno strano ritorno dello stesso medico a Lucca per coprire in parte i turni di altro medico assente e in attesa di trasferimento. Forse dietro questa manovra di rientro c’è la promessa di una definitiva stabilizzazione al Versilia del medico precedentemente prestato? Cisl Fp si chiede perché il direttore del dipartimento emergenza e urgenza non attiva iniziative valide al fine di dare una seria e condivisa organizzazione del pronto soccorso dell’ospedale S. Luca. Appare chiaro come dopo l’attivazione del modello organizzativo imposto dalla direzione, non condiviso né dal personale né dal sindacato, la situazione certamente non è migliorata. Permangono grosse criticità legate all’assistenza, alla sicurezza ed al confort dei pazienti ammucchiati in tre sale multifunzione senza privacy di nessun genere salvo per alcuni una semplice tendina divisoria. Le stesse criticità investono prepotentemente anche il personale medico, infermieristico e operatore socio sanitario che non hanno il paziente a portata di mano, ma in un calderone dove il rischio di errore e/o sottovalutazione di una condizione clinica è elevato. A parere di Cisl Fp, più che dichiarazioni, enunciazioni e promesse, sarebbe stato molto più apprezzato l’avvio pratico e visibile di iniziative atte a migliorare l’organizzazione sanitaria a Lucca”.