Cattedre, invertiti i numeri per i ruoli di primarie e infanzia

3 agosto 2017 | 15:40
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Cattedre, invertiti i numeri per i ruoli di primarie e infanzia

di Roberto Salotti
La Buona scuola, a Lucca, bocciata in matematica. Non tornano, infatti, i numeri delle immissioni in ruolo di insegnanti per le scuole dell’infanzia e la primaria. Ma non è, a dire il vero, una questione solo di aritmetica, anche se gli effetti che ha provocato sono seguiti come da perfetta equazione. Un errore sul numero dei posti disponibili, consolidato a livello regionale dall’ufficio scolastico per i tre ambiti di riferimento provinciali, ha portato ad una situazione paradossale. Nella trasmissione a Lucca, infatti, è stato invertito il “contingente” di insegnanti da assumere di ruolo nelle scuole primarie con quello dell’infanzia. Creando, così, un esercito di scontenti e qualche imbarazzo. Tanto che stamani (3 agosto) si è svolto un incontro interprovinciale per valutare il da farsi, ora che la frittata è fatta.

I posti disponibili saranno ovviamente corretti, ma il punto è che le cattedre erano già state assegnate. E quindi – come è accaduto in particolare per gli aspiranti al ruolo nelle scuole dell’infanzia provinciali – alcuni di coloro che sono stati esclusi tra quelli che invece avrebbero avuto diritto al posto, sono stati assegnati ad ambiti diversi, in qualche caso anche fuori provincia. E’ quanto denuncia la Cisl Scuola, e in particolare il suo segretario Giovanni Vannucci che è stato lo scopritore del clamoroso errore: “Analizzando la pubblicazione delle immissioni in ruolo mi sono subito reso conto che i conti non tornavano – racconta -: ieri sera alle 19 ho subito telefonato all’Ust regionale, dove il dirigente mi ha confermato la svista. Se il buongiorno si vede dal mattino, non c’è da ben sperare: il sistema delle assegnazioni e delle graduatorie di merito da concorso e le Gae stanno creando situazioni assurde e anche ingiustizie fra i docenti precari”.
Ma veniamo al nocciolo della questione. A Lucca è successo che alla scuola dell’infanzia, erroneamente, siano state previste 28 nuove immissioni di ruolo: 21 da concorso e 7 da Gae. “Sbagliato – tuona Vannucci -: questi sono i numeri per le scuole primarie”. Primarie per cui invece venivano previste ben 58 assunzioni di ruolo, 36 dalla graduatoria di merito del concorso 2016 e 22 dalle graduatorie scolastiche ad esaurimento (le Gae). Numeri da matita rossa, “perché sono quelli della scuola dell’infanzia”.
L’ufficio scolastico ha dovuto fare dietrofront, ma se sui numeri ora si può anche rimediare sulle assegnazioni degli ambiti territoriali – ovvero le zone prescelte da ogni candidato in graduatoria per l’insegnamento – la questione appare decisamente più complessa. “Il fatto è che gli ‘esclusi’ dalle immissioni in ruolo per la scuola dell’infanzia, ad esempio – spiega ancora Vannucchi – trovando esaurita la possibilità di avere accesso al posto fisso sono stati assegnati ad ambiti diversi da quello prescelto e in qualche caso anche fuori provincia, determinando un paradossale effetto domino sulle assegnazioni degli ambiti anche di altri uffici scolastici provinciali, con i quali Lucca ha iniziato un confronto sul da farsi”.
In più c’è una questione di non poco conto, sollevata dagli stessi docenti precari. Ed è quella relativa alle immissioni in ruolo e in particolare alle proporzioni di nuove assunzioni fra candidati inseriti nella graduatoria di merito del concorso e nelle graduatorie ad esaurimento: un rapporto che dovrebbe essere del 50 a 50, ma che nemmeno quest’anno risulta rispettato: “L’anno scorso entrarono di ruolo il 15% di docenti in più che avevano vinto il concorso del 2012 – spiega un gruppo di docenti precari -, quest’anno a Lucca vediamo che le cose non sono cambiate, quando riteniamo invece che proprio per la situazione che si era venuta a determinare l’anno scorso sarebbe stato giusto destinare il 65% delle immissioni in ruolo a personale che si trova nelle graduatorie a esaurimento e che, ancora una volta, ha meno possibilità degli altri di ottenere il posto fisso”.