Piaggione, residenti pagheranno l’illuminazione interna

Gli assessori ai lavori pubblici Celestino Marchini e alla partecipazione Gabriele Bove hanno preso parte ieri sera (11 agosto) all’assemblea pubblica organizzata dagli abitanti del Piaggione.
Temi della serata sono stati la situazione dell’impianto di illuminazione della strada interna al paese, la riqualificazione delle aree di pertinenza del paese che affacciano sulla strada statale del Brennero e la passerella pedonale sul fiume Serchio.
Per quanto riguarda l’impianto di illuminazione, gli assessori hanno ricostruito dettagliatamente tutti i passaggi della vicenda. “L’impianto della strada in questione – ha spiegato l’assessore Marchini – è stato realizzato, come altri sul territorio comunale, negli anni Settanta attraverso un’evidente forzatura, dal momento che la via in questione non è di proprietà pubblica, ma privata. Nel 2011, con il sindaco Favilla, il Comune ha cominciato a mettere mano a queste situazioni, per regolarizzarle e, da allora, poiché non esiste un censimento dettagliato di questi impianti, ogni volta che Gesam fa un intervento di manutenzione deve prima verificare se si tratta di impianto che insiste su area pubblica o privata”.
“La situazione del Piaggione – ha aggiunto l’assessore – è analoga a quella ad esempio delle traverse di via Fornacette a San Concordio o di alcune strade di accesso alle case popolari a Ronco e al Giardino. Qui al Piaggione ciò che è mancato, dal momento che eravamo a ridosso delle elezioni, è stata la possibilità di spiegare adeguatamente la situazione ai cittadini interessati dal provvedimento. Per questo abbiamo chiesto a Gesam di bloccare momentaneamente l’intervento, proprio per avere la possibilità di un confronto con i diretti interessati”.
L’assessore ha poi spiegato che la via in questione non ha le caratteristiche per essere passata da privata a pubblica e, dunque, la soluzione che ha proposto agli abitanti della strada è di installare un contatore attraverso il quale ciascuno potrà corrispondere la propria quota-parte per il funzionamento dell’impianto.
L’assemblea voluta dai cittadini è stata anche l’occasione per avviare un confronto su un progetto complessivo di riqualificazione del paese, in particolare delle aree che si affacciano sulla statale del Brennero, per il tratto che attraversa il Piaggione. Gli assessori Bove e Marchini hanno presentato ai cittadini un progetto di massima già elaborato dagli uffici tecnici del Comune, sul quale hanno chiesto di poter raccogliere i contributi concreti di chi il paese lo vive quotidianamente.
Sul tema della pericolosità della via del Brennero, molto sentito dagli abitanti della zona, Marchini ha ricordato che questa strada rientra fra le undici soggette al controllo della velocità con il telelaser e che è la seconda zona per servizi svolti dalla polizia municipale, dopo la via del Brenero nella zona sud, a Santa Maria del Giudice.
Infine per quanto riguarda la passerella sul Serchio, gli assessori hanno sottolineato che da tempo il Comune di Lucca ha accantonato 50mila euro per dare il proprio contributo, richiesto da Rfi, per risistemare il camminamento che, chiuso da oltre un anno, risulta particolarmente utile agli abitanti del Piaggione. “Essendo la struttura a metà servizio con Borgo a Mozzano – ha precisato l’assessore Gabriele Bove – questo intervento rientra nel patto di confine siglato dal sindaco Tambellini con il sindaco Andreuccetti e che adesso andremo ratificare, in modo da dare finalmente una soluzione positiva, condivisa e utile per i cittadini dei due territori”.
“Da parte dell’amministrazione comunale – ha aggiunto Bove – c’è la piena volontà di ascoltare le esigenze delle frazioni, condividendo con i residenti le priorità degli interventi”.
Di qui l’impegno dei cittadini presenti, che hanno accolto l’invito degli assessori Bove e Marchini di costituirsi in un comitato attraverso il quale rapportarsi e dialogare con l’amministrazione comunale, relativamente ai problemi che interessano il paese.
