Via di Tiglio, la nuova rotatoria non cancella le code

27 maggio 2017 | 12:41
Share0
Via di Tiglio, la nuova rotatoria non cancella le code

La nuova viabilità all’Arancio? Per il momento il giudizio dei cittadini rimane sospeso, in attesa di capire quanto e come la nuova rotatoria di via di Tiglio potrà recare benefici. E’ l’istantanea, ad oggi (27 maggio), di quello che rappresenta uno dei quartieri più densamente attraversati dal traffico veicolare, in quanto snodo preferito (ed in certi casi pure obbligato) per chi viene da Mugnano, San Concordio e dalla stessa via di Tiglio. Nella disamina complessiva – che al netto delle attese segna un’asticella dell’umore più orientata verso l’insoddisfazione – viene tirato in ballo, inevitabilmente, anche il sottopasso di via Ingrillini. Insieme alla serie di modifiche al traffico che sono scattate in seguito della sua apertura. “Qua si formano imbuti enormi – commenta uno dei residenti più critici – perché il sottopasso, da solo, non risolve la situazione. Le macchine poi trovano spesso il passaggio a livello con le sbarre abbassate ed i rallentamenti e il traffico si moltiplicano”. 

Secondo il gestore di un bar collocato sulla via di Tiglio, la soluzione non può essere la nuova rotatoria: “Possono farne anche cento – l’analisi aspra – ma il traffico quello rimane. Anzi, in molti casi queste rotatorie portano ad ulteriori rallentamenti, con le vetture spesso indecise sul dare precedenza. Qua, specialmente alle 13 ed alle 18, si formano file che vanno dalla chiesa di San Filippo fino alle sbarre del passaggio a livello e anche lo smog diventa un problema, perché molti non spengono il motore per mantenere accesa l’aria condizionata, in questo periodo”.
C’è anche, tuttavia, chi rimane meno caustico, evidenziando come l’accorgimento delle rotonde sia utile per smorzare i pericoli connessi alla circolazione: “Confermo che qua assistiamo ad imbottigliamenti quotidiani nelle ore di punta – afferma un’anziana residente – ma negli altri momenti della giornata il traffico scorre. La rotonda? Qua sono abituati a correre, quindi ben venga. Casomai – è l’appunto anche di altri cittadini – bisogna pensare in fretta a dotare la città di nuove infrastrutture, perché non è che tutte le macchine possano convogliarsi su poche strade”. Sul banco degli imputati finisce anche il sistema di sensi unici che interessano via di Tiglio: “E’ deleterio – conclude un commerciante – perché se le macchine potessero svoltare in diversi si deflazionerebbe il carico del traffico: il sistema va ripensato”.
La situazione comunque migliora, anche se non in modo sensibili, nei dintorni del convento di Santa Gemma, dove comunque l’intersezione con la via Romana produce un costante via vai di vetture.

Paolo Lazzari