
AAA, cercasi presidente per l’Aido Lucca, l’associazione italiana donatori organi. E il tempo stringe. Lo spiega un’accorata lettera del commissario pro-tempore dell’associazione, Vinicio Fruzzetti, diretta ai soci della sezione territoriale, senza esitare a definire il momento “drammatico”.
“La sezione provinciale territoriale di Lucca dell’Aido – spiega – è stata fondata il 14 marzo 1978 e iscritta al registro regionale delle associazioni di volontariato. Da subito, interpretando alla lettera lo statuto associativo ha preso contatti con i dirigenti delle strutture ospedaliere presenti sul territorio di appartenenza ed è diventata, man mano che il tempo trascorreva, importante riferimento sulle tematiche relative alla donazione e trapianto di organi a scopo terapeutico. La sezione provinciale di Lucca ha assunto nel panorama locale, regionale e nazionale un ruolo di primo piano, è stata una delle prime, se non la prima, ad attuare il prelievo di cornee a domicilio dei soci deceduti, anche grazie alla splendida collaborazione del personale sanitario dell’ospedale di Lucca, il quale, su nostra richiesta, ad ogni ora del giorno e della notte ha effettuato prelievi di cornee a domicilio, incentivando così l’attività di trapianto, consentendo a tanti pazienti di rimanere per breve periodi in liste di attesa. Ha contribuito alla costituzione nel 1996 del primo coordinamento alla donazione nella nostra azienda sanitaria nelle persone dei medici Moreno Marcucci e Sergio Ardis, dopo che questi continuamente stimolati, si erano recati in Spagna, per studiare il metodo spagnolo. Da questo atto ha preso vita il coordinamento regionale e la Regione Toscana ha emanato la legge regionale che norma la materia della donazione e trapianto di organi. Ormai la macchina era in moto e il Parlamento, rivedendo la legge 644/75 ormai obsoleta, emanò la 91/99 che attualmente regola la materia. A livello associativo, regionale e nazionale, i dirigenti della nostra sezione hanno assunto cariche istituzionali importanti. Quindi si può tranquillamente affermare che nella storia della donazione e trapianto di organi e in generale in quella associativa, la sezione provinciale di Lucca ha assunto un ruolo di indubbio valore”.
“Oggi, purtroppo .- entra nel vivo Fruzzetti – l’Aido lucchese sta vivendo un momento che non esito a definire drammatico. Nel 2016 si sono regolarmente tenute le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo, lo statuto associativo vigente non consente di ripresentare la propria candidatura a chi ha ricoperto la presidenza per due mandati consecutivi. Io, avendo appunto mantenuto la presidenza per due mandati, ho dovuto passare la mano, la scelta è caduta su una socia del gruppo comunale di Porcari, la quale, dopo un breve periodo di tempo, ha dovuto rassegnare le dimissioni per gravi motivi. Ho ripreso per un breve periodo la presidenza come ponte, fino a che non si fosse trovata una soluzione, ma lo satuto, in modo inflessibile, ha impedito questa alternativa e pertanto la sede regionale in data 14 maggio 2017 ha commissariato la sezione provinciale territoriale di Lucca, nominando il sottoscritto Ccmmissario per il tempo di tre mesi, rinnovabile una sola volta ai sensi dell’articolo 14 punto 6 dello Statuto”.
“In questo tempo – spiega Fruzzetti – ho il compito di riunire i consigli direttivi della mia zona di competenza (ex Asl 2 di Lucca) e cercare di ricostruire il consiglio direttivo, ma soprattutto trovare il presidente, cosa questa risultata fino ad ora impossibile, tanto da provocare il commissariamento della sezione provinciale. Pertanto, attraverso questa lettera aperta, mi rivolgo a tutti voi, cari soci, affinché qualcuno, valutata la nostra storia, voglia farsi avanti per dargli il giusto seguito. Vi ricordo che se il mio tentativo al termine del periodo previsto, non dovesse ottenere il successo desiderato, saremo costretti a dichiarare decaduta la sezione provinciale territoriale di Lucca, cancellando così 40 anni di sforzi di quanti nel tempo hanno creduto alla bontà del messaggio che il dono degli organi emana: salvare delle vite e consentire a persone colpite da gravi malattie d’organo di tornare a vivere una vita normale. Spero che questa lettera aperta possa indurre a quanti la leggeranno un pizzico di curiosità e magari, pensando a quello che Lucca potrebbe perdere, proporsi per aiutarmi a risolvere questo grave problema”.
Questi, dunque, i contatti per chi volesse contattare l’Aido Lucca: lucca.provincia@aido.it. Facebook: Aido Lucca e www.aidolucca.it.