Soddisfatto a metà Giampiero Micheli, presidente del Centro Commerciale Naturale ‘Paesi del Ponte’: “L’assemblea di ieri sera – dice – è stata costruttiva per certi versi. E’ stato apprezzato dalla popolazione la disponibilità dell’amministrazione a partecipare a questo incontro, ci sentivamo ormai dimenticati da anni. C’è voluto il problema delle luci e un po’ di protesta per riportare l’attenzione su di noi. Le competenze per l’illuminazione ci costringono ad organizzarci autonomamente viste le aree private. In assemblea è stato discusso con gli assessori l’esistenza di un precedente analogo alla situazione che sta affrontando il nostro paese, che è nato come villaggio operaio come quello nella frazione di Ponte a Moriano vicino alla stazione, che risale al 1992 ed in quell’occasione per le case operaie dell’ex jutificio fu sanata la situazione dal Comune di Lucca. E’ stato chiesto, visto questo precedente, di approvare una delibera sanatoria anche per il caso del Piaggione dato che il contratto stipulato in passato darebbe al Comune la facoltà di prendersi l’impegno della strada proprio perché in un villaggio operaio come il nostro dove l’80 per cento delle case del paese sono nella parte di strada che rimarrebbe al buio e quindi la funzione è palesemente pubblica. Purtroppo il Comune non ha nessuna voglia di far fronte a questo impegno”. “Comunque – prosegue Micheli – un pochino di tempo ci è stato concesso, abbiamo buone idee noi qua in paese, vogliamo ricostituire il comitato nel più breve tempo possibile per ripartire e poter dialogare in maniera seria e costruttiva con la amministrazione, tempo dieci giorni saremo pronti e operativi. L’assessore Marchini si è preso l’impegno di darci del tempo per spiegare la situazione ai cittadini ed organizzare le pratiche per i nuovi contatori e relativi allacci. Il primo palo della luce ad essere smantellato e cambiato sarà appunto quello della ‘piazzetta del palo’. E’ stato affrontato l’importante problema della passerella, Marchini ha fatto vedere fisicamente la delibera 1745 del 28 ottobre 2011 che prevede 50mila euro già stanziati e vincolati alla zona del Piaggione, da parte dell’amministrazione nel 2011 per la nuova passerella. In campagna elettorale il sindaco Tambellini ed il sindaco di Borgo a Mozzano si sono dati la mano ed avevano promesso il loro impegno nel far costruire una nuova passerella, adesso dobbiamo vedere se sarà mantenuta la parola data”.
“Un altro problema che è stato affrontato è la riqualificazione urbana del paese, nel caso non fosse possibile realizzare la passerella i 50mila euro stanziati sarebbero usati per questo scopo, con un progetto dell’ufficio tecnico del comune fatto vedere in quest’occasione e da sviluppare insieme alla popolazione, utile a rivalorizzare globalmente il paese, dove sono previsti spazi di sosta per pullman, residenti e veicoli in transito, quindi risistemazione del marciapiede ormai in disfacimento, di primaria importanza non solo per la sicurezza delle persone ma utile anche alla presenza di attività commerciali. Il tutto si è svolto in un clima cordiale e di collaborazione ma dove non sono mancati momenti in cui i cittadini hanno espresso il loro essersi sentiti presi in giro per anni ed hanno espresso la loro rabbia perché in passato non ascoltati né sono state prese in considerazione le richieste relative a garantire la sicurezza e la salute degli abitanti stessi. E’ stato più volte fatto presente quanto sia urgente innalzare il livello di sicurezza di questa zona che è all’estremo nord del Comune di Lucca. Purtroppo in questi anni sono morte delle persone, ogni vita è preziosa, siamo tutti cittadini di serie A e paghiamo le tasse come tutti gli altri, per questo motivo abbiamo rinnovato la richiesta del posizionamento di dossi per la velocità ma ci è stato spiegato che ciò non è previsto dal codice della strada per strade di categoria C o D come quella che attraversa il Piaggione. Abbiamo chiesto all’assessore di cercare di arrivare ad un accordo con Anas affinché sia limitato il transito ai soli mezzi pesanti che devono entrare o uscire dalle fabbriche della zona e che siano posizionati dei cartelli che spieghino ai camionisti dove si trovano le zone industriali, come quella di Diecimo. La nostra richiesta della telecamera per il controllo della velocità non è fattibile in quanto servirebbero circa 70mila euro. Infine l’assessore Marchini si è impegnato di occuparsi dell’avvallamento della strada che va dalla chiesa fino a dopo il semaforo. Una cosa importantissima da sottolineare è che c’è la volontà di ricostituire il comitato nel nostro paese nell’interesse di tutti. Non dobbiamo scoraggiarci ma anzi essere propositivi e collaborativi, nell’interesse del paese e dei nostri ragazzi che sono il futuro”.
Di tutt’altro tenore, però, la ricostruzione di un residente che ha partecipato alla riunione, che parla di “perdita di tempo”: “Ci hanno comunicato in sostanza – dice – che le luci all’interno del paese verranno rimosse, che la passerella probabilmente verrà demolita, che sulla strada statale non si possono installare né dossi, né autovelox fissi, né telecamere e che il treno a Piaggione non si fermerà mai più”. “Per quanto riguarda la passerella – prosegue il commento – ci chiediamo se non sia il caso di concludere questa lunga partita di ping-pong tra il Comune di Lucca e quello di Borgo a Mozzano. Ci chiediamo inoltre dove sia finito il patto di confine promesso da Tambellini e Andreuccetti nell’imminenza delle votazioni comunali. Lo stesso Tambellini in una riunione del 19 dicembre del lontano 2013 asseriva che era stato trovato l’accordo tra i due Comuni e che i lavori sarebbero imminentemente iniziati. A novembre 2016 l’assessore Danilo Cristofani del comune del Borgo, sosteneva che la passerella fosse per tre quarti del Comune di Lucca e per un quarto di quello del Borgo. Aggiungeva che a suo avviso le maggiori responsabilità fossero delle Ferrovie dello Stato che, pur avendo rifatto il ponte del treno, non erano minimamente intervenuti nel rifacimento della passerella. Nell’ottobre del 2007 affrontava già il problema l’allora presidente del consiglio provinciale Giovanni Gemignani che definiva la passerella come “una via di fuga fondamentale per i residenti, che necessitava di essere risistemata ed adeguata”. A gennaio 2015 Marchini sosteneva in un articolo online che la passerella era “alla frutta” e che la riqualificazione dell’opera non era stata inserita nel piano triennale. A corollario di tutte queste citazioni e buoni propositi, ieri sera Marchini ci ha comunicato che esiste dal 2011 un finanziamento di cinquantamila euro da parte del Comune di Lucca, ma se il Comune di Borgo a Mozzano non interverrà con la sua quota entro il 21 agosto, con molta probabilità la passerella verrà demolita”. “Per quanto riguarda la preannunciata disattivazione e smantellamento dell’illuminazione della strada interna del paese – prosegue – prima annunciata e poi sospesa, Marchini ci ha comunicato che si procederà con lo smantellamento. Una soluzione incredibile per i paesani, ed in netto contrasto con i principi di sicurezza residenziale, in un periodo storico in cui prefettura e forze dell’ordine promuovono nelle periferie “il controllo del vicinato”. A tal proposito i paesani si aspettano un sollecito intervento del sindaco Tambellini”. “Per quanto riguarda la sicurezza stradale – spiega ancora il residente – il vecchio comitato chiese un intervento a tutti gli organi competenti. La prefettura rispose che dai controlli effettuati non emergevano contravvenzioni per eccesso di velocità. Lo stesso Marchini venne a farci visita il 9 agosto 2014 definendo la situazione stradale “un inferno”, dove si verificavano innumerevoli violazioni del codice stradale. Ancora Marchini nel gennaio 2015 preannunciava in un articolo stampa l’installazione di una nuova segnaletica per indicare chiaramente i limiti di velocità. Ad oggi noi vediamo solo cartelli con su scritto 70; ci sembra una velocità un po’ altina in un paese con quattro attraversamenti pedonali. Da quanto è emerso dalla riunione i dossi non si possono installare e videosorveglianza e postazioni di controllo fisse costano troppo. Noi riteniamo che la vita di una sola persona abbia un valore molto più alto di questi costi di installazione”. “Altro problema scottante – prosegue la nota – è il recupero del marciapiedi completamente rovinato e con le chiaviche otturate dai mezzi pesanti che vi sostano contravvenendo al divieto indicato. Quando piove l’acqua, che non sa più dove scorrere, forma pozzanghere gigantesche che impediscono la praticabilità del marciapiedi stesso. Ma ecco l’intervento del Comune: il 19 luglio arriva in paese un camion della ditta EcoVerde che vi sparge alcune badilate di ghiaino. Tale intervento oltreché inutile rischia di essere dannoso. Quel ghiaino finirà per ostruire le poche chiaviche rimaste e per depositarsi nella fossa di deflusso delle acque chiare sollevandone il livello. Anche la fermata del treno “non s’ha da fare” dice Marchini: troppi costi e la sosta a Piaggione provocherebbe ritardi e disagio alla tratta Lucca-Aulla. Ma allora si pensi di supplire con un servizio navetta e la riduzione del costo del biglietto attualmente considerato extraurbano”.
“Dulcis in fundo aggiungiamo – conclude il residente – che l’ufficio postale è chiuso da tempo, le scuole abbandonate e non ancora destinate al servizio del paese, l’approvvigionamento energetico è affidato a un deposito Gpl gestito dal gruppo UltraGas, che tra accise, noleggi e tassazioni raggiunge costi esorbitanti. L’allacciamento al metano già esistente nei paesi limitrofi, al Piaggione ancora non arriva! Nessuno ha pensato che potrebbe essere eseguito un allaccio alla rete di Valdottavo tramite un condotto passante sotto la passerella da eseguirsi contestualmente al ripristino della stessa. Prendendo i famosi “due piccioni con una fava”. Insomma, i problemi sono gli stessi, le istituzioni lo sanno, ma le soluzioni non arrivano. Peccato per ieri sera, potevamo vederci un bel film”.