Lucca Holding, dividendi al Comune per 2,4 milioni

5 giugno 2017 | 18:24
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Lucca Holding, dividendi al Comune per 2,4 milioni

di Roberto Salotti
Due milioni e 411mila euro, più qualche spicciolo. E’ la cifra dell’ammontare dei dividendi di Lucca Holding che alla fine dell’esercizio 2017 potranno essere trasferiti nelle casse dell’amministrazione comunale. Un “tesoretto” indicato nel bilancio consuntivo 2016 della municipalizzata che controlla le società pubbliche comunali, redatto dall’amministratore unico Andrea Bortoli: il conto economico andrà approvato entro la fine del mese di giugno e l’assemblea è già stata convocata per il prossimo 23 del mese. Se alle elezioni dell’11 uscirà il nuovo sindaco, toccherà a lui valutare il bilancio oppure, in caso di ballottaggio, sarà comunque il primo cittadino uscente o un suo delegato a partecipare al voto per il via libera. Intanto, seguendo gli obblighi di legge l’amministratore unico ha messo nero su bianco i risultati, che nel complesso indicano “una sempre maggiore attenzione al contenimento dei costi e al buon funzionamento della macchina delle società partecipate del Comune”, chiosa lo stesso Bortoli.

Ed è proprio sul fronte dei costi di gestione che un altro obiettivo che si era prefissato l’amministratore è stato centrale con il consuntivo: “Nell’esercizio 2016 – scrive Bortoli nella relazione allegata al bilancio – i costi di funzionamento della società (395mila euro) per la prima volta non hanno superato la soglia dei 400mila, a conferma di una gestione fermamente improntata ai criteri di downsizing e spending review che l’amministrazione comunale aveva raccomandato all’inizio del quinquennio”. Nel 2015 i costi per questa voce erano stati 418mila; nel 2014 406mila; nel 2013 427mila; e nel 2012 679mila.
I conti della Holding. La società ha chiuso il proprio esercizio 2016 con un utile dopo le imposte di 3.218.965 (dei quali, 600.559 euro sono immediatamente a disposizione dell’azionista unico). Un risultato che “si spiega considerando la ridotta incidenza di costi di funzionamento della società e soprattutto la buona prestazione reddituale complessiva delle entità controllate le quali, hanno chiuso i propri bilanci con un utile che, debitamente rettificato, è stato imputato nel conto economico di Lucca Holding Spa in virtù dell’applicazione del metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni immobilizzate in imprese controllate e collegate”, come volontà indicata dall’amministrazione comunale.
Entro la fine dell’esercizio 2017, una volta che Lucca Holding SpA avrà incassato tutti i dividendi “già deliberati a suo favore dalle partecipate Gesam Spa e Geal Spa, l’importo complessivo a disposizione dell’azionista unico, il quale potrà attingervi secondo le sue necessità, valutati anche agli impegni futuri della stessa holding – spiega Bortoli – sarà pari a 2.411.321 euro”.
I costi. La riduzione delle spese per il funzionamento della società si spiegano considerando diversi indicatori. Anzitutto ci sono i costi per il personale, composto da tre persone, di cui una part time, e che ammontano complessivamente a 111.300 mila euro. Pesano poi il canone di affitto dei o cali dell’ex Caserma Lorenzini, sede della Holding (31.500 euro) e la cui concessione con il Comune è in scadenza nel 2018. La riduzione del capitale da rimborsare alle banche (sceso nei 12 mesi da 10.429.986 a 9.353.736 euro) e la concomitante situazione favorevole dei tassi di interesse hanno permesso di limitare a 176.466 euro gli oneri finanziari complessivi del 2016, contro i 211.956 dell’anno precedente.
I ricavi delle società. Completa il quadro uno sguardo alle ’performance’ delle società del gruppo. A registrare i ricavi più consistenti nel 2016 (anche se inflessione rispetto all’anno precedente) è Gesam Gas & Luce, passata dai 43.470.000 del 2015 ai 39.243.000 del 2016. Bene anche Sistema Ambiente (ricavi nel 2015: 24.769.000; nel 2016 26.352.000). Geal ha raggiunto ricavi pari a 16.375.000 (l’anno precedente erano stati 15.785.000). Alla stessa voce Gesam registra 17.616.000 euro nell’esercizio 2016, contro i 18.056.000 del 2015.