Riforma Province, Palazzo Ducale è salvo

26 luglio 2017 | 14:45
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Riforma Province, Palazzo Ducale è salvo

I beni della Provincia di Lucca e i rapporti onerosi secondo la nuova redistribuzione delle competenze passano alla Regione Toscana. E’ legge, con il passaggio di oggi nell’aula del consiglio regionale, che conclude il trasferimento legato all’attuazione della riforma Delrio.
Sono certamente beni significativi quelli che passano in mano all’ente regionale, e fra questi le zone umide del lago di Sibolla e dell’oasi della Gherardesca. Ma l’azione della Provincia di Lucca, guidata da Luca Menesini, ha permesso, per il momento, di tenere indenne uno dei beni principali gestito dall’ente di Palazzo Ducale. Ovvero il Palazzo stesso.

Già, perché da tempo si vociferava della volontà della longa manus della Regione di acquisire l’intero bene al proprio patrimonio. E invece la Provincia di Lucca, nonostante le sollecitazioni provenienti dalla Regione, è riuscita a tenere fuori dall’accordo, e quindi dalla legge approvata oggi in aula, la storica infrastruttura. La tattica di Menesini è stata degna di un personaggio storico come Quinto Fabio Massimo, soprannominato appunto “il temporeggiatore”. Lo si legge anche nel comunicato stampa redatto dall’ufficio stampa del consiglio regionale in occasione dell’approvazione della norma: “In mancanza di una intesa tecnica – si spiega – e del conseguente accordo, la giunta regionale lo scorso 3 aprile, seguendo le procedure previste dalla legge, ha deliberato una proposta di accordo trasmesso alla provincia interessata il 18 aprile. La provincia di Lucca non ha inviato osservazioni, o richieste di integrazioni, per cui la proposta di legge contiene la disciplina per la successione”.
In sostanza Menesini, e la Provincia in generale, hanno ‘traccheggiato’ ottenendo come risultato non solo che Palazzo Ducale rimarrà in mano ai lucchesi, come largamente condiviso dalla città ma anche che gli uffici regionali che vi si sono installati o si installeranno potrebbero in futuro anche traslocare altrove.
Tutto, infatti, è legato al progetto di valorizzazione del palazzo per lo svolgimento di eventi e manifestazioni pubbliche, oltre che per le visite guidate già periodicamente organizzate dopo il restauro delle sale in occasione del G7 dei ministri degli esteri. Presto, infatti, verrà presentato un masterplan della Provincia per una nuova versione del “palazzo aperto” di tagliasacchiana memoria. E se le linee guida di questo masterplan, questo l’accordo, confliggessero con la concessione in uso gratuito degli uffici alla Regione per questi si potrebbe trovare una nuova collocazione.
Un salvataggio, quello del Palazzo Ducale, che riapre anche il dibattito anche sul futuro e sulla possibilità di accorparvi, laddove possibile, anche gli uffici del Comune di Lucca, attualmente sparsi fra Palazzo Orsetti, Palazzo Santini e altre strutture cittadine